sorprese e disastri

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MARINETTE POV'S
Si era fatta mattina, mi alzai dal letto e mi guardai intorno, era strano svegliarmi in una stanza che non era la mia, ma ci avrei dovuto fare l'abitudine.
Andai in bagno per lavarmi i denti e truccarmi. Ormai si era fatto tardi e sicuro avrò saltato la colazione, vabbè in realtà non ho molta fame. Appena fini di vestirmi uscì dalla camera mi girai per chiudere la porta, ma due mani mi si posarono sugli occhi tirai un piccolo urletto fin quando quella persona non parlò
<Indovina chi è> mi sussurrò all'orecchio
<Mhh non saprei proprio magari un bacio mi farebbe ritornare la memoria>
Dopo questo mi tolse le mani dagli occhi, mi girai e gli saltai addosso baciandolo dopo un po' ci staccammo e lui mi guardo con un'aria stranita
<Che cavolo hai qua?>
Disse alzandomi il volto per guardai il collo
<Che ho la?> Adrien mi tolse le mani di dosso mettendole incrociate al suo petto
<Ti lascio sola per meno di un giorno e ti ritrovo con questo?!> Disse alzando leggermente il tono di voce
<Ma mi vuoi spiegare che cavolo ho?!> Mi girai nuovamente aprendo la porta e fiondandomi in bagno -ovviamente seguita da Adrien- per guardarmi allo specchio ma come cavolo era possibile... Avevo un succhiotto sul collo?!
<Adrien ti giuro che non ho visto nessuno a meno che non me lo abbia fatto tu fidati che non sono andata a letto con nessuno.>
Lui mi guardo freddo, mentre gli scendeva una piccola lacrima
<ADRIEN AGRESTE TI GIURO SU QUELLO CHE VUOI CHE NO HO FATTO SESSO CON NESSUNO! È POSSIBILE CHE SIA TRUCCO NO?!>
Dissi mentre prendevo l'acqua micellare e un dischetto per poi strofinarlo sul presunto "succhiotto" e come immaginavo la macchia se ne andò
<Hai visto>
<Scusa e che ieri non è stata proprio una bella giornata> disse abbassando il capo io gli andai in contro abbracciandolo il più forte possibile e lui ricambiò immediatamente la stretta.

Dopo qualche minuto arrivammo a lezione ma non fu tanto semplice far passare la lezione in fretta siccome tutti. Guardavano male Adrien e gli parlavano dietro le spalle suppongo che questo stia succedendo anche a Felix molto probabilmente.

Finite le lezioni io ed Adrien ci dirigemmo in camera sua.
Appena arrivammo presi il giornale dal cassetto della scrivania
<Adrien devi vedere questo>
Dissi mentre gli porgevo il giornale che mi aveva mostrato Alya il giorno prima
*Quello che parla dei tizi scappati da Azkaban e dei dissennatori*
Adrien spalancò gli occhi
<Oh no questo non va bene non va per niente bene!>
Disse mentre prendeva il giornale tra la mani
<Sta tranquillo sono sicura che appena il preside lo saprà metterà la scuola in isolamento quindi saremo al sicuro> disse e nel mentre gli poggiai una mano sulla spalla lui mi guardò e annuì
<Si hai ragione... Ma ora pensiamo ad altro> poggiò il giornale sulla scrivania, mi guardo e io lo guardai con una faccia confusa, poi di scatto mi prese in braccio a mo' di sacco di patate
<Adrien ma che- METTIMI GIÙ!>
<te lo scordi>
dopo che disse questo mi diede una pacca sul sedere
<ADRIEN AGRESTE METTIMI GIÙ>
<Se insisti> dopo che disse questo mi buttò sul letto e lanciai un piccolo urlo per poi cercare di alzarmi ma non ci riuscì siccome lui sali di dime bloccandomi i polsi e poi cominciò a baciarmi.
Ero convinta che mi liberasse le mani ma non fu così. Dopo un po' ci staccammo. Alleluia la tortura è finita pensai ma a quanto pare mi sbagliavo, infatti Adrien cominciò a farmi il solletico e io mi misi a gridare come una matta.

Dopo qualche minuto di tortura Adrien si alzò da me, eravamo entrambi col fiatone per le risate, mi misi seduta e lui si alzò dal letto
<Vado un'attimo in bagno torno subito>
<Ok>

ADRIEN POV'S
Era circa 5 minuti che ero in bagno, mi stavo lavando la faccia quando ad un tratto sentì Marinette urlare, mi scappo una risatina sicuro aveva visto un insetto è sempre esagerata quando ne vede uno.
Finì di lavarmi la faccia, uscì dal bagno e a breve non mi venne un infarto, vidi Marinette a terra mentre un dissennatore gli succhiava l'anima, la finestra era aperta dev'essere entrato da li.
Presi subito la bacchetta puntandola contro il dissennatore
<EXPETO PATRONUM> Dissi e un gatto uscì dalla bacchetta allontanando il dissennatore.
Mi affrettai a chiudere la finestra per poi andare verso Marinette, mi inginocchiai a terra mettendo la sua testa sulle mie ginocchia. Era pallida, gli occhi spalancati e la bocca semiaperta. La tirai di più su di me mentre gli accarezzavo i capelli
<Tranquilla andrà tutto bene>
La presi in braccio a mo' di sposa poggiandola sul letto, per fortuna avevo agito in tempo e non era una cosa grave, lei aveva il fiatone
<Perché non sei venuto quando ho urlato> provò a dire
<Pensavo avessi visto un insetto ecco perché> presi una barretta di cioccolato dal mio zaino, ne ruppi un pezzo
<Tieni, mangia questa, così ti sentirai meglio> lei lo prese e se lo mangiò, io mi misi seduto accanto a lei abbracciandola e accarezzandole i capelli.
Dopo qualche minuto Marinette si riprese completamente
<Mi vuoi spiegare perché cavolo hai aperto la finestra>
<Avevo caldo volevo soltanto prendere un po' d'aria>
<L'importante è che ora stai bene> dissi dandole un bacio sulla fronte
<Dobbiamo avvertire i professori prima che accada a qualcun'altro quello che è successo a me>
<Hai ragione andiamo, c'è la fai a camminare?>
<Si ma preferirei restare qua>
<D'accordo principessa, mi raccomando non aprire la finestra stavolta>
<Sii tranquillo> dopo che disse questo uscì dalla porta per dirigermi dal preside.

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