drag me under (deep into your love)

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Trama: In cui Jisung è stato tradito dal suo ex ragazzo, e tenta di andare a letto con uno sconosciuto con la speranza di riuscire a smettere di pensarci su. Il suo piano non va come sperava, ma da quella semplice giornata ha inizio qualcosa di molto più grande.

Numero parole: 26 540 

Tags: alternate universe, slow burn, hurt/comfort, fluff, leggero angst, smut (se siete qui solo per questo, è la storia sbagliata), top Minho/bottom Jisung.

Note: come ho già detto su twitter, questa storia è stata un inferno da scrivere (credo più per il mio perfezionismo che altro). Mi raccomando evitate di invitare perfetti sconosciuti a casa vostra nella realtà lol. Comunque, spero vi piaccia! 

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La decisione di uscire quella sera era stata una presa in fretta, una di cui sapeva avrebbe potuto pentirsi una volta tornato indietro. Non aveva dato tempo a se stesso di pensare, perché se avesse provato a farlo, sarebbe stato trascinato e poi inghiottito nel pozzo scuro in cui pullulavano tutti i ricordi che voleva dimenticare. Parole, immagini, emozioni.

Non poteva pensare. Non voleva farlo. Voleva solo lasciare in parte tutto ciò che lo faceva star male, per un istante, uno soltanto, e divertirsi. Divertirsi come i suoi amici facevano, quando uscivano nel tipo di locale in cui si trovava in quel momento.

C'era una grossa fenditura sul cuore che batteva nel suo petto, doleva ad ogni passo che faceva, come un muscolo ancora sanguinante. Aveva bisogno di un antidoto, qualcosa che potesse portare via da lui tutte quelle sensazioni che ancora non aveva il coraggio di affrontare. Aveva passato ormai troppi giorni chiuso nella sua stanza a piangere inutilmente, e voleva almeno provare ad indossare un sorriso sul suo viso. Vedere come gli stava.

Guardò il suo riflesso sul bicchiere stretto nella sua mano. Le sue labbra si ripiegarono all'insù, e per un secondo la sua mente davvero si perse nel momento. Nel colore delle luci a led che scendevano come cascate dal soffitto, nel sapore del suo drink.

Nella voce di qualcuno.

Si sedette accanto a lui, inizialmente non sembrando affatto interessato a rivolgergli la parola. Jisung si girò nella sua direzione, rimanendo in un solo istante catturato dal suo profilo. La testa dello sconosciuto si girava leggermente, di tanto in tanto, mentre continuava a parlare con la persona seduta alla sua destra, ma Jisung continuò a fissare in silenzio la linea obliqua del suo naso, le sue labbra rosse. La sua mandibola scolpita, i suoi capelli che ricadevano in deboli onde sulla sua fronte. I suoi occhi. Le sue ciglia lunghe.

Il suo stomaco si strinse in un nodo. Quello avrebbe tranquillamente potuto essere il ragazzo più bello che avesse mai visto in vita sua, ed era seduto a poco più di mezzo metro di distanza da lui. Jisung non aveva nemmeno preso in considerazione l'idea di utilizzare quel posto per trovare qualcuno da portarsi a casa, ma seduto lì, con quel poco di alcool nelle vene che bastava per dargli un po' di coraggio, si ritrovò ad aprire la mente a quell'idea a lui sconosciuta.

Eppure quel ragazzo non sarebbe mai venuto con lui. Jisung avrebbe fatto la figura dell'idiota se avesse anche solo provato a chiedere lui qualcosa di simile. Era troppo fuori dalla sua portata.

Quello era ciò di cui si convinse, fino al momento in cui il ragazzo alla sua destra non lo notò finalmente e gli parlò. L'amico che si era seduto al suo fianco quando era arrivato sembrava essersene andato, a quel punto, e Jisung suppose l'estraneo stesse forse tentando di trovare un modo di passare il tempo senza annoiarsi troppo.

–Hey.

Jisung sorrise appena, tentando di spingere via la sua timidezza. –Hey.

–Sei qui da solo?– chiese il ragazzo, prendendo un sorso dal suo bicchiere.

chemistry | minsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora