The Petrified Heart

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Sommario: Ace è stato appena rapito dai Barbabianca, non si fida di nessuno, troppe persone che sembravano umane si sono rivelate esseri crudeli e spietati.

Ma proprio quando tutto va a rotoli, una fenice delle fiamme blu e gialle lo salva. Mostrandogli quello che chiamano amore. Riuscirà la bellissima fenice a sciogliere il cuore di un ragazzo che lo aveva sigillato rinchiudendo dentro tutti i sentimenti umani che prima provava?.

ATTENZIONE QUESTA ONE SHOT CONTIENE:

18+⚠️

Discorsi delicati sull'alimentazione⚠️

Autolesionismo implicito ⚠️



























«Diventa mio figlio e domina i mari con il mio nome»

















Aprì gli occhi, si guardò in torno.

Si trovò in una stanza, non troppo grande, ma nemmeno troppo piccola, aveva un armadio e una scrivania, oltre al morbido letto dov'era seduto. Fu fasciato dalla testa ai piedi e faticò a sedersi.

Non riuscì a ricordare molto, tranne quella frase, apparteneva ad un uomo con una voce possente. Si sentì stanco e debole, come se non si fosse appena svegliato. Quando si alzò dal letto capì il motivo, indossava dei braccialetti di pietra marina.

Potrebbe essere stato rapito.

Toc toc

Si girò subito verso la porta di legno che lentamente si mosse, il panico lo colpì, dove si era andato a cacciare?...

«Buongiorno!» disse contento lo sconosciuto con fare gioioso, facendo però allontanare distinto il corvino.

Era un uomo, alto, con un pompadour, una divisa da cuoco e la barba. Aveva un vassoio è un piatto pieno di cibo.

«tu devi essere Ace! Io sono Thatch, il comandante della quarta divisione e capo cuoco! Ti appoggio qui la colazione, va bene?» disse appoggiando il vassoio alla scrivania, sempre con un innocente sorriso.

No.

Quel sorriso fu tutto tranne che innocente.

F uguale a tutti gli altri.

Cosa volle?

Disse cose senza senso.

Thatch?

Comandante della quarta divisione?

Vedendo Ace confuso e impaurito l'uomo più grande provò a chiedere «tutto ok?» fece per toccare il giovane, che però si allontanò terrorizzato.

«cosa vuoi? Dove sono?»

«sei sulla neve dei pirati di Barbabianca, non ricordi nulla?» rispose, allontanandosi leggermente, non era sua intenzione spaventare il suo futuro fratellino.

Ace fu troppo sconvolto, sia per il brusco risveglio che per le informazioni che piano piano gli inondarono la mente come un'onda dell'oceano. La testa gli stava andando per andare in corto circuito e gli girava. Il cuoco, notandolo si preoccupò.

«Ace? Fratellino? Vuoi che chiami un medico? Sai, forse hai sbattuto la testa...»

Medico? No tutto ma i medici no.

«N-no..P-per favore. Lasciami solo.» disse semplicemente, sperando di essere ascoltato, anche se non ci avrebbe scommesso, perché avrebbe dovuto?.

«va bene, assicurati di mangiare! Se hai fame vieni a cercarmi e se hai bisogno di qualcosa!» rispose in modo quasi rassicurante ed uscì dalla porta.

One shot pirati di barbabiancaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora