two opposites

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Martedì 19 dicembre

Pov's Giovanni
Appena suonata la sveglia che segna le 7:15, e tra 45 minuti dovrò essere a lezione. Do un colpo sulla sveglia facendola zittire e non produrre più quel fastidioso suono haha.
Mi vesto velocemente, lavo la faccia per svegliarmi e mi dirigo in cucina per fare colazione. Con mia sorpresa non trovo la mia ragazza, strano che dorma ancora, almeno su questo è sempre puntuale!
"Che hai perso?" chiede Nic "la bella addormentata" risponde Gaia ghignando "dorme ancora?" chiedo prendendo la tazza dallo scaffale mentre la ballerina annuisce "sta poco bene" continua "come sta poco bene? Che ha?" chiedo preoccupato "raffreddore e un mal di gola assurdo" mi spiega proprio la mora più bella in questa casetta con la faccia ancora assonnata "amore" dico stringendo la mia ragazza tra le braccia mentre lei si culla beatamente tra di esse "che succede?" chiedo chinando il capo verso di lei per poi lasciargli un bacio sul nasino "sembro Rudolf" afferma lei sorridendo "vuoi un te al limone?" chiede Gaia alla sua migliore amica "si grazie Ga" risponde andandola a salutare con un bacino sulla guancia.
Velocemente faccio colazione e vado a finire di prepararmi nonostante sia preoccupato per Serena.

Sto uscendo dalla casetta per andare a lezione con Francy e Umberto, saluto i pochi ragazzi già svegli che si trovano sulla panchina a fumare e sono carico per fare lezione.
"Buondiii" mi saluta Francy abbracciandomi "come stai?" chiede poi "tutto bene" dico sorridendo "ah l'amore l'amore!" esclama Umberto divertito dal mio sorriso da ebete "ma cheeee" dico gesticolando "dai che oggi iniziamo a provare pure il passo a due con lei e Nic" continua il biondo mentre cerco di trattenermi "dai poi ci parlerai meglio di tutto ora mettiamoci al lavoro!" ci ammonisce scherzosamente Francy e così facciamo.

Pov's Serena
"Sere non avere paura di mostrare le tue emozioni, sembra che ti prepari la faccia prima di iniziare" mi corregge il mio maestro che oggi sta girando un po' per le sale dei suoi alunni, caccio uno sbuffo nervoso e ricomincio. Come avrete potuto immaginare sto preparando il pezzo di Ultimo a cui do l'anima. "Serenuccia cosa c'è? Perché non riesci ad esternare queste emozioni così forti?" mi chiede il maestro accomodandosi di fronte a me "Rai nulla e che ho paura di sembrare finta, se è troppo sono finta se è troppo poco non ho anima e questa canzone è troppo" spiego soffiandomi il nasino "se è troppo non la facciamo, la accantoniamo almeno per ora" spiega comprensivo "nono assolutamente voglio farla ora" dico sicura di me ricevendo un sorriso a 32 denti.
La lezione continua con i soliti intoppi che però riusciamo a gestire e a migliorare ma continuo a non essere fiera di ciò che sto facendo. Saluto il maestro e Giulia sventolando una mano all'aria, apro la porta ed esco, in un secondo sento un'altra porta alle mie spalle aprirsi ed istintivamente mi giro aspettando di sapere chi è. Oh è Giovanni! Faccio una piccola corsetta verso di lui e gli do un abbraccione "vita mia" mi richiama accarezzandomi il capo "tutto ok?" chiede facendo scontrare i nostri sguardi e in risposta annuisco "a te?" chiedo non distogliendo lo sguardo e lui ricopia l'azione fatta da me poco fa "hai altre lezioni?" chiedo poi "no ho finito" spiega "ah io ne ho un'altra, ci vediamo direttamente dopo in casetta allora" dico giocando con le sue mani "ti aspetto" afferma accarezzandomi la guancia con le nocche, spontaneamente un sorriso si forma sulle mie labbra dove ci lascia un leggero bacino su di esse "sei troppo buono" dico sottovoce mentre ci dirigiamo verso la relax "mi fai essere tu troppo buono" risponde circondando le mie spalle con un braccio mentre io gli sorrido.

[...]
Sono appena uscita dalla mia seconda lezione di questa mattina. Gio ha insistito per accompagnarmi fin fuori la porta della sala e di ritornare in relax passate le mie due ore di lezione. Cosa posso dirvi? Forse dovrei davvero iniziare a fidarmi. Non sono tutti come mio padre.
Appena mi vede si avvicina posandomi prima un bacio sulle labbra e poi uno sulla tempia sudata.. "sono tutta sudata" dico ridacchiando "si infatti puzzi" afferma lui ironico mentre io incrocio le braccia al petto "amore mio ma è la verità!" continua con lo stesso tono cercando di smuovermi e alla fine ci riesce abbracciandomi "oggi iniziamo a provare il passo a due" dico quando ormai siamo fuori dagli studi "sei pronta?" mi chiede prendendomi la mano e facendola intrecciare con la sua "ti sembro una persona pronta?" chiedo guardandolo e lui nega accennando un sorriso "ho paura di farla con Nic, ormai lo sai mi fido di te" dico "in ambito artistico" continuo, non so se ho fatto meglio o peggio "però con questo non voglio dire che non mi fido di te in ambito quotidiano" dico ancora iniziando a balbettare "Nena non preoccuparti -dice ridacchiando- se non ti fidi non fa nulla, la conquisterò la tua fiducia, come ho fatto con questo" conclude la frase indicando il cuore per poi baciarmi. Appena arrivo in casetta vado in camera dove trovo le mie best le saluto con un bacino e parliamo un po' del più e del meno "amo comunque quando Giovanni è tornato, Martina ha iniziato proprio a stargli addosso" confesso Gaia mimando i nomi per non farsi sentire, strabuzzo gli occhi e stringo i pugni "che significa scusa! E lui?" chiedo irritata "lui niente, ha provato a spostarsi gentilmente perché comunque gli sembrava brutto ma siamo andate io e Lucy a chiamarlo per salvarlo da quella situazione" continua la stessa "io la faccio diventare pelata a quella, prima fa l'amica, po gli vuole insegnare a cucinare, poi di nuovo l'amica e appena non ci sto s vott nguoll" continuo camminando avanti e dietro per il piccolo corridoio della stanza "ma cosa te ne frega Sere, lui pende dalle tue labbra e lei può solo invidiarti" spiega l'americana ricevendo appoggio da Gaia. Decido di andarmi a fare una doccia al volo e lego i capelli in una coda tirata.

occhi negli occhi fanno disastri|| Giovanni TesseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora