<<Voglio stare con te>>

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Stavo camminando per i corridoi quando sentii qualcuno che mi afferrò il braccio e che mi attirò a se, era di nuovo Kane.
<< Quindi?>>
<< Quindi niente, non ci ho parlato, non ce l'ho fatta, ma al posto mio ci parlerà mia madre>> dissi io tranquillizzandolo.
<< Ok va bene>>
<< Senti mi devi un altro favore, ti prego>>
<< Oddio>>
<< Ok va bene>> accettai tanto cosa mi poteva chiedere di così tanto.
<< Devi andare con Octavia a controllare cosa è successo la fuori, lei ti sta già aspettando, io non posso andare perchè Pike mi controlla costantemente>>
Non feci neanche in tempo a rispondere che Kane mi prese e mi fece passare tramite una "porta" segreta.

Uscii e vidi Octavia vicino la recinzione che mi stava aspettando, così ci incamminammo e quello che vedemmo fu terrifficante. Tutti uomini morti per terra, sembrava un campo minato, però con i morti, ci guardammo un secondo, ma fummo interrotte da un grido, così ci mettemmo a correre verso la capannetta quello che vidi mi lasciò senza fiato.
<< Indra!!!>> disse Octavia correndo verso di lei.
<< Cosa è successo?>> chiesi io abbassandomi vicino a loro due.
<<Ci hanno attaccati>>
<< Alessia, ci avevi promesso che non sarebbe successo niente>> disse con voce dolorante Indra.
<< Ho fatto il possibile ma nessuno mi ha ascoltata>> dissi io abbassando lo sguardo, ma fui interrotta da un piccolo grido di dolore da parte di Indra.
<< Indra ti hanno colpita?!>> disse Octavia andando a vedere la ferita.
<< Non è niente di che>> disse cercando di mettersi comoda.
<< Cosa è successo!?>> disse una voce familiare.
Era... mia sorella e Lexa?
<< Indra?!>> disse Lexa abbassandosi alla sua altezza.
<< Stia tranquilla, io sto bene>>
<< Octavia dovresti ringraziare tuo fratello a prorposito>> disse Indra rivolgendosi alla ragazza con i capelli neri affianco a me.
<< Perchè?>> chiese la ragazza non capendo.
<< Perchè è grazie a lui se sono ancora viva>> disse per poi passare lo sguardo verso Lexa che si trovava alla sua sinistra.
<< E un'altra cosa>>
<< Pike mi ha lasciata un messaggio, per questo sono ancora viva>>
A quelle parole mi scese una lacrima che tolsi subito dalla mia guancia destra, il fatto era, perchè tutte quelle persone innocenti che sono morte per colpa di Pike, che ci stavano proteggendo, ma anche perchè Bellamy aveva contribuito a quel massacro.
<< Ha detto che la guerra è appena cominciata>>

Tornammo io e Octavia di nascosto ad Arkadia passando per il passaggio segreto.
<< Non ci posso ancora credere, adesso mio fratello me la paga>> disse Octavia dirigendosi verso il fratello, ma io la bloccai.
<< No ferma>>
<< Così capirà che siamo uscite e lo dirà a Pike>> dissi io lasciando la presa della ragazza.
<< Farebbe una cosa del genere secondo te?>>
<< Si, non mi sarei mai aspettata una cosa del genere da parte sua>>
Ero molto delusa da Bellamy, non mi sarei mai aspettata una cosa del genere, ci doveva essere qualcosa sotto.

Arrivò sera, eravamo tutti nella mensa, nessuno parlava per quello che era succcesso, nessuno mangiava, fissavano tutti il proprio piatto, io ero da sola in un tavolino che fissavo anche io il mio piatto, pensavo a Bell, mi mancava stare con lui: sentire il suo profumo, abbracciarlo, baciarlo... tutte cose che ormai erano scomparse nel tempo.
Decisi di alzarmi e di dirigermi verso la mia capanna, per prendere un felpa, visto che la sera faceva più fresco, ma quando entrai vidi Bellamy seduto sul suo letto, anzi, nostro letto, con le mani sul viso. Quando lo vidi mi fermai, non sapevo cosa fare, se prendere la mia felpa e andarmene oppure stare con lui e capire cosa fosse successo, ma il destino scelse per me, perchè Bellamy si tolse le mani dalla faccia e girò il suo sguardo verso di me, non l'ho riconoscevo più: aveva tutto il viso bianco cadavere e gli occhi rossi, poi puzzava da morire, sembrava uno zombie.
Questa volta però presi io parola.
<< Bellamy>> dissi io avvicinandomi a lui e mettendogli una mano sulla spalla, ma lui mi respinse.
<< No ferma!!>>
<< Non ti voglio fare di nuovo del male>> disse lui scansandosi e guardando la fascia sul mio polso destro.
<< Bell no, tu non devi avere paura...>> dissi io avvicinandomi e mettendomi davanti a lui per poi mettergli la mia mano dietro la sua testa, facendola avvicinare alla mia pancia per farlo appoggiare, cosa che lui mi lasciò fare e appena si appoggiò, le sue braccia si poggiarono sulla mia vita abbracciandomi più stretto che poteva e sentii la mia maglietta bagnarsi e capii subito che stava piangendo, così misi l'altro mia mano libera sui suoi capelli per cominciare a massaggiarlieri con molta delicatezza, anche se puzzava ed era sporco, non mi interessava, mi mancava Bellamy, il mio Bellamy.

