Finn la notte prima si era addormentato ascoltando il telegiornale,seduto sulla poltrona,con in mano un disegno:lo aveva fatto un ragazzo della scuola di musica dove insegnava. Ris Stendfort,un ragazzino dell' Ohio giunto li a soli tre anni con suo padre. Era un ragazzo davvero straordinario e aveva una voglia di vivere che era molto rara in quel periodo.
Si alzò dalla poltrona stiracchiandosi, ormai aveva una certa età,lo diceva sempre;"Ma è ancora un giovanotto" gli ripetevano tutti e soprattutto le tre signore che ogni mattina se ne stavano lì, sedute sulla panchina con in mano il loro caffè preso poco più lontano dalla panchina, nel bar migliore di tutta la città, che speravano di fare,un giorno,colpo sul bel "giovanotto"; anche quella mattina le tre donne lo salutarono con sorrisi smaglianti e lui,come suo solito, rispose al saluto con garbo e ricambiò cortesemente il sorriso.
Quella mattina si stava dirigendo a scuola come sempre,ma aveva un compito in più da svolgere. Ormai non si faceva che parlare di missili o altre armi e tutti avevano perso di vista la vita pensando solo alla morte,o meglio, a come causarla. Voleva andare a scuola e incoraggiare tutti a "imitare" Ris: voleva che ognuno sviluppasse la propria passione, non per forza avrebbero dovuto dipingere,ma li avrebbe convinti a dare una prova del significato della vita per loro; per cosa vivevano? Quale cosa li rendeva talmente appagati da non fargli pensare di avere sprecato un altro giorno,di aver passato un altro giorno a fare niente nonostante la guerra fosse più vicina?
Perche ormai sapeva bene che tutti pensavano a quella bestia, senza però fare niente di effettivo. Perché in effetti nessuno sapeva niente,sapevano solo che,nel momento in cui fosse detto loro di "attaccare",loro avrebbero dovuto farlo,senza se e senza ma; ma non sapevano nemmeno loro per cosa stavano combattendo. Sapeva bene che lui non avrebbe potuto fermare tutto il gioco che era ormai iniziato, ma voleva che,se proprio avessero combattuto,lo avessero fatto con uno scopo,pensando alla cosa per cui stavano lottando, non per seguire il corso delle cose.
Entrando in classe si accorse che Ris stava scarabocchiando qualcosa nel suo quaderno blu:lo faceva sempre,ogni momento di pausa,mentre tutti preferivano parlare o uscire fuori e magari andare a vedere le cheerleaders che si allenavano,lui stava lì in classe,seduto al suo posto, con il suo quaderno blu ,che oramai era quasi finito , e non la smetteva di disegnare. Continuava a crucciare la fronte quando notava che qualcosa non andava, a strizzare gli occhi per concentrarsi di più oppure a sorridere. Sorrideva senza motivo,anzi,un motivo c'era, era felice di fare quello che faceva. Non era un ragazzo solitario,aveva molti amici, ma questo non gli impediva di fare quello che realmente voleva. I suoi compagni lo apprezzavano,solitamente, ma non negli ultimi tempi.
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Cerita PendekLe vite di alcuni adolescenti e adulti vengono sconvolte da un fatto molto importante. Riusciranno i protagonisti a ritrovare se stessi? Riusciranno,magari grazie a qualche anima gemella,a bon perdersi nel buio?