Capitolo 7

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Emma.
-ehm.. vado di sopra a svegliarle torno subito- dico spostando lo sguardo dai suoi occhi cristallini.

Di fretta e furia salgo e scale e appoggio la schiena alla porta della cameretta.
Prendo un profondo respiro e deglutisco a vuoto.

Avrei voluto avvinghiarmi a lui, il mio cuore pulsava forte nel petto e avvertivo una sensazione strana al basso ventre.
Era qualcosa che non provavo da un bel po' di tempo e per un istante, mi sono sentita di nuovo viva.
Qualcosa si sta riaccendendo in me, un fuoco, una passione che ormai avevo perso.
Federico non porta niente di buono, forse è per questo che le sensazioni che ho provato in quel momento di sguardi fugaci mi hanno risvegliata dallo stato di trance in cui mi ero sommersa soltanto ammirando i suoi occhi azzurri.

Cerco di cancellare le sue iridi dalla mia mente ed entro in camera delle due dormiglione.
Inizio a scuoterle leggermente e accarezzo con il palmo della mano i capelli di ognuna.

-ehi, piccoline. Svegliatevi, c'è papà di sotto sapete?-

Loro mugugnano, segno che stanno per svegliarsi.
Entrambe saltano giù dal letto e con le manine si stropicciano gli occhi.

-dov'è papi?- chiede Arianna ancora mezza assonnata.

-di sotto- rispondo abbozzando un sorrisetto. -resterete un po' di giorni con lui, come vi ho accennato già ieri. Mamma ha preparato tutto okay? Ho anche messo i vostri peluche preferiti nella borsa-

Mi alzo dal materasso e sistemo i capelli prima ad una poi all'altra.
Dopo averle fatto indossare qualcosa di più comodo, afferro la borsa dal puff rosa e scendiamo di sotto dove trovo Fede, sul divano intento a fissare il vuoto.

-papà!- gridano in coro.

Lui sobbalza per lo spavento. Era i trance, chissà a cosa pensava..

-piccoline mie!- afferma abbracciandole. -quanto siete belle oggi- aggiunge ammirandole come due diamanti.

-c'è tutto- indico la borsa. -all'interno troverai anche lo sciroppo che prende Elly, è un multi vitamine. Ci sono i peluche se noti nella tasca più grande, sono quelli che usano per dormire con loro e se guardi bene nella tasca piccola c'è..-

Lui mi interrompe. -Emma, calmati- ridacchia. -va tutto bene, tranquilla-

-è solo che.. beh, è la prima volta che saremo lontane capisci?-

-lontane?- alza un sopracciglio. -definisci lontano casa mia?-

-cosa ridi!- incrocio le braccia sotto il seno. -okay, okay. Hai ragione, non guardarmi così- sbuffo subito dopo. -venite qui, date un grande abbraccio alla vostra mamma-

Le gemelline mi raggiungono ed io cerco di abbassarmi per arrivare alla loro altezza. Le stringo forte a me e accarezzo ad entrambe la testa. -fate le brave con nonna e papà, ci siamo intesi? Non vorrei ricevere una chiamata spiacevole..-

-no, mamma. Non preoccuparti- Elly annuisce pimpante mentre sua sorella ridacchia.

-ma qualche scherzetto possiamo farlo, vero?-

Sorrido. Lo sapevo, Ari è davvero una birbantella!

-qualcuno a papà si- sussurro al suo orecchio per poi portare lo sguardo su quello del biondino. -forza, andate- aggiungo rialzandomi. -Fede, posso solo.. ecco, chiederti una cosa?- mi gratto la nuca leggermente in imbarazzo.

Lui annuisce e continuo. -Elly fa un po' fatica ad addormentarsi ed è sonnambula. Capita a volte, che durante la notte si alza e comincia a parlare, indicare, o addirittura vagare per la stanza. Non spaventarti, è del tutto normale. Devi parlarle, invogliarla a riaddormentarsi ma senza mai toccarla- spiega gesticolando.

La sua espressione trasuda ansia. -dico davvero non devi spaventarti. Se non riesci chiamami, o chiama Morena lei saprà come aiutarti-

-va bene- risponde semplicemente. -grazie-

Mordo l'interno della guancia e mi avvicino alla porta principale.
-ci vediamo domenica sera, allora?-

-si. Ti volevo ringraziare ancora per quest'opportunità Emma. Te ne sono immensamente grato-

Mi schiarisco la voce dopo essermi ripersa nei suoi occhi.
-l'importante è che le bambine siano felici- rispondo cercando di trattenere le lacrime.

Abbraccio le dolci birbantelle e chiudo la porta alle mie spalle quando sono usciti di casa.
Prendo un profondo respiro e mi accomodo sul sofà in soggiorno. Erano così contente, non vedevano l'ora di passare del tempo con Federico.

Ancora non riesco a credere che dopo tutto questo tempo, finalmente, lui abbia iniziato a prendersi le sue responsabilità.
Certo, è un po' tardi per farlo ma.. infondo, Fede è il loro papà ed io chi sono per negarglielo? Ha sbagliato, questo è ovvio però, credo fermamente che un pizzico di buon senso gli sia rimasto questa volta.
È pentito? Beh, lo notato.
Si comporterà ancora da immaturo? Questo, purtroppo, non posso saperlo.
Magari stare con le gemelline lo aiuterà a capire cosa si è perso durante gli anni.
O magari, l'ha già capito?
Mi frullano in testa così tante domande che l'emicrania non ha sprecato tempo a farsi viva!

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