- Capitolo 9 -

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- Mia -

Non può averlo detto davvero!

<< Ma sei deficiente? O ci fai? >> chiedo imbarazza, dandogli le spalle e allontanandomi al più presto dalla sua figura.

Lo sento ridacchiare e mi infilo in bagno. Osservo il mio riflesso sullo specchio.

Oh mio dio!
Sembro un personaggio
della Sesame Street!

Le mie guance sono rosea, ho ancora le palpebre lievemente gonfie dai pianti e i miei capelli beh... non so neanche come decifrarli, perché non c'è una ciocca di capelli che sia recuperabile.

Apro il rubinetto del lavandino, metto le mani a conca e mi lavo la faccia con la strana sensazione di essere osservata.

D'istinto, alzo lo sguardo e sul riflesso dello specchio, trovo un Dominic Lamoreux, sullo stipite della porta, appoggiato con la spalla e le gambe incrociate che mi guarda con un sorrisetto malizioso.

Maledetto.

Oltre che allo sguardo irresistibile, purtroppo, questo ragazzo è stato baciato dalla fortuna in termini di bellezza, che anche nelle capacità straordinarie di giocare a hockey.

<< Sono serio Mia. >> dichiara mentre si sposta, avvicinandosi al lavandino.
Cerca tra i miei prodotti di Skincare estraendo uno a uno dei scomparsi, mentre mi parla attraverso lo riflesso dello specchio.

<< Se vuoi vendicarti, sono la tua migliore scelta e sono disponibile a farlo. Un migliore amico per una migliore amica >> sorride compiaciuto, nel frattempo che si decide per una delle mie creme, l'apre e si versa una quantità minima sulla punta del dito, prima di spalmarla delicatamente sul viso in piccoli cerchi.

Mi sento subito una stupida, perché lo sto osservando ad ogni suo gesto, imbambolata.

È il solito cretino.

Recupero l'asciugamano dall'aggancio in alto sulla parete affianco allo specchio del bagno, mi tampono la faccia e mi giro verso di lui. I nostri corpi si allignano.

Ora lo spiano.

<< Neanche se tu fossi l'ultima persona rimasta sulla terra Nic, non succederà mai >> lo colpisco con l'asciugamano sul petto, mi alzo in punta dei piedi e lo inquadro con uno sguardo ghiacciale << io e te saremmo sempre in due realtà opposte.>> sussurro e subito dopo, esco fuori dal bagno.

Sento i suoi passi alle mie spalle.
<< Mia... >> mi richiama Nic. Mi volto ad osservarlo con la rabbia che mi scorre sulle vene << io ho co... >> si zittisce, osservandomi meglio, dallo sguardo da ragazzo malizioso di prima non c'è più traccia, perché quello da dispiaciuto gli ha preso posto.

E la colpa è tua.
Non mi importa.

<< Tu cosa, Lamoreux?>> lo aggredisco impaziente da una risposta.

Vi giuro che si fa ancora una proposta indecente, questa volta lo uccido per davvero.

<< Io niente...>> prende il piumino da terra << devo andare >> avverte borbottando qualcosa subito dopo, che per me è incomprensibile. Apre la porta, esce e con la mano ancora sulla maniglia, si volta ad osservarmi.

<< Sei una ragazza davvero bellissima di prima mattina, non dovresti mai pensare il contrario quando ti guardi allo specchio.
Ci vediamo Lotus. >> chiude la porta.

Lotus...

Non mi chiama così da quella dannata sera. Sono passati così tanti anni da quel giorno e ancora mi fanno effetto le sue parole, è una cosa che non voglio più ricordare.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 19 ⏰

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