Restammo così per minuti, non so quanti di preciso, ma rimanere con lui in quella posizione mi faceva stare bene, ristare con lui era la miglior sensazone.
<< Bellamy...>> dissi io smettendo di massaggiarli i capelli, ma mantenendo comunque, la mano sui suoi capelli.
<< Che ne dici di andare a fare una doccia?>>
<< Così ti rilassi, che ti serve>> ridacchiai per sdrammatizzare la situazione, ma senza esagerare.
Sentii anche lui ridacchiare, così gli diedi un bacio sui suoi capelli per poi staccarmi da lui e abbassandomi alla sua altezza.
Mi misi in ginocchio e presi il suo viso con le mie mani, visto che stava guardando il pavimento.
<< Bell guardami>>attirai la sua situazione.
Ci guardammo nei occhi.
Quel marrone scuro che si trovava nei suoi occhi spenti mi faceva male, non volevo vederlo così, sapevo che dopo quello che aveva fatto quella mattina mi voleva stare alla larga ma non ci riusciva, mi voleva e questo lo sapevo bene, ma il dolore che mi ha provocato, non nelle parole, ma sul polso, non me lo scorderò mai, ma anche a me mancava.
Eravamo molto vicino, i nostri nasi si toccavano e potevo sentire il suo fiato che premeva sulle mie labbra, volevo baciarlo, ma c'era ancora quel dolore che mi distruggeva, così appoggiai la mia fronte sulla sua e chiusi gli occhi, pensando hai momenti belli passati insieme e cercando di scacciare ciò che era successo questa mattina.
Quando riaprii gli occhi sentii sulle mie guancie le lacrime che scendevano a dirotto, i suoi occhi invece erano ancora chiusi, meglio così, non volevo che vedendomi così, pensasse che mi stava facendo del male per poi riallontanarsi da me, così mi staccai da lui e mi misi in piedi e mi asciugai le lacrime.
<< Dai alzati, fammi rivedere il Bellamy che conosco, il Bellamy che amo...>> quando dissi quelle parole era come se si fosse appena risvegliato dal coma, alzò la testa e mi guardò, vidi nei suoi occhi che c'era ancora speranza, così si alzò e si mise di fronte a me.
<< Però tu vieni con me...>> disse mettendomi delle ciocche dietro il mio orecchio.
<< Nah io l'ho già fatta>>
<< Con te o niente>>
<< E va bene>> accettai perchè sapevo che se avessi rifiutato ancora non l'avrebbe poi più fatta e sinceramente, gli serviva una bella doccia.

Dopo la doccia ritornammo nella tenda, mi misi il "pigiama" e sopra mi misi una sua felpa e mi buttai sul "letto". Bellamy fece lo stesso e si mise affianco a me appoggiando la testa sulla mia pancia, io ripresi ad accarezzare i suoi capelli un pò umidi. Finalmente stavo con il mio Bellamy, non davo peso a quello che era successo, quella sera volevo stare con il mio Bell.
Finalmene quando mi rilassai chiusi gli occhi, ma dopo poco il mio sonno fu interrotto da della pressione che si fece sulle mie labbra, così aprii gli occhi e mi ritrovai lo sguardo di Bellamy che mi fissava.
<< Stronzo hai interrotto il mio sonno>> mi girai dall'altra parte, non volevo creare tensione, volevo rendere tutto diciamo, divertente, visto che quel bacio non era un bacio molto tranquillo, ma molto rigido, come se ciò che avesse appena fatto era una cazzata.
<< Non è colpa mia se sei te troppo bella>>
Mi girai dall'altra parte e vidi che era con il gomito poggiato sul cuscino e con la mano che teneva la sua testa. Il mio viso era praticamente attaccato a lui e senza pensarci due volte mi buttai sulle sue labbra, dove sentii che era molto rilassato. Mi misi sopra di lui e l'ho continuai a baciare, le mie mani si trovavano sulle sue guancie e le sue, una sulla mia guancia e l'altra sul mio fianco, con la quale seguiva il movimente del bacio.
La mia mano sinistra piano piano cominciò a scendere sul suo collo e invece la sua mano, che si trovava sul mio fianco, la portò sotto la felpa, al suo tocco sentii un brivido che mi pervarse su tutto il corpo. La sua mano piano piano salii ma io lo fermai.
<< Scusa Bell ma sono stanca>> vidi il suo sguardo, non era nè deluso e nè arrabbiato.
<< Come vuoi tu Auro>> disse con il sorriso, così mi misi affianco a lui, misi la testa sul cuscino, di fronte alla sua, ci guardammo nei occhi e dopo un pò li chiusi e mi girai dall'altra parte, mettendo la mia schiena sul suo petto, così mi abbracciò più stretta che poteva e ci addormentammo entrambi.

Ciao a tutti, mi volevo scusare per la mia assenza, pultroppo non è stato un periodo molto bello.
Comunque vi volevo dire che questa storia non durerà molto perché sto già scrivendo un'altra storia e non vedo l'ora di pubblicarla.
Alla prossima ciaoo

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