Capitolo 3

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Emma.
Posso farcela.

-ciao- sforzo un sorriso, sedendomi.

-ehi..- risponde riponendo il cellulare in tasca.

-cosa prendi?- chiede dopo qualche secondo di silenzio imbarazzante.

-oh.. nulla- scuoto la testa.

-dai, almeno qualcosa da bere- insiste e annuisco. -una limonata fresca?-

-si, va bene- chiama la cameriera che visibilmente ci prova con lui e ordina.

-senti, avrei voluto evitare questo ma.. dobbiamo pensare al bene delle bambine-

Lui mi ascolta senza dire una parola.

-sei stato assente per troppo tempo e sinceramente non meriti quest'opportunità. Però, Ari ed Elly hanno bisogno del loro papà. Ti ho portato questo, è un programma che ho scritto poco fa- gli porgo un foglio e lui mi guarda accigliato.

-dovrei vederle solo due volte alla settimana e non possono stare da me?- alza un sopracciglio.

-Emma, questo non è nulla- si lamenta posando il foglio sul tavolino.

-adesso ti senti in grado di pretendere?- incrocio le braccia sotto il seno e il suo sguardo finisce sulla scollatura.

Sempre il solito! Mi sistemo e continuo. -se non ti sta bene allora cosa proponi?-

-voglio vederle tutti i giorni- risponde brevemente.

-mi dispiace, questo non è affatto possibile, Federico- scuoto la testa. -dovresti apprezzare ma come tuo solito..- sbuffo e appoggio le mani sulle gambe per tenerle ferme. Sto iniziando ad agitarmi.

-cos'hai? Non ti senti bene?- domanda un po' preoccupato.

-sto bene!- sbotto nervosa.

La cameriera di poco fa, porta i nostri ordini lasciando un bigliettino a Fede che in tutta risposta le fa l'occhiolino. Disgustoso!

-Emma non posso vederle soltanto due volte alla settimana- dice mentre sorseggia la sua sprite.

-non mi sembra che finora ti sia lamentato- borbotto.

-va bene, hai ragione. Non sono stato presente, ho fatto delle cavolate ma sto cercando di rimediare!- risponde e si sistema i capelli.

Sono così morbidi.. o meglio, così ricordo.

-hai provato a rimediare tante volte- ribatto e sorseggio la limonata.

-qui non si parla di noi..- sussurra quasi come se non volesse farsi sentire.

-non ho detto questo- faccio spallucce.
-facciamo così- dico dopo qualche istante. -le verrai a prenderle il venerdì, dormiranno da te e me le riporterai la domenica sera-

Lui ci pensa su. -mi sembra che vada bene-

-non ho altro da offrirti- mi mordo l'interno della guancia.

-non posso darti torto. Infondo sei stata fin troppo gentile e comprensiva con me- sospira.

-non sono niente di tutto ciò. Lo faccio per le piccole e basta- mi alzo e afferro la borsa.

-vai già via?- noto un pizzico di delusione nei suoi occhi cristallini.

-Si, non vedo perché debba ancora rimanere. Grazie per la limonata, ci vediamo venerdì a casa mia. Ti mando la pozione su whatsapp-

Lui annuisce e mi saluta.

Dopo essere entrata in macchina, tiro la testa indietro appoggiandola sul cuscinetto e sospiro. Inserisco le chiavi e parto.

Una volta arrivata da Ben, scendo dalla macchina e busso al campanello.
Ad aprirmi è Demi, sembra incazzata.

-ehi, che succede?- domando confusa.

-chiedilo a Benjamin!- sbotta sedendosi sul divano.

-no, chiedilo a lei piuttosto!- ribatte mio fratello.

-okay.. potete spiegarmi cosa succede qui? E dove sono i bambini?-

-sono di sopra a giocare- risponde mia cognata.

-adesso ti spiego, praticamente tuo fratello ha scelto i fiori per il matrimonio. Quelli che a me non piacciono! Come posso stare con una persona che non conosce i miei gusti?- guarda male Ben e incrocia le braccia al petto.

Lui intanto la sta imitando. -Benjamin!- sbuffa Demi esausta.

-siete due bambini- ridacchio. -e tu perché hai scelto quei fiori se sai che a lei non piacciono?-

-credevo le piacessero..- borbotta.

In tutta risposta, mia cognata gli lancia un cuscino in sul viso. -è guerra questa!- Ben inizia a farle il solletico.

Li guardo ridere e scherzare e non posso fare a meno di pensare che vorrei anch'io un rapporto come il loro in futuro.

Dopo Federico, ho frequentato solo una persona ma per pochi mesi perché non mi sentivo affatto pronta nonostante, ammetto che la sua compagnia era confortevole. Chissà se lui al contrario, è stato con qualche ragazza..
Scaccio via questo pensiero e ritorno in me.

-vado a recuperare le pesti- avverto i due che stanno ancora facendo la tipica lotta con i cuscini. -Ari, Elly dobbiamo andare a casa-

-di già, mamma?- rispondono entrambe in coro.

Annuisco. -avete finito la scuola, possiamo venire tutte le volte che vi va e anche Jeremy potrà venire a stare da noi. Ti andrebbe, piccolino?- mi avvicino a mio nipote, prendendolo in braccio.

-si!- risponde pimpante battendo le manine. Jeremy ha cinque anni, ed è un bambino davvero dolce e coccoloso.

Lo rimetto con i piedi a terra e do una sistemata veloce alle piccoline.

-forza, salutate- sorrido quando vedo che abbracciano mio fratello e Demi con tanto affetto. Sono molto affezionate a quei due.

-aspetta, Emma- Benji mi guarda con occhi confusi. -cos'è successo con Fede?-

-niente di entusiasmante. Vedrà le piccole, tutto qui-

-gliel'hai concesso?- alza un sopracciglio. -credevo non volessi-

-era così infatti- sospiro. -ma per quanto io non voglia, le piccole hanno bisogno del loro papà-
rispondo guardando le bimbe che si sono aggrappate letteralmente a Demetra. -andiamo?- ridacchio vedendo la scena divertente. -ci vediamo domani!- affermo prima di chiudere la porta alle mie spalle.

Dopo una decina di minuti, sono arrivata finalmente arrivata a casa
Appoggio la borsa sul divano e mi dirigo di sopra per fare doccia e shampoo alle bambine.

-mamma, quando rivediamo papà?-
La domanda mi coglie alla sprovvista. -ehm.. venerdì, perché amore?-

-così- Ari fa spallucce.
Annuisco e avvolgo alle due un'asciugamano intorno al corpo.

Le asciugo per bene, per poi passare ai capelli.
-avete mangiato da zio Benji?- chiedo mentre
infilo il pigiamino delle principesse ad Elly.

Loro annuiscono. -bene. Cosa volete fare adesso?-

-mamma io voglio dormire sono stanca- Arianna si stropiccia gli occhi.

-anche io!- aggiunge Elly.
-va bene. Allora andiamo a letto! Vi leggo una fiaba?-

Sorrido quando si sistemano sotto le lenzuola.
Mi accomodo accanto a loro e inizio a leggere la storia di Pinocchio.
Dopo pochi minuti, entrambe si addormentano abbracciate ai peluche.
Sono di una dolcezza unica, le amo con tutto il mio cuore.

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