The last dance

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Ormai i mesi sono trascorsi e il tempo mi ha delucidato ancora di più le idee. Avevo una paura matta dell'opinione pubblica, una cosa buffa per me che me ne occupo, ma il tempo e Dusan mi hanno insegnato che puoi piacere così come puoi non piacere.

Non mi conoscono, giudicano a partire dai loro pregiudizi quindi non devo prendere in alcun modo sul serio le loro parole.

Ora ho cose migliori da fare poiché un'onda mediatica sta per toccare nuovamente la squadra. Ormai la credibilità dei piani alti della Juventus stanno cadendo uno ad uno, a causa dei mesi deludenti di digiuno che i fan stanno vedendo.

Si ripartirà da zero, lo sapevo già a novembre, ma non mi sarei aspettata di essere piena di lavoro già a maggio.

Sta sta ci sarà la finale di coppa italia, unico trofeo a cui la Juve può ambire da due anni a questa parte. Non c'è una logica dietro al fatto che la Juve, togliendo la semifinale di ritorno con la Lazio, abbia fatto un percorso così bello ed avvincente in questo torneo secondario.

Abbiamo visto sei gol, partite dove i difensori avversari si mettevano le mani tra i capelli perché tutti andavano a segno.

Insomma, la Juve degna della storia del club. L'atto finale però mi spaventa. La paura che la squadra perda anche qui è tanta, devo esserne sincera.

Però la cosa che mi preoccupa di più è il fatto che nel pullman io stia con gli occhiali davanti al computer per preparare il comunicato stampa dell'addio a Max Allegri.

È finita una storia infinita, che è stata l'emblema del club per anni. Si è vinto tanto con lui, ma non si può più vedere un gioco così.

Quando tornerò da Roma invece dovrò preparare le bozze dei rinnovi, come quello di Andrea Cambiaso e quello di Daniele Rugani.

C'è chi ha già firmato, chi invece ha le idee incerte. Quello che mi è stato detto è che si riparte dai giovani e dai pilastri.

"Piccola ancora a lavorare?"

Appena sento la voce di Dusan, chiudo di scatto il computer poiché la notizia non è ancora stata resa nota ai giocatori. Questi ultimi si sentono grati nei confronti dell'allenatore e per loro sarà difficile, ma sanno bene che se vogliono vincere hanno bisogno di idee nuove.

"Mhmh no ho appena finito. Tu, in ansia?"

Si siede nel posto affianco al mio, prendendo una mia mano tra le sue.

"Due anni fa ho subito la sconfitta inerme e da quel giorno ho promesso di scendere all'inferno per la vecchia signora. Nell'ultimo periodo non sto dando il massimo, mi sembra di essere stato maledetto perché ogni mio tiro va male, ma ti giuro su tutto quello che vuoi che sono disposto a rompermi una gamba pur di metterla dentro"

Mi mangiucchio l'unghia dall'ansia mentre i minuti scorrono. Non stanno giocando male, ma l'Atalanta è nel suo prime quindi mi aspetto che da un momento all'altro succeda qualcosa.

So che la fortuna è una ruota che gira, ma spero che tra tutti oggi essa scelga proprio Dusan. Se lo merita, sono più le volte che torna a casa deluso da se stesso che le volte dov'è fiero di se stesso. Voglio vederlo brillare e so che lo farà, me lo sento.

Poi, come se le mie preghiere fossero state ascoltate, ciò accade. Lo vedo buttare la palla in rete affamato di vittoria. Lo vedo sorridere come un idiota quando viene stretto dai compagni e lo vedo innamorato quando va verso la prima videocamera che trova per fare una C seguita da un cuore.

Non so quale incantesimo mi abbia scagliato, ma so che quello che sto provando in questo momento non lo proverò mai più se non con Dusan.

L'olimpico è un campo di battaglia fino all'ultimo minuto quando tutti si accasciano a terra. Dusan è stato sostituito, ma è il primo a buttarsi in campo per stringere quelli che sono rimasti a combattere.

C'è l'abbiamo fatta, abbiamo vinto a discapito di tutto e tutti. Abbiamo raggiunto una coppa che mancava da anni, portando finalmente una gioia nei cuori degli juventini.

Le ragazze dei giocatori scendono in campo, vedo tutti esultare felici e vorrei aggiungermi a quel quadretto, ma non è ancora arrivato il momento dello staff.

Giuntoli, con cui ultimamente ho avuto molto a che fare, mi guarda sorridendomi.

"Vai lì, ti sta aspettando"

"Ma signore"

Vedo realmente Dusan guardarmi speranzoso e, dopo una spinta del dirigente, decido di andargli in contro.

Mi prende in braccio sollevandomi da terra per poi far combaciare le nostre labbra. Mi sento in un sogno da cui spero di non svegliarmi mai.

"Devo dirti una cosa, cazzo se te la devo dire. Sto aspettando da mesi di dirtelo e ora è il momento di farlo. Ti amo, ti amo, ti amo. Ti amo perché sei sempre stata tu la mia soluzione. Ti amo perché non mi giudichi, ma mi spingi sempre a migliorarmi e a dare il meglio. Ti amo perché quando ti guardo penso quanto sarebbe bello vedere una mini te che mi chiama papà e che ti chiama mamma. Ti amo perché sei arrivata nella mia vita quando di amore non ne volevo sapere. Ti amo perché hai visto qualcosa in me che ti ha aiutato a stare meglio. Perché cazzo se mi guardo nei tuoi occhi mi sento perfetto e non vedo quello che mi manda in paranoia"

Rimango sorpresa dal suo discorso sentendo il cuore in gola e le lacrime agli occhi. Mi sento sulla luna.

"Ti amo anche io Dusan, ti amo come penso di non aver mai fatto. Ti amo nella maniera più pura e genuina e immagino anche io di avere un mini noi che gira per la casa. Perché mi hai saputo insegnare cosa significa amore incondizionato, cosa significa casa e cosa significa famiglia."

Le nostre labbra si sfondano nuovamente, sancendo quello che sarà un vissero tutti felici e contenti. Perché tra tante miliardi di persone esistenti ho trovato la mia anima gemella con cui voglio passare il resto dei miei giorni.

Due cuori rotti possono realmente formarne uno intero e pronto ad amare di nuovo.

THE END

Rika's place🦋
Siamo arrivati alla fine di questo viaggio. Spero vivamente che vi sia piaciuta la storia di Dusan e di Camille.

Ho sempre cercato di essere molto delicata con loro, poiché ho immaginato due persone spezzate dall'amore, chi più chi meno, che piano piano hanno imparato a ricucirsi a vicenda le ferite.

Mi piace raccontare varie sfumature dell'amore e qui ho scelto quello più delicato.

Ricordatevi sempre che la fine di una relazione, è solo l'inizio non la fine di tutto. Siate sempre disposti ad amare di nuovo, perché il mondo saprà stupirvi.

Detto questo, ci vediamo presto per una nuova fiaba.

Xoxo Rika🦋

➸ Last first kiss || Dusan VlahovicDove le storie prendono vita. Scoprilo ora