CAPITOLO 2

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Il campus era pieno di vita, come sempre. Studenti che correvano da una lezione all'altra, gruppi di amici che chiacchieravano animatamente e il sole che splendeva alto nel cielo. Ma tutto ciò che riuscivo a vedere era il viso di mia madre, le sue parole che rimbombavano nella mia mente. Mi diressi verso l'aula di marketing, cercando di scacciare quei pensieri, ma era impossibile. La lettera e il diario trovati il giorno prima avevano riaperto ferite che pensavo di aver chiuso.

Entrando in aula, vidi il professor Black sistemare i suoi appunti sulla cattedra. Era un uomo di mezza età, con i capelli grigi e un'aria di autorità che non lasciava spazio a distrazioni. Mi sedetti in fondo, sperando di passare inosservata.

«Buongiorno a tutti.» iniziò il professor Black, guardando la classe con occhi penetranti. «Oggi formeremo i gruppi per il progetto finale. Vi ho già assegnati e vi chiamerò uno per uno.»

Man mano che chiamava i nomi, sentii un leggero nodo formarsi nello stomaco. Non mi piacevano i lavori di gruppo. Preferivo lavorare da sola, senza dover dipendere da altri.

«Elysia Carter e Lily Roberts.» annunciò il professor Black.

Alzai gli occhi al cielo. Sapevo chi era Lily Roberts. Tutti la conoscevano. Era la ragazza che sembrava uscita da un film di Hollywood: capelli biondi, occhi azzurri, sempre vestita di rosa e sempre con un sorriso smagliante sul volto. Non riuscivo a capire come potesse essere sempre così felice.

Lily si avvicinò a me con il solito sorriso. 

«Ciao, Elysia! Siamo nello stesso gruppo! Che bello, vero?»

Sbuffai leggermente.

«Sì, fantastico.» Non riuscii a nascondere il sarcasmo nella mia voce.

***

Dopo la lezione, mi incontrai con Liam per pranzo. Il nostro solito tavolo all'aperto era un rifugio tranquillo dove potevamo parlare liberamente. Mentre mangiavamo, il mio pensiero tornava continuamente alla lettera di mia madre.

«Liam, non riesco a smettere di pensare a quella lettera.» dissi, cercando conforto nei suoi occhi comprensivi.

«È normale, Ely. Abbiamo appena iniziato a scoprire la verità. Ci vorrà del tempo per elaborare tutto.»

Annuii, mordicchiando nervosamente il mio panino. Proprio in quel momento, vidi Lily avvicinarsi al nostro tavolo, con il solito sorriso luminoso.

«Ciao, Elysia!» salutò, ignorando completamente la mia espressione infastidita.«Scusa l'interruzione, ma pensavo potessimo discutere del progetto di marketing. Ho già alcune idee!»

Sbuffai, roteando gli occhi.

«Lily, puoi lasciarmi in pace almeno quando mangio? È l'unico momento interessante della giornata.»

Liam mi guardò con un misto di rimprovero e divertimento.

«Non essere scortese, Ely. Lascia che si sieda con noi.»

Lily sorrise a Liam, chiaramente contenta dell'invito.

«Grazie! Sei molto gentile.»

Liam le fece spazio accanto a sé, il suo sguardo pieno di ammirazione per la bellezza di Lily.

«Allora, di cosa vuoi parlare, Lily?»

«Bene.» iniziò Lily, tirando fuori un taccuino rosa dal suo zaino. «Pensavo che potremmo concentrarci su una campagna di marketing innovativa per un nuovo prodotto tecnologico. Ho fatto qualche ricerca e ho trovato delle idee davvero interessanti.»

Liam sembrava affascinato non solo dalle sue parole, ma anche dal modo in cui le diceva.

«Sembra una grande idea. Ely, cosa ne pensi?»

Cercai di concentrarmi sulla conversazione, ma la mia mente continuava a vagare. Vedevo le parole della lettera della mamma davanti a me, e mi chiedevo cosa volessero dire veramente.

«Sì, va bene.» risposi distrattamente. «Fai come vuoi, Lily.»

Liam scosse la testa, ridendo leggermente.

«Ely, dovresti essere più aperta. Potrebbe essere divertente lavorare insieme a lei.»

Lily mi guardò con una gentilezza che trovavo quasi irritante.

«Capisco che magari preferisci lavorare da sola, ma sono sicura che possiamo fare un ottimo lavoro insieme.»

Cercai di non sbuffare di nuovo.

«Sì, certo. Vedremo.»

Mentre i due continuavano a parlare del progetto, con Liam che cercava chiaramente di flirtare e Lily che sembrava ricambiare, io mi persi nei miei pensieri. La mia mente era un caos di domande senza risposta e ricordi confusi. La verità era là fuori, nascosta nelle pieghe del passato, e dovevo trovarla. Ma nel frattempo, dovevo anche convivere con la realtà del presente, e questo significava lavorare con Lily Roberts.

Mi resi conto che, nonostante le differenze tra noi, avremmo potuto trovare un modo per collaborare. Forse, solo forse, lavorare con Lily mi avrebbe aiutato a distrarmi da tutto il resto.

Decisi che avrei fatto del mio meglio per concentrarmi sul progetto. Avrei affrontato ogni sfida, sia nel presente che nel passato, con la stessa determinazione che mia madre aveva dimostrato. La verità era importante, ma anche vivere nel presente lo era. E forse, con un po' di fortuna, avrei trovato un equilibrio tra i due mondi.

ELYSIA: ALLA RICERCA DELLA VERITÀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora