riscatto e imprevisto

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ADRIEN POV'S
<Hey Adrien ci rivediamo... Non c'è bisogno di usare le maniere forti tua sorella e qua dentro e sto benissimo ma se la volete riavere, tu e tuo padre ci dovete dare qualcosa in cambio...>
Disse Niccolò
<Quanto volete?!> Rispose mio padre
<1 milione>
Papà andò alla macchina e prese una borsa nera in pelle con all'interno dei soldi
<Ecco qua dentro ci sono i soldi che avete chiesto>
Niccolò fece per prendere la borsa ma mio padre la tirò indietro
<Prima dateci la ragazza e poi vi daremo i soldi>
<No prima i soldi> Niccolò e mio padre si guardarono negli occhi sfruttati l'occasione per entrare furtivamente nel magazzino appena entrati vidi Helena che era pronta a gridare, mi misi un indice sulla bocca indicandogli di stare zitta, ero ancora davanti alla porta, stavo per avvicinarmi ad Helena, tenevo lo sguardo basso per vedere dove mettevo i piedi quando un dolore lanciante mi travolse il fianco, incominciai ad urlare dal dolore e mi misi le mani sul punto dolorante, alzai lo sguardo e vidi Lila con un coltello insanguinato in mano, caddi a terra l'ultima.cosa che sentì fu l'urlo di mia sorella che chiamava il mio nome poi tutto buio.

MARINETTE POV'S
È dalla sfilata che non sento Adrien meglio chiamarlo, provai a chiamarlo 3 o 4 volte ma nessuna di queste rispose stavo incominciando a preoccuparmi ma pensai che fosse stanco e probabilmente stesse dormendo o che magari avesse il telefono spento quindi lasciai stare.

Si erano fatte le sei di sera e Adrien ancora non si era ancora fatto sentire, ero preoccupata e lo so che potrebbe sembrare da matti... ma decisi di andare a casa sua.

Arrivata davanti al cancello suonai il citofono provai a suonare una volta ma nulla, ci provai di nuovo e questa volta mi rispose una donna
<Salve sono Nathalie l'assistente personale di Gabriel Agreste>
<Oh emhh salve sono Marinette la r-ragazza di Adrien saprebbe dirmi se è in casa>
<ah ma lei non lo sa?>
<Cosa non so?>
<Aspetti un attimo signorina> disse per poi sparire per qualche minuto. Cosa c'è che non so? Dov'è Adrien? Gli è successo qualcosa?
Poco dopo si aprì il cancello e davanti alla porta c'era una donna suppongo sua la stessa che mi ha risposto al citofono
<Signorina entri pure, il signor Agreste desidera parlare con lei> io annuì e feci come mi disse, entrai in casa, Gabriel era in cima alle scale con le mani dietro la schiena e lo sguardo privo di emozioni
<S-signor Agreste desiderava p-arlarmi?>
<Si... Adrien è in ospedale>
Il mondo mi crollò addosso
<C-che gli è successo?> Dissi cercando di trattenere le lacrime
<Helena era stata rapita da dei ragazzi della vostra età penso che li conosca anche lei i loro nomi mi pare che fossero Niccolò, Sara e Matteo>
<Si lo conosco tutti tranne Matteo>
<Comunque, Adrien era entrato nel magazzino per salvare la sorella ma purtroppo appena entro fu pugnalato al fianco da una ragazza, l'ho vista di sfuggita ma mi pare avesse la frangetta e i capelli rossi>
<Ma sono ancora a piede libero?>
<No sono finiti tutti ad Azkaban, o meglio tutti tranne la razza dai capelli rossi, è scappata subito dopo aver pugnalato Adrien>
<D'accordo grazie mille per l'informazione... Ora se non le dispiace dovrei andare...> salutai Gabriel e l'assistente per poi correre fuori appena uscì dal cancello caddi sulle ginocchia e scoppiai a piangere.

Adrien era in ospedale... Devo andare da lui. Chiamai velocemente un taxi che arrivò qualche minuto dopo, arrivammo all'ospedale pagai il tassista ed entrai in ospedale, andai alla reception per chiedere dove fosse Adrien.
<Salve saprebbe dirmi dove si trova Adrien Agreste? Sono la sua ragazza.>
<Certo al 3 piano stanza numero A13>
<Grazie mille oh un'altra cosa... Potrei sapere le sue condizioni>
<Certamente, allora... È stato pugnalato al fianco, per fortuna non ha niente di rotto, a quanto pare il pugnale non è andato troppo a fondo, però purtroppo è in coma e non sappiamo quando si risveglierà.>
<D'accordo la ringrazio, arrivederci> andai verso l'ascensore, entrai e cliccai il pulsante del terzo piano.

Ogni secondo che passava l'ansia saliva sempre di più, riflettei alle parole di Gabriel...
"Da dei ragazzi della vostra età, penso che li conosca"
Si effettivamente li conoscevo tutti tranne uno ma Adrien era stato pugnalato da una ragazza lui non c'entra.
"Mi pare avesse la frangetta e i capelli rossi" pensai a chi potesse essere, poi ci arrivai... Lila, ma certo, come ho fatto a non arrivarci subito, lei e Sara erano amiche era logico che avrebbero chiesto anche il suo aiuto.

Arrivai al terzo piano, le porte dell'ascensore si Aprono e incominciai a camminare per i corridoi in cerca della stanza di Adrien ma non la trovai, fermai un infermiere
<Scusi mi saprebbe dire dove si trova la stanza A13? Sto cercando il mio ragazzo, Adrien Agreste>
<È sulla destra in fondo al quel corridoio> disse indicandolo
<Grazie mille>
<Di nulla!> Andai dove mi aveva detto l'uomo. Arrivata davanti alla porta stavo per entrare ma uscì un infermiera

<Scusi lei chi sarebbe?>
Mi disse con modo molto altezzoso e alquanto antipatico, guardandomi dall'alto al basso. Era bionda con occhi azzurri ed era truccata Neanche stessec andando in discoteca
<Sono la ragazza di Adrien Agreste, il paziente che si trova in questa stanza, lo sono venuta a trovare.>
<Mh non può entrare>
<Scusi?! Si che posso>
<No possono entrare sono i parenti e lei non è una sua parente!> Ad un certo punto un altra infermiera più anziana
<Che sta succedendo qui>
<Questa qui vorrebbe entrare a vede il paziente ma non è sua parente>
<Sono la sua fidanzata>
<Oh e allora in questo caso può entrare signorina> disse con gentilezza
<Chloé se è la fidanzata può entrare> aggiunse riferendosi all'infermiera che si girò e se ne andò
<È ridicolo assolutamente ridicolo!> Disse mentre se ne andava.
<La scusi è nuova qui non sa ancora bene le regole>
<Non si preoccupi> si certo non si preoccupi! fosse stata per me l'avrei già tirata dai capelli!

Entrai finalmente nella stanza, Adrien era sdraiato sul lettino con l'ossigeno collegato e altri aghi, uno sulla mano e un'altro sul braccio.

Mi sedetti sulla sedia accanto al lettino
<Mi dispiace Adrien... Perché non mi hai avvisato? A quest'ora tu saresti stato bene e ci sarei stata io su quel lettino non tu>
Le lacrime ricominciarono a scendere
<Sappi che Lila non la passera liscia Adrien>
Restai con lui un'altra mezz'oretta quando entro un dottore che mi disse di uscire per fare delle visite ad Adrien. Feci come disse e uscì sedendomi in sala d'attesa. Aprì Instagram, andai su un account di una e le scrissi un messaggio per poi chiudere il telefono aspettando che il dottore mi chiami per rientrare.

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