Capitolo 2

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Emma.
Negli ultimi anni, le cose sono cambiate moltissimo; le mie bimbe sono cresciute e adesso hanno sette anni di puro amore.
Io sono cambiata, sono sempre la stessa persona solare e con voglia di divertirsi certo, ma.. dentro di me ho cercato di costruire una fortezza. Fortezza di cui solo pochi hanno via libera!
Mio fratello e Demi si erano lasciati per via di varie incomprensioni.. dopo un anno però, sono tornati insieme più forti e più innamorati di prima.

Qualche mese, più tardi, Demetra fece il test di gravidanza perché il ciclo tardava ad arrivare e.. finalmente una gioia! Aspettava un bambino! Ben era al settimo cielo, l'ultima volta che ci provarono andò male e ad essere sincera persero un po' le speranze.
Quando vide il test positivo scoppiò a piangere, non poteva credere ai suoi occhi. Mi ricordai quando rimasi incinta io, quando Fed.. no, non sono qui per parlare di lui! Ma se siete proprio curiose.. beh, posso fare un'eccezione.

Non vedevo Fede da quasi cinque anni, ho cercato di rimuoverlo dalla mia vita, dal mio cuore ma.. con scarso successo purtroppo. Io non so cos'abbia di così tanto speciale quel ragazzo, sul serio, è che oltre ad essere il papà delle gemelline è stato molto importante per me. Si riesce a cancellare una persona del tutto? Io non credo proprio. Per quanto possa odiare Federico, lui, nel profondo del mio cuore, vale ancora qualcosa. Qualcosa che con il tempo, ho capito non vale più la pena lottare.
Arianna ed Elly, non conoscevano Federico.. erano consapevoli però che il papà viaggiava molto per lavoro e non aveva mai tempo di tornare a casa. Forse ho sbagliato a mentire ma.. cosa potevo farci? Due bambine che piangono giorno e notte perché altri hanno il papà e loro no, potete solo immaginare il dolore? Non sapevo cosa fare, andai nel panico!

Parlai con mio fratello della situazione e convinse Fede, a mandare regali. Lui accettò all'istante, inviandomi la prima volta, due castelli delle principesse più i soldi del mantenimento che io tengo a precisare, non volevo.
Andammo avanti così per mesi, fino a quando, un giorno mi arrivò una chiamata da un numero che non avevo segnato in rubrica; era lui che voleva parlare con le bambine. Mi disse che aveva spiegato a mio fratello, voleva poterle sentire almeno due volte alla settimana per telefono. Accettai non potendo fare altro, dovevo pensare alle felicità delle piccoline piuttosto che essere egoista.
Era così fino a ieri sera.
Non mi aspettavo di rivederlo dopo tutti questi anni, non è cambiato affatto. È rimasto il solito ragazzo di prima, quello che mi fece letteralmente perdere la testa.
Adesso non so come comportarmi, proprio per questo ne sto discutendo con la mia cognatina del cuore.

-penso che dovresti dargli l'opportunità di conoscerle-

Sospiro. -si ma.. devo stabilire delle regole?-

Fa spallucce. -non credo tu voglia mettere un avvocato, giusto?-

Scuoto la testa. -non ho voglia di queste cose, Dem. Diventerebbe tutto più complicato-

-allora ti sei data la risposta da sola. Parla con lui, deciderete insieme cos'è meglio per le vostre bambine-

Annuisco. -forse hai ragione-

-ho sempre ragione, Emmina-

che modesta!

Ridacchio e afferro il cellulare dal tavolino del bar. -come faccio a chiamarlo? Non ho più il suo numero-

-aspetta, ti invio il contatto su whatsapp-

Da Demi:
Federico
_______

-bene- mi gratto la nuca nervosa. -invio un semplice messaggio-

Clicco sul contatto e digito ciò che devo scrivere per poi inviarlo.

A Fede:
Ciao, Federico sono Emma.
Mi ha dato il tuo numero Demetra,
dobbiamo parlare di una questione
che riguarda le bambine. Dimmi quando
sei disponibile.

-fatto- poso il cellulare dov'era e sospiro. -non ci ho capito nulla, ieri Dem- ammetto a mia cognata. -è stato così strano..-

-prima o poi tutto si supera- abbozza un leggero sorriso. -è pur sempre il papà delle piccole, non dev'esserci tra voi due quest'amarezza perché potrebbe riversarsi sulle bambine-

Annuisco. -già-

-a che ora devi essere a lavoro?- domanda guardando l'ora sul cellulare.

-perché, che ore sono?- guardo impanicata il cellulare. -cavolo! Sto facendo tardi!- mi alzo e in fretta e furia dopo aver discusso con Demi su chi avrebbe dovuto pagare, mi dirigo in macchina.

-Lollo, sto arrivando. Cinque minuti e sono da te giuro- invio un messaggio vocale e infilo il telefono nella borsa al mio fianco.

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Finito di lavorare, vado a casa di mio fratello per recuperare le bimbe che sono rimaste da lui nel frattempo che io ero occupata.
Mentre sto guidando, una notifica ruba la mia attenzione.

Da Fede:
Ciao, Emma.
Sono disponibile anche questa sera
se per te va bene dimmi dove incontrarci.

Prendo un profondo respiro e dirigo la risposta.

A Fede:
Ci incontriamo alle 19:45 al bar
fuori casa tua, ricordi quale?

La sua risposta non tarda ad arrivare.

Da Fede:
Certo! A tra poco.

Devo chiamare Ben per avvertirlo.
Dopo un paio di squilli risponde.

-sorellina, dimmi tutto-

-Ben, potresti temerti le bimbe ancora un po'? Devo vedere Federico per discutere della situazione-

-certo, non ci sono problemi-

-grazie, sei il migliore-

Lo saluto e aggancio.
Sono quasi arrivata a destinazione, mancano cinque minuti all'ora stabilita ma a quanto pare sia io, sia Fede siamo in anticipo.
Parcheggio l'auto, infilo le chiavi in borsa e lo raggiungo.

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