- Capitolo 1 -

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- Lamoureux -

Lei era un flusso infinito di amore altruistico e io l'odiavo.

Non c'era un cazzo di giorno di San Valentino, Pasqua, Natale, compleanno o persino il festeggiamento del Canada Day, che Mia non si presentasse con un regalo.

<< Tanti auguri Dominic! >> grida, avviandosi con Lily sotto braccio nei corridoi del college.

<< Grazie Gauthier Jr. >> replico obbligato.

<< Non frenare tutto questo entusiasmo eh! >> sghignazza suo fratello.

<< Sta zitto Arthur! >> ribatto.
Lancio il regalo dentro dell'armadietto e lo chiudo con un colpo secco. Mi volto e dò le spalle ad Arthur, cominciando a camminare in passo spedito.

<< Non lo aprì? >> chiede, raggiungendomi in poche falcate.

<< Dobbiamo andare all'allenamento Gauthier! >> lo zittì.

Spalanco la porta con più forza del dovuto. L'aria ghiacciata e la neve ci colpì in pieno il volto.

<< Ma che cazzo di freddo fa!? >> si lamenta Arthur, stringendosi meglio il cappotto.

<< Siamo in Canada nel mese di gennaio! Cosa ti aspettavi? Sbrighiamoci! Siamo già in ritardo.>>

Alza il dito medio, poi in silenzio e facendo attenzione a non scivolare in qualche pozzanghera congelata raggiungiamo la pista di ghiaccio.

Quel familiare odore di sudore dello spogliatoio viene intrecciato a quello del bagnoschiuma appena usato della nostra terza e quarta linea.

<< Ciao Pompanti! >> saluto con entusiasmo, mentre gli supero per andare alla mia postazione.

<< Capitano! >> urlano in coro.

Nel frattempo che supero la loro postazione, mi sento davvero un bastardo fortunato.

Essere in prima o seconda linea ha dei vantaggi. Mentre gli altri ragazzi hanno un misero armadietto in ferro per riporre le cose e delle semplici panchine, noi abbiamo una postazione in legno, dedicata con il nostro nome e numero inciso.

La nostra postazione è disposta in ovale, con degli scompartimenti dedicati per asciugare il materiale e una poltrona nera, con il ricamo del logo della squadra sullo schienale.

<< Va bene! Chi è stato? >> interrogo incazzato quando vedo cosa ho davanti.

<< Di cosa stai parla... >> Arthur non riesce a finire la frase, che scoppia una risata sonora e prolungata.

<< Pompanti, siete nei guai! >> sbotto nervoso.

Non tanto per lo scherzo, è divertente, ma ci perderò un sacco di tempo così. Tempo che già non ho.

<< Qualcuno ha un rotolo di carta igienica? >> sento urlare qualcuno in fondo allo spogliatoio.

<< Ora lo uccido! >> avverto Arthur delle mie intenzioni.

Stringo i denti, riconoscendo la voce di Parker ma vengo bloccato a metà spogliatoio prima che possa raggiungerlo.

<< Non credo proprio che lo farai figliolo! >> appoggia una mano sulla mia spalla.

<< Coach Lee! >> esclamo sorpreso.

<< Sono stato io a farti lo scherzo ragazzo! Buon compleanno Lamoureux, ora datti una mossa, hai... >> controlla l'orario sull'orologio al polso << 10 minuti per essere sul ghiaccio, neanche un minuto in più. >>

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