SPICY

26 1 1
                                        

Iniziammo a baciarci appassionatamente, mi morse piano il labbro inferiore e lo succhiò.
Eravamo entrambi affamati, bramosi, il bacio che ci stavamo scambiando era pieno di malizia e di cattive intenzioni.

Mi sollevó e gli cinsi la vita con le gambe, mi appoggió delicatamente sul balcone della cucina e inizio a levarmi i jeans aderenti e talmente era la voglia mi strappó la maglia che lanció chissa dove.

Si spogliò anche lui e si tolse insieme alla tuta grigia anche i boxer, che nascondevano la sua erezione che scommetto gli faceva molto male.

"Quanto cazzo ti voglio Asia" Con voce saudente mi rivolse queste parole che erano come il Paradiso. Da quanto ero eccitata non riuscí nemmeno a rispondere.

Si liberó anche della polo di Ralph Lauren e con passi lenti si dirigeva verso di me, che stronzo, lo sapeva che ero vogliosa e piena di adrenalina, e non mi spiego come riusciva a trattenersi perché era evidente che era eccitato anche lui.

Appena arrivò, mi stese sul piano e si posizionó sopra di me tenendosi con i gomiti per non schiacciarmi.

"Muoviti e scopami, ti prego Cris" lo dissi senza pensarci due volte, non ne potevo più.

"Voglio godermi a pieno questo momento Raperonzolo" quello sguardo che nascondeva troppi significati, ma dai suoi occhi si capiva che lo faceva apposta e lo amavo per questo.

Mi tolse, finalmente anche le mutandine di pizzo e mi sganciò il reggiseno, liberando i miei seni con i capezzoli turgidi e duri, facevano un male cane.

Si chinó sulle mie tette sode e per un secondo si fermó a fissarle, poi inizió a succhiare il capezzolo destro.

Con movimenti circolari della lingua lo leccò, lo bació e lo morse, non riuscii a trattenere un gemito di dolore, ma soprattutto di piacere.

Finalmente mi penentró con una spinta secca, senza darmi il tempo di abituarmi alle sue dimensioni.

Tutte le volte che mi sono masturbata pensando a lui mi stavo immaginando scenari del suo cazzo, ma non pensavo fosse così grande.

Si aggiunsero anche la seconda e la terza spinta, fino alla quarta, la quinta e talmente era tanto il piacere persi il conto.

Era capace di farmi godere in una maniera impressionante, buttai la testa all' indietro, avevo il respiro affannato e dalla mia bocca uscivano troppi versi espliciti.

Alla fine Linda aveva ragione, sono finita per tromparmelo.

"Ti sto dando piacere Asia?" Cristian la sapeva già la risposta, ma voleva giocare,e io lo accontentai.

"No, più forte, sfondami fino allo sfinimento" ero veramente molto volgare, ma non me ne fregava un cazzo.

Accettó la mia richiesta e andò più forte fino a sentire lo scontro caldo delle nostre pelli, eravamo un tutt'uno.

Quelle erano spinte feroci, fino a toccarmi l'anima e a mangiarmi viva, ma le amavo, come amavo tutto ciò di lui, compreso il suo pene.

Anche lui gemeva dal piacere, fino a quando non raggiungemo entrambi l'orgasmo, ero venuta dentro di lui e lui subito dopo di me.

Uscì dalla mia entrata e mi lasciò il tempo di riprendermi, avevamo tutti e due il respiro accelerato a io avevo ancora l'eccitazione in corpo, specialmente nel basso ventre.

"Cazzo se sei stretta, ma è stata la scopata migliore della mia vita, nonostante lo abbiamo fatto in un posto scomodo" come riusciva a scherzare dopo un orgasmo potentissimo?

"Lo è stato anche per me" non riuscii a dire altro, solo mi avvicinai a lui e ci stringemmo in un abbraccio colmo d'amore.

Ci scambiamo un bacio casto, a fior di labbra che significava tutto quello che avevo, cioè lui.

"Ti amo Raperonzolo" adoravo quando mi chiamava cosi.

"Ti amo anche io" baciai la sua spalla e mi strinsi di più a lui.






fallen in danglesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora