2. je e bukur kur zemërohesh.

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IMPORTANTISSIMO
Ci tenevo a precisare una cosa. La parte dove il nostro amato Damon dice«Tu prova a sfiorarla o a guardarla anche per sbaglio e io ti faccio pentire di essere nato ,ti uccido con le mie stesse mani e fidati che sarà la morte più dolorosa e lenta che  esista. Hai capito ?» si trova nel prologo . Lo dico perché vi vedo a voi che avete saltato il prologo. Vergognatevi. A parte gli scherzi lo dico perché molte persone hanno iniziato la storia grazie un video che è andato "virale" su TikTok dove appunto Damon diceva questa cosa e non vorrei che si aspettassero una  scena che è già avvenuta.
Detto ciò buona lettura🤍.

Volevo dirvi che ho creato una una playlist su Spotify che si chiama Light in the darkness🤍 vi consiglio di ascoltarla mentre leggete il capitolo.

Pov:Crystal

Arrivo a casa di Soleil un villa a due piani, parcheggi la moto e busso alla porta,ad aprirla è proprio Soleil con un espressione di terrore in faccia.

«Cosa è successo?.»domando impaurita.

«Entra e ti spiego.»si sposta di lato per permettermi di entrare .

Entro dentro mentre lei chiude la porta,mi giro verso di lei .

«Ora mi devi spiegare cosa è successo.»dico terrorizzata da quello che potrebbe raccontarmi .

E se sta male ?

E se qualcuno le avesse fatto del male ?

«Crystal...»

«Sol,mi vuoi per caso far prendere un infarto? Parla.»

«Aaron...» deglutisce mentre abbassa lo sguardo a tetra .

«Aaron cosa? Sta bene ?.»domando con il fiato sospeso.

«Gli hanno sparato.»dice tutto d'un fiato.

Sento la terra sotto i miei piedi sgretolarsi. Lui è tutto il mio mondo non possono avergli sparlato. Non possono avergli sparato.

Il respiro accelera.

No,non può essere vero.

Sento gli occhi inumidirsi ma non permetto alle lacrime di uscire.Non è il momento di pensare a me.Non è il momento di essere egoista.

È tutta colpa mia ,se fossi rimasta con lui non sarebbe successo o almeno avrei cercato di aiutarlo.

«C-cosa?.»dico balbettando.

No,non può essere vero.Non può.

Torna con lo sguardo su di me e vedo delle lacrime sulle sue guance.

«Gli hanno sparato però lo abbiamo portato subito all'ospedale.I dottori hanno detto che è grave ma non troppo perché grazie a dio la pallottola non ha colpito nessun organo virale.» dice con la voce tremolante.

«Voglio vederlo.»

Lei annuisce.«Si,ora andiamo , io sono tornata a casa solo per cambiarmi, non mi va di stare con la divisa,vuoi dei vestiti anche tu?.»dice con un tono di voce spezzato.

Non pensavo reagisse così, cioè si sono amici ma non parlano più di tanto.

Annuisco, perché se provo a parlare scoppio a piangere, e questo non deve accadere.

Light in the darkness Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora