36. Addio

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Non riesco a credere ai miei occhi, sono in un incubo, un cazzo di incubo.

Stringo i denti e mi mordo le labbra fino a sentire in bocca il sapore ferroso del sangue.

Il dolore è reale, lui è reale, sono sveglia.

Perché?

Sempre la solita domanda che tartassa la mia mente da tutta la vita.

Un rivolo di sudore freddo s'incanala lungo la spina dorsale.

Ho i brividi.

Le mie iridi ritornano su Christian che mi osserva a sua volta.

È in attesa, probabilmente sta aspettando che io mi muova, ma non posso, non ci riesco, i miei piedi sono inchiodati al suolo.

"Potresti...".

Lui assottiglia gli occhi verdi e inclina la testa, catalizzando tutta la sua attenzione su di me.

"Potresti attendere un attimo?".

Mi trema la voce e il cuore ruggisce impazzito.

Devo andare da lui, non riesco ad andarmene facendo finta di niente.

Le tempie mi esplodono mentre Christian assentisce silenzioso.

"Solo un attimo" mi scuso, poi mi diriggo all'interno della caffetteria.

Ogni passo pesa cento chili di piombo, ogni respiro brucia nel petto come una fiamma.

Forse si sono semplicemente dati appuntamento per la colazione prima di andare a lezione, forse è soltanto la mia cazzo di gelosia che sta ingigantendo una situazione innocente.

E allora perché ha eluso il mio sguardo?

Spingo la maniglia della porta con incertezza, probabilmente sarebbe meglio ritornare da Christian.

Mi volto verso il nostro tavolo e lui è ancora lì, mi sta aspettando.

Oh vaffanculo!

Io non ce la faccio, devo vedere cosa sta combinando quell'idiota, anche se so già che il mio cuore andrà in frantumi.

Entro nella caffetteria e metto a fuoco la situazione.

Lo vedo subito, è seduto ad uno dei tavolini poco distanti dal bancone, le spalle larghe, inguainate nella solita giacca di pelle nera, sono poggiate alla sedia, troppo piccola per contenerlo tutto, Azzurra invece gli sta dicendo qualcosa.

Ok, almeno non mi ha ancora visto, posso girare i tacchi e levare le tende.

Sì, meglio andare via...

E invece i miei piedi fanno quello che cazzo vogliono loro e si diriggono verso quel tavolo.

Ma porca...

Perché quando c'è di mezzo lui il mio corpo non risponde ai comandi?

Il mio cervello urla, sbraita, grida a squarciagola un alt che il cuore zittisce con un solo battito.

AMAMI FOLLEMENTE (KILLING ME SOFTLY TRILOGY VOL.2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora