Capitolo 5

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Mi sveglio, sono le 6:30. Stranamente non ho molto sonno per questo, dato che ho ancora tantissimo tempo, mi faccio una doccia rinfrescante, prima di cominciare la seconda giornata di scuola da quando sono arrivata in America.
Dopo essermi vestita, asciugata i capelli e truccata, con il mio solito trucco, scendo disotto a fare colazione, quindi prendo il mio amato yogurt alla vaniglia, e lo mangio assaporando ogni suo aroma. Dio quanto è buono! Guardo l'orologio del cellulare le 7:30. Salgo in camera da letto, per prendere lo zaino, una volta preso, mi soffermo a guardare la stanza. Penso che sia troppo triste ci vuole un tocco di vivacità, così decido che, oggi pomeriggio, andrò in centro per comprare tutto quello che mi serve per dare un tocco di colore.
<< Ciao Bea >> faccio un balzo. << Mamma mia Alice!! Credo di aver perso 50 anni di vita. Che spavento! >> << Ahahah dovevi vedere la tua faccia >> << Dai sbrigati, che altrimenti arriviamo in ritardo a scuola >>
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Una volta arrivata a scuola mi dirigo al corso di arte. Tutti i banchi sono occupati, tranne uno infondo alla classe. Mi siedo, intanto la lezione inizia. Dopo circa 5 minuti bussano alla porta, ed entra, Edward.
<< Mi scusi prof. ma sono arrivato in ritardo >>
<< Stai zitto e siediti >> Così senza fare rumore viene verso il mio posto e si siede vicino a me. Dopo circa 30 minuti bisbigliando dice << Bel tatuaggio >> intanto indica il mio braccio, dove si può trovare, tatuato un diamante con una corona e sotto di esso una piccola pergamena con incisi il nome Kate e Natalie, per me ha un enorme significato << Oh, grazie >> << Io ne uno qui >> dice scoprendo la gamba dai jeans, mostrando un serpente che fa tutto il giro del polpaccio. << Wow è molto bello >> senza aggiungere nient'altro. Suona la campanella, con un cenno del capo mi dice << Ci vediamo ingiro emh... >> << Beatrice >> << Edward. Se non mi sbaglio è un nome italiano >> << Esatto. Allora ciao >> << Ciao >> dopo di che se ne va senza guardarsi indietro con la sua solita camminata.
Per i corridoi incontro Jennifer e senza esitare gli chiedo << Ehi! Ti andrebbe di venire con me questo pomeriggio in centro, mi dovresti dare una mano a scegliere come rifare la mia camera >> << Okay allora ci sarò, alle 15:00 ti passo a prendere? >> << Perfetto >>

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