Capitolo 2

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È un nuovo giorno nella giungla, Indra si svegliò tastando dentro le sue braccia alla ricerca di una piccola bambina che, ormai, tanto piccola non è non riuscendo a trovarla.

Il suo senso da madre scattò, cominciò a guardarsi intorno, cercandola in preda al panico non sapendo che la giovane, poco più in là sopra di lei, se la rideva sotto i baffi.

« Lexa? Lexa! Dove sei?» 

chiamava preoccupata fino a che un barrito di un elefante dietro di lei non la fece spaventare. Si voltò verso il suono e vide sua figlia appesa a testa in giù su una liana che se la rideva

« Ti ho spaventata mamma» disse continuando a ridere soddisfatta dello scherzo riuscito

« Oh non c'è dubbio» 

rispose Indra prendendola al volo mentre la piccola cadeva 

« Non puoi imitare animali meno rumorosi?» 

chiese col sorriso mentre la sua piccola le si arrampicava su di lei

« Mamma non mi diverto.. Vuoi vedermi fare il leopardo?»

chiese Lexa facendo il verso, non molto convincente e simile all'originale. Indra rise prendendola per un braccio e posandola a terra 

« Perché non ti inventi un verso tutto tuo?» suggerì.

Il viso di Lexa si illuminò e sorridente corse via facendo alzare gli occhi al cielo a sua madre.        Poco più in là un gruppo di gorilla femmine, tranquillamente stavano toelettando i loro cuccioli, quando Lexa passò di lì facendo versi strani e girando su se stessa. I cuccioli vedendola immediatamente iniziarono a copiarla, cosa che fece infastidire le mamme che contemporaneamente si voltarono nella direzione di Indra 

« Indra!» si lamentarono

Mentre continuava a giocare e fare versi, senza accorgersene, andò a sbattere contro il braccio di Gustus. All'impatto la piccola cadde a terra e quando alzò lo sguardo e vide chi aveva davanti capì che avesse l'aria seccata, arrabbiata, uno sguardo che fece intimorire Lexa che, lentamente, indietreggiò per poter andare via e sparire il prima possibile. 

« Lexa? Lexa!» 

si sentì chiamare, ma non ebbe neanche il tempo di realizzare che due braccia forti e un corpo caldo la investirono violentemente addosso, facendole perdere il respiro per un attimo

« Grazie al cielo stai bene. Indra ed io eravamo così preoccupati» 

disse Anya testandola e facendo finta di piangere abbracciando Lexa per un secondo con fare melodrammatico

« Grazie, grazie di cuore per averla trovare Gustus. Sei un capo saggio e premuroso»

continuò Anya esagerando le espressioni del viso e accarezzando con fare maldestro la chioma folta di Lexa, provocando in Gustus un'alzata di occhi al cielo e un sospiro seccato

« Scappa» 

sussurrò soltanto Anya prima di correre via facendo cadere Lexa per un momento. La bruna si alzò velocemente, sorrise nervosa e scappò via.

Anya che intanto era più avanti, si nascose dietro il tronco di un albero aspettando il passaggio di Lexa che, appena fu abbastanza vicina, la prese al volo e sbatterla contro l'albero

« Ma dico?! Ti si è storto il cervello? Quante volte te lo devo dire. Se vuoi essere simpatica a Gustus, sta alla larga da lui» 

avvertì dandole un colpetto sulla fronte con le dita, guadagnandosi un'occhiataccia da Lexa.

Tarzan (Clexa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora