Erano ormai le 16:30 e tutti erano felici al suono di quella campanella che negli ultimi tempi trovavano molto più piacevole anche quando essa segnava l'inizio delle lezioni; succedeva ciò perche riuscivano a pensare ai rumori ai quali presto si sarebbero dovuti prestare,e sarebbero stati più spiacevoli,e di molto.
Guardandosi intorno nessuno avrebbe mai detto che di li a poco ci sarebbe stata una guerra,eppure in televisione e sui giornali tutti la descrivevano come vicina.Ris dovette tornare a casa da solo quel giorno e, mentre gli altri ragazzi si fermarono a parlare,e gli sembrò addirittura che non parlassero di guerra ("strano"pensò)si incamminò solo verso casa.
Ebbe tempo per pensare,ma non abbastanza per giungere alla conclusione di ciò a cui stava pensando ,dal momento che una fanciulla con in mano un blocco color indaco e con una fantasia floreale dipinta a mano ,gli rivolse la parola con la testa china e le guance rosee.Arrivato a casa, Ris pensò a ciò che Lisa gli aveva proposto qualche minuto prima. Doveva essere una ragazza simpatica, Ris non si soffermava tanto a pensare alle ragazze di quell'età; non aveva un ottima opinione di loro, ma sapeva in fondo di essere un po superficiale. Nemmeno così tanto in fondo poi, dal momento che pensò a quella ragazza,o a ciò che aveva detto,tutta la sera.
"È pronta la cena". Solo quando sua zia ebbe pronunciato queste parole smise di pensarci per non ritornare più su questo fatto ,almeno non per quel giorno.
Dopo cena si mise infatti a guardare vecchie foto di famiglia,alcune fatte anche da lui; gli piaceva la fotografia,ma doveva ammetterlo, a giudicare dal risultato,non era mai stato molto bravo.Intanto Finn era sdraiato a letto. Si era stancato molto quel giorno, e si era anche dovuto fermare con dei ragazzi dopo scuola per un progetto a cui non aveva per niente voglia di partecipare. Nonostante questo, non si sarebbe mai permesso di "piantare in asso" quei ragazzi e, se era ciò che volevano fare, avrebbe nascosto i suoi pensieri e mostrato loro solamente un grande sorriso e una buona dose di positività per spingerli a raggiungere i loro obbiettivi.
Erano le due di notte,quando Finn si alzò dal letto e non riusci più a riaddormentarsi. Pensava che la colpa fosse sua,per essersi addormentato cosi presto: sapeva bene che quando si sdraiava a letto prima delle nove sarebbe stato turbato da parecchi risvegli durante la notte, gli capitava tutte le volte che andava a letto così presto; quando aveva accompagnato il gruppo estivo organizzato dalla scuola in montagna, dovevano dormire sempre presto perché il giorno successivo si sarebbero dovuti alzare presto la mattina per affrontare le attività organizzate dagli accompagnatori,compreso lui.
Si diresse verso la cucina,e al suo ritorno in camera notò qualcosa di strano.
Si avvicinò.
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ContoLe vite di alcuni adolescenti e adulti vengono sconvolte da un fatto molto importante. Riusciranno i protagonisti a ritrovare se stessi? Riusciranno,magari grazie a qualche anima gemella,a bon perdersi nel buio?