- Capitolo 4 -

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- Mia -

Cercare di spostare un ragazzone come Nic, da Sebastian Hall non è stata la mia migliore idea, ammettiamolo.

Sapevo che era arrabbiato, ma so anche che non deve mettersi nei guai. La sua carriera é appena decollata, gli sponsor lo tengono d'occhio, così come anche gli allenatori della prima squadra.
Una cazzata e sei fuori.

Mi massaggiai il braccio incoscientemente. 

Avrei dovuto picchiare io stessa quel coglione di Hall, considerato come si era comportato con me quando l'accompagnato in infermeria.

Mia e i suoi sensi di colpa alla riscossa!?
Volete sapere dove mi hanno portato?

Al ritorno della infermeria, quel stronzo, mi ha spinto dentro ai bagni maschili e ha provato a baciarmi.

Altro che, sentirmi in colpa per la eccessiva reazione di Nic sul ghiaccio.

Fortuna vuole o no, quando ero in bagno, sono riuscita a liberarmi dalla sua presa e a dargli un pugno sulla faccia già abbastanza gonfia per via dei colpi di Nic, ma nonostante il mio gesto avventato, Hall era riuscito ad afferrarmi ancora.

Bloccata tra il suo corpo e il muro del bagno. Divorò prima le mie labbra e in seguito, il mio collo, mi mormorò all'orecchio di non fare tanto la santerella e lo lasciai fare.

Tutto quello che avevo bisogno era che abbassasse la guardia e fortunatamente non ci è messo molto.
Avuta la mia occasione, lo colpì con una ginocchiata sulle palle, prima di scappare a gambe levate dal bagno. Le lezioni di autodifesa hanno finalmente avuto un senso e corsi il più veloce possibile.

Avrei voluto lasciare che Nic lo colpisse ancora e ancora, ma non mi sarei mai abbassata allo stesso livello di quel verme.

Hall era in quel corridoio, con un sorriso a 32 denti, ma non per ciò che si stava gongolava con Nic.

Voleva vendicarsi.
Stava aspettando soltanto me.

Se Nic non mi avesse trovata?
Se non fosse entrato nel spogliatoio al momento giusto?
Cosa avrebbe fatto Hall?
Sarebbe entrato in spogliatoio?
Magari lui era già lì?
Le domande erano tante.

Ad ogni una mi davo una risposta, una risposta che mi inquietava, mano a mano stavo realizzando la situazione , mi sentì sbianchire al improvviso.
Il mio cuore batteva accelerato, lo sentivo fino in gola e il mio respiro era corto.

Feci un respiro profondo e contai mentalmente fino a 10.

Ero sicura che Nic e Arthur avrebbero fatto a pezzi Sebastian Hall si scoprissero ciò che è successo in quel bagno, ma non mi sarei mai perdonata che fosse io la responsabile della loro espulsione della squadra e del college.

<< Scusami Mia. >> mormora Nic mortificato, afferrandomi delicatamente il viso con le mani, controllando che stesse bene << Non sapevo che eri tu. >> mi fissa il collo e poi prendi distanze da me <<Non ho fatto apposta, io non ti farei mai... >>

<< Va tutto bene Nic. >> lo interrompo con sorriso timido, cercando di tranquillizzarlo.

Non avevo mai visto un Nic così turbato come lo era nei ultimi mesi. Non sapevo cosa stava succedendo nella sua testa, ma era diverso.

Durante le vacanze natalizie, era più distante del solito, parlava poco e si limitava a essere nei paraggi ma niente di più.

Non si era neanche presentato con me e Arthur per fare il primo bagno sull'acqua ghiacciata a capodanno come di consueto facevamo ogni anno.

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