Nonostante la stanchezza ieri sera ho faticato a prendere sonno e l'unica cosa che volevo fare questa mattina era dormire. Invece mi svegliai in tarda notte. Erano circa le 4 di notte e dopo svariati minuti con gli occhi chiusi per cercare di riprendere sonno,sentì qualcuno dire:
<Non credo di aver scopato con te questa notte, quindi perché sei nel mio letto?> A parlare fu una voce maschile bassa e roca, ma all' inizio non ci diedi peso. Pensavo di star ancora sognando. Alcuni secondi dopo però mi investì la consapevolezza di essere nella mia nuova stanza con il mio nuovo coinquilino Carlos. Solo che quella non era al voce di Carlos.Mi alzai di scatto e andai a sbattere la testa contro qualcosa di duro,<Cazzo, che male!>sentì pronunciare. Aprì immediatamente gli occhi e trovai quello che doveva essere il mio secondo coinquilino con la mano a mezz'aria che si stava tenendo il naso,<Non l'ho fatto di proposito, ma te la meritavi!>
<Come prego?> disse. <Si, beh, come ti permetti a dirmi una cosa del genere?!> gli risposi con il mio solito tono arrogante <Si da il caso che quello sia il mio letto ragazzina!> disse lui con un voce piuttosto arrogante.<Scusami, non lo sapevo,come vedi sono appena arrivata>gli risposi io <E comunque potresti girarti un po' meglio.Sai bello!> < Grazie per il bel complimento, modestamente sapevo già di esserlo>disse con un sorrisetto insolente sul volto,"ma guarda te questo qua" pensai tra me e me.<Ora però vedi di alzarti dal mio letto prima che mi incazzi seriamente,sempre che tu non voglia che ti alzi io> disse con tono pacato.<Come vedi adesso ci sono io>dissi <Adesso non te lo ripeto più: Alzati. Dal. Mio. Fottutissimo. Letto.> disse scandendo bene le parole, non mi diede neanche il tempo di rispondere che mi caricò sulla sua spalla,e poi mi buttò sul mio letto.
Iniziò ad analizzarmi da capo a piedi,ma si soffermò un po' troppo sulla mia scollatura.<Brutto arrogante schifoso che non sei altro!>alzai il braccio per tirargli uno schiaffo ma lui mi precedette e mi blocco il polso <Hai già cambiato idea ragazzina?>mi chiese<Prima mi fai un complimento e poi mi insulti,sei abbastanza contraddittoria sai?><Da amarmi ad odiarmi è un'attimo> disse ridendo <Ma vai a farti fottere>gli dissi e gli mostrai il dito medio.<Ma come siamo gentili signorina!> disse ironicamente <vedi di non farmi arrabbiare,che per adesso sono abbastanza tranquillo> mi disse <Si, certo, si vede proprio>gli risposi<Non è di certo ora per mettersi a litigare!> <Sei tu che ti stai alterando io non sto dicendo niente, perciò calmati>gli dissi. <Ci proverò,però non ti assicuro niente proprio perché sei tu> mi rispose con un sorrisetto insolente sul volto<ahah simpatico>gli risposi ironicamente <La smetti di farmi i complimenti?> <Scusami, è più forte di me>gli dissi mettendo su un sorriso da santarellina. <Ascoltami bene ragazzina...>inizio a dire ma non fece in tempo a completare la frase che sentimmo un materasso cingolare,
ci girammo nella direzione di quel rumore e vedemmo Carlos -seduto sul suo letto- che ci guardava incuriosito.Sicuramente si era svegliato a causa delle nostre urla.<Giuro che non è come sembra>gli dissi prima che potesse saltare a condizioni affrettate mentre il cretino rimase su di me incurante dello sguardo di Carlos su di noi e del mio sguardo imbarazzato -anche se avevo passato quello che avevo passato ero pur sempre una ragazza- appena mi guardò arrossì senza accorgermene e lui sorrise soddisfatto.<Brutto bastardo>sussurrai senza farmi sentire da Carlos, anche in imbarazzo il mio caratterino non spariva mai.All'improvviso si girò verso di lui.
