1.He who does not die sees himself again

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POV:Crystal

Suona la sveglia ,allungo la mano verso il comodino e lo tasto ,trovo la sveglia e la spengo ,mi alzo dal letto e mi dirigo nel bagno privato che ho in camera, mi guardo allo specchio e per poco non mi prende un infarto, ho i capelli elettrizzati e due occhiaie giganti.

Non ho dormito molto bene questa notte, non so perché ma avevo un brutto presentimento.

«Cazzo.»sussurro  spaventata dalla visione di me stessa allo specchio.

Entro nel box doccia e inizio a lavarmi una volta finito di lavarmi esco da box doccia e indosso l'accappatoio ,mi dirigo verso la cabina armadio e prendo la divisa scolastica composta da gonna blu appena sopra la ginocchia ,la camicia con lo stemma della scuola, e in fine la giacca anche questa con lo stemma della scuola.

Purtroppo nella scuola di merda dove vado è obbligatoria la divisa, e se non la metti è meglio che te ne stai a casa, perché può sembrare una cosa stupida ma ci tengo moltissimo alla divisa e se non la metti rischi punizioni serie.

Mi dirigo nel piano terra per andare a fare colazione ma mentre passo per il corridoio per raggiungere le scale per scendere al piano terra sento la sveglia di Aaron che suona ancora,quindi decido di andare a vedere se si è svegliato.

Quando apro la porta lo vedo dormire beatamente come se non ci fosse una sveglia che gli sta trapanando le orecchie, anche se a vederlo bene sembra che per lui le sveglia si più una specie di ninna nanna.

Io l'ho sempre detto che si deve far visitare le orecchie perché è impossibile che non senta la sveglia.

«Aaron svegliati.»dico scuotendolo.

«Perché ?.»chiede con la voce impastata dal sonno.

Non ci posso credere.

Aaron si è seriamente dimenticato che oggi è il primo giorno di scuola?.

Non cambierà mai.

«Come perché? Oggi è il primo giorno di scuola.»rispondo ovvia.

«Ah.»dice semplicemente prima di richiudere gli occhi.

Diciamo che Aaron non è mai stato interessato alla scuola anzi sembra quasi allergico allo studio.

«Ah? Cos'è hai deciso di farti bocciare anche questo anno?.»domando innervosita dalla sua superficialità.

«Non sarebbe una cattiva idea .»dice ironicamente ma mi fa solo innervosire di più .

«Muoviti,hai esattamente.»vedo l'ora dal telefono che segna le ore 7:35.«25 minuti per lavarti vestirti e fare colazione.»dico prima di uscire dalla camera .

Scendo le scale e mentre mi dirigo in cucina, mi imbatto in Jordan non che mio padre intento a fare un chiamata che dal espressione mi pare di capire molto importante.

Strano che sia venuto qui ,so che è casa sua però non c'è mai e quelle poche volte che c'è e solo per affari,si può dire che io e Aaron viviamo da soli.

«Cosa ci fai qui?.»domando stranita dal fatto che sei venuto qui .

«Come cosa ci faccio qui ? Sono qui per passare il tempo con i miei adorati figli.»dice dopo aver spento la telefonata .

Lui è alto, ha gli occhi verde chiaro come i miei e quelli di Aaron ,ha i capelli neri e un fisico palestrato,

«Certo e io sono una maga.»dico prendendolo in giro ,è ovvio che sia venuto qua solo per affari lo si capisce da come è vestito .

Light in the darkness Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora