chemistry | minsung

I'll see you when the night comes

Trama: Omegaverse! Una volta amici d'infanzia, Minho e Jisung vengono separati da bambini quando quest'ultimo si trasferisce in un altro villaggio. Quando Minho lo incontra di nuovo sedici anni dopo, riesce a malapena a riconoscerlo. Eppure è facile per lui tornare ad essere amichevole con Jisung. Fin troppo facile.

Numero parole: 31 629

Tags: omegaverse, childhood friends, alpha Jisung x omega Minho, fluff, hurt/comfort, smut. 

Note: !! Questa storia è omegaverse!! Se non sapete che cos'è, vi invito a fare una ricerchina e scoprirlo per conto vostro, così da non rimanere traumatizzati leggendo questa storia senza contesto. Non sapevo quante persone potessero essere interessate, ma se non siete convint* vi consiglio di provare a leggere comunque (personalmente, adoro l'omegaverse LOL)

–Questa storia è ambientata in un mondo di fantasia, e tutti i personaggi esterni agli skz, i luoghi ecc. sono inventati. Si parla di villaggi e di "branchi". Volevo specificare che i personaggi in questo caso non sono lupi mannari, sono 100% umani, ma chiamano la gente del villaggio il loro "branco". Altra piccola nota, ho usato la parola "alpha" invece che "alfa" perché mi piace di più uwu. Non ho mai letto omegaverse scritte in italiano, quindi alcuni termini li ho tradotti per conto mio, e potrebbero essere diversi da quelli utilizzati da altri scrittori.

–Siccome è omegaverse, contiene smut che è leggermente più...spinta? delle mie solite smut, ma se mi conoscete sapete che sono una softie e la storia è come al solito dolce e romantica AHAH

Enjoy! 

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Minho staccò un paio di bacche dai rametti rimasti in parte che non aveva utilizzato per cucinare il pranzo della giornata. Le lasciò ricadere sulla sua lingua, schiacciandole sotto ai denti e facendo una smorfia quando l'asprezza del succo lo colpì in pieno. Si leccò le labbra, ingoiando ciò che era rimasto nella sua bocca e togliendosi finalmente il grembiule che aveva allacciato intorno alla sua vita.

–Minho?– lo chiamò qualcuno proprio mentre iniziava ad incamminarsi in direzione dell'uscita. Sperava che non si fosse dimenticato di uno dei suoi compiti, perché non ne poteva più di restarsene chiuso lì dentro in una giornata così piena di sole. Due ore gli erano bastate.

Girandosi dall'altra parte, però, trovò soltanto il viso di uno dei suoi amici che lo rincorreva. Hyunjin. Non poteva trattarsi di nulla che riguardasse il pranzo, perlomeno, perché Hyunjin non era uno degli omega che svolgeva la mansione di cuoco, come Minho. –Che c'è?– gli chiese, dunque.

–Se hai finito qui, Seungmin e Felix volevano andare a fare una passeggiata al fiume.– spiegò il suo amico. I suoi occhi si distolsero da quelli di Minho, spostandosi sul resto della stanza e notando l'altro paio di rametti di bacche rimaste. Senza chiedere il permesso, ne rubò alcune e le mangiò esattamente come Minho aveva fatto poco prima. I suoi denti erano rossi quando sorrise impacciato a Minho, quasi come se si stesse scusando di qualcosa che aveva avuto assolutamente l'intenzione di fare comunque.

–Stavo per uscire.– disse Minho. –Di chi è l'idea?

Hyunjin sorrise di nuovo, ma questa volta i suoi denti erano puliti. –Mia. Ho deciso di farmi aiutare dai bambini per raccogliere abbastanza fiori per colorare i tessuti su cui sto lavorando, ma fa troppo caldo per rimanere sotto al sole.– spiegò. –Dovremmo riuscire a tornare in tempo per pranzo.

Minho annuì. L'unica cosa che non voleva era essere costretto a saltare il pranzo. –Loro sono già fuori?

–Ci aspettano là.– rispose Hyunjin, rubando anche le ultime bacche rimaste prima che Minho gli facesse segno di uscire.