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Sono sempre stata dell'idea che avremmo bisogno di tre vite:
Una per sbagliare.
Una per correggere i nostri errori.
Una per rivivere tutto.

Alyn

Mentre camminavo con la valigia in mano verso l'entrata della mia nuova casa mi chiesi se fosse veramente possibile avere tre vite per fare queste cose, avrei impedito a mio padre di sbagliare, avrei fatto in modo di correggere il suo errore, e poi avrei rivissuto la mia vita normalmente restando  a New York senza dovermi trasferire in California, che tecnicamente è un giorno di distanza.

Appena entrai dentro casa già pensai che mia madre avrà sempre gli stessi gusti.
Pavimento in marmo, lampada in cristallo al centro del soggiorno, esterno con piscina, giardino, tavolo da pranzo, sdraio, garage immenso per farci stare la limousine e tutto il resto.

Da qui già si capisce in che tipo di famiglia vivo.

Andai al piano di sopra per osservare la mia nuova stanza, appena la trovai mi ci infilai dentro e chiusi la porta, mi buttai sul letto, presi le mie cuffie, un libro e azionai la musica mentre lessi le pagine del libro.

Passò circa 1 oretta quando qualcuno bussò alla mia porta.

"È aperta" dissi.

"Scusi il disturbo signorina, ma volevo dirle che sua madre l'aspetta al piano inferiore per la cena" disse Eduard, il maggiordomo.

"Grazie Eduard arrivo subito" dissi mentre Eduard richiuse la porta della mia stanza.

Spensi la musica, chiusi il libro e mi alzai dal letto.

Prima di uscire mi guardai qualche secondo allo specchio. Vidi la mia faccia lentigginosa, con gli occhi verdi smeraldo e i capelli castani. Nulla di nuovo.

Indossavo dei leggings neri accompagnati da una felpa bianca, molto casual.

Scesi al piano inferiore e andai in cucina, dove trovai mia madre già seduta a tavola con un grande sorriso ad accogliermi.

"Ciao tesoro" disse mia madre.

"Ciao" risposi.

"Ti piace la tua nuova stanza? E la casa? Come ti sembra?" Mi chiese.

"Stai tranquilla mamma, è tutto perfetto e mi piace molto, i tuoi gusti non cambieranno mai eh" risposi.

"In ambito mobiliare no, ma sicuramente cercherò di cambiare gusti in fatto di partner" mi disse lei.

Mi bloccai un attimo, il solo pensiero di mio padre mi fece bloccare il cibo in gola.

"Tesoro...scusa...era per scherzare..." disse mia madre preoccupata.

"Tranquilla mamma, non è colpa tua, è lui che mi fa venire il voltastomaco." Dissi tutto d'un fiato.

La cena proseguì tranquilla, alla fine io mi proposi per aiutare a sparecchiare ma Eduard mi aveva minacciato di togliermi le mie amatissime cuffie, quindi rinunciai e andai in camera, ma non prima di aver dato la buona notte a mia madre e a Eduard.

Appena arrivata in stanza mi misi sotto le coperte e mi addormentai.

La mattina seguente mi sveglia con un leggero mal di testa dovuto al viaggio del giorno prima.

Mi misi la divisa scolastica e presi lo zaino, feci per uscire di casa ma Eduard mi disse:

"Signorina, l'accompagno io scuola."

Oh no, entrare nella scuola nuova con la limousine? Non ci penso nemmeno.

"Emh, grazie Eduard, ma penso che oggi prenderò il bus" riposi gentilmente.

Entrai a scuola un po' di fretta e cercai l'aula di filosofia, appena la trovai mi sedetti ad uno dei primi banchi e tirai fuori dallo zaino il necessario.

Una ragazza dai capelli biondi e gli occhi azzurri si sedette di fianco a me, con un sorriso smagliante sul volto.

"Ei ciao, io sono Bianca, piacere, tu devi essere Alyn giusto? La ragazza nuova?" mi chiese lei.

Anche se sembrava molto carina, tutte queste domande mi sembrarono un po' esagerate, ma decisi di risponderle comunque  con un sorriso.

"Ciao, piacere, si sono Alyn e sono nuova"

"Perfetto Alyn, prima di iniziare devo raccontarti un paio di cose su questa scuola." si impuntò lei.

"Prima di tutto, ci saranno feste ogni settimana, poi c'è questo ragazzo a scuola, Kay, ecco lui come dire... è un figo pazzesco, letteralmente... non riuscirai sicuramente a resistergli, ah! e pensa un po', viene in classe con noi all'ora di filosofia, e tu ti chiederai come mai un ragazzo come lui faccia filosofia..."

Ascoltai Bianca molto attentamente, però la verità era che non me ne importava nulla, e non mi chiedevo perché "Kay" facesse filosofia... decisi ugualmente di ascoltare cosa aveva da dire.

"Beh, molto semplicemente, lui fa football e deve alzare la media scolastica con corsi extra, anche se ha un anno in più di noi, e visto che per lui il football è tutto, ha accettato di fare il corso. Questo è quanto." concluse lei.

Ringraziai Bianca per il suo discorso molto, ehm, come dire... dettagliato di cose che non mi importavano, anche se apprezzo l'abbia fatto, e dopo poco inizio la lezione.

"Buongiorno a tutti, quest'anno avrete una nuova compagna di classe, Alyn Heaven, Alyn, puoi per favore alzarti e far vedere a tutti chi sei?"

Ma perché i professori dicevano questa frase in modo interrogativo? Come se potessi rispondere di no. Non importa.

Mi alzai dalla sedia per poi risedermi.

Finalmente inziò quella che era veramente la lezione di filosofia.

Dopo circa 15 minuti, senza nemmeno bussare, un ragazzo alto circa 1.80 dai capelli scuri e gli occhi blu, fece ingresso nell'aula senza nemmeno scusarsi per il ritardo.

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Eii, 1 capitolo terminato, lascio un po' di "suspence" e appena viene letto un paio di volte pubblicherò il 2 capitolo, vi amoo🫶🏼✌🏼

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