<Che cazzo stai guardando?>gli disse con tono scontroso <Niente, assolutamente,niente> rispose lui ironicamente <Io esco, quando torno per favore fatevi trovare vestiti>continuo Carlos.A quel punto intervenni <Carlos vengo con te, ancora non so neanche come si chiama questo cretino, ma già non lo sopporto più!> A quel punto lo spinsi via da me-anche se lo feci muovere solo di pochi centimetri - e uscì dalla stanza che avrei dovuto condividere con Carlos ed un ragazzo arrogante che avrei preferito veder scomparire.
Quando ormai ero arrivata nel cortile della scuola, sentì qualcuno che mi rincorreva. Mi fermai e sentì che anche il rumore dei passi si era affievolito.<Mi dispiace per prima,non volevo fraintendere ma rimarresti scioccata nel sapere con quanta facilità le ragazze cadono ai suoi piedi>si scusò Carlos <Non ti preoccupare,lo immaginavo>lo rassicurai. Arrivati in giardino mi resi conto che c'era un bel venticello e faceva fresco, beh d'altronde eravamo a settembre,Carlos parve accorsene perché si tolse la giacca e fece per mettermela sulle spalle ma quando alzò il braccio troppo velocemente io mi allontanai di scatto e lui parve molto sorpreso dal mio cambiamento improvviso.<Tutto bene?> mi chiese <Passo metterti la giacca?> <Si scusami io...scusami è solo un mio piccolo problema,tranquillo>gli dissi balbettando.
Rimanemmo un po' a parlare e poi entrammo di nuovo. Nella stanza non c'era più nessuno, eravamo solo noi due <Finalmente se n'è andato>dissi a Carlos e lui annuì,ma forse parlai troppo presto perché il cretino uscì dal bagno e mi si parò davanti con solo un asciugamano in vita <Ti piacerebbe ragazzina>madonna che fastidio questo tipo<Si,mi piacerebbe...e poi smettila di chiamarmi ragazzina!>gli dissi infastidita <Allora,per prima cosa non saprei come chiamarti>mi rispose <E seconda cosa è proprio perché ti infastidisce che ti chiamo così>disse sorridendo <Emily ti prego non dargli retta> disse Carlos esasperato<Ahh ecco svelato il nome della ragazzina> disse ridendo <Lucas smettila!> <Ahh ecco svelato il nome del cretino> dissi io copiandolo <Ragazzi vi prego basta,sveglierete tutto il dormitorio!> disse Carlos
<E poi come ha detto lui non è ora di litigare>in fondo aveva ragione: erano quasi le cinque del mattino. <Almeno qui qualcuno ha del buon senso> disse guardandomi consapevole che mi avrebbe dato fastidio<guarda, qui l'unico che non ha buon senso sei tu>gli risposi io di rimando <Ha parlato> disse poi lui<Guarda se pensi di offendermi...> non mi diede neanche il tempo di finire di parlare che disse<Ma no per carità,chi mai offenderebbe una...>ma nemmeno lui fece in tempo a completare la frase perché Carlos si mise ad urlare <Ragazzi!> ci richiamò <Non rompermi il cazzo>disse Lucas ma lui non gli diede ascolto <Va bene, io vado a letto> <buonanotte Carlos> dissi per dispetto <Idiota> disse Lucas ma io non gli diedi ascolto e mi infilai sotto le coperte.
💛SPAZIO AUTRICI💛
Ed ecco qui il 3° capitolo, come promesso in temo in questa settimana. Finalmente i due protagonisti si sono incontrati. E che incontro...
Volevamo farli incontrare in un modo molto più tranquillo, però poi abbiamo pensato perché non iniziare con il botto perciò eccoci qui.
Come sempre speriamo che il capitolo vi sia piaciuto
Un bacio 💋
Al prossimo capitolo 💛
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tutta colpa del destino
ChickLitLa vita è stata dura con Emily ma lei non si è mai abbattuta. Si è trasferita con sua madre, sua sorella e la sua migliore amica a Brooklyn a causa del rapporto con il suo ragazzo e con suo padre. Decisa a conseguire alla laurea in astronomia si isc...