Why those kind of things always happens to me?

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Alice

"Brutta sgualdrina! Come hai osato sedurre il mio oppa?" urlò una voce femminile alle mie spalle. Mi girai e la mia guancia fu colpita dalla mano di una ragazza sconosciuta, che successivamente iniziò a strattonarmi con violenza e tirarmi i capelli. La guardai per un attimo confusa, non capendo quello che stava succedendo. Iniziò a prendermi a parole, io le davo della pazza e lei mi dava della puttana poi, non riuscendo a liberarmi dalla sua presa, contrattaccai prendendola a mia volta per i capelli e spingendola a terra. Dovettero intervenire un buttafuori del locale e Namjoon per separarci, perché ormai ero a cavalcioni su di lei intenta a colpirle il viso mentre lei si dimenava sotto di me con i miei capelli ancora tra le mani. Namjoon mi prese di peso e mi tirò indietro, mentre l'altro uomo soccorse la ragazza infuriata. Intorno a noi si era formata una folla disposta a cerchio, con noi al centro. "Vieni Alice, andiamo via prima di finire nei casini!" mi disse il mio amico in un orecchio, mentre io continuavo a guardare male la pazza che avevo di fronte. Perché mi aveva attaccata? Avevo sedotto chi? Un secondo uomo, grande e grosso, probabilmente un altro buttafuori, facendosi spazio tra la folla, fece capolino da dietro di lei e annunciò che aveva chiamato la polizia. Namjoon sgranò gli occhi. "Quale polizia? Non serve, è solo una stupida rissa tra ragazze!" "La ragazza qui seduta si è fatta male, sta sanguinando, non vedi? Questa è violenza!" Lui mi guardò scuotendomi un braccio, con sguardo preoccupato. "Alice, andiamo via di qui!" Dovette scuotermi ancora qualche volta prima di riuscire a risvegliarmi dal mio stato di trance in cui continuavo a fissare in modo truce la mia "vittima". "Va... va bene... Andiamo." Namjoon mi prese per le spalle e cercò di farmi passare in mezzo alla gente, alcuni ridevano eccitati dalla lotta, altri guardavano spaventati. "Dove pensate di andare? Tu puoi andartene pure, ma la ragazza resta qui!" disse l'uomo di prima. Namjoon mi strinse a sé con fare protettivo, sussurrandomi che sarebbe andato tutto bene. "Torno subito." mi disse mostrandomi il cellulare, voleva avvertire i ragazzi probabilmente. Mi lasciò tra le mani dei buttafuori che portarono me e l'altra ragazza in una stanza vuota, in attesa della polizia. Sbuffai annoiata e incrociai le braccia. Non avevo neppure cominciato io, dannato Namjoon che mi aveva convinta ad accompagnarlo lì.

Namjoon

Uscii fuori dal locale molto nervoso e subito composi il numero di uno dei ragazzi. "Pronto Namjoon? Tutto bene?" "No Jungkook non va tutto bene! Alice è finita in una rissa con una ragazza e ora quelli hanno chiamato la polizia, se non troviamo una soluzione verrà arrestata per violenza visto che la pazza è rimasta ferita..." Si sentì un "oh cazzo..." di Jungkook dall'altra parte del telefono. "Arrivo subito... Troveremo un modo... Cazzo!" e attaccò di colpo. Mi innervosii ancora di più.

Jungkook

"Cazzo... cazzo!" Attaccato il telefono iniziai a camminare avanti e indietro per la stanza pensando a cosa fare, con lo sguardo interrogatorio degli altri addosso. "È successo qualcosa Kook?" Guardai Jimin con un espressione preoccupata. "È successo un casino! Alice ha picchiato una e ora hanno chiamato la polizia perché le ha fatto male!" Jimin rise di gusto. "Lo sapevo che quella ragazza ne avrebbe combinata una delle sue anche sta volta. Ha un caratteraccio. Come diavolo è venuto in mente a Namjoon di portarla con sé." disse. "Non c'è niente da ridere! Devo... dobbiamo trovare una soluzione." dissi in preda al panico. "Vestiti da poliziotto e fai finta di portarla in centrale, no? Li abbiamo i vestiti." Era stato Jin a parlare, arrivando dalla stanza accanto con un tazza di thè tra le mani. Ci pensai un attimo su. "Cazzo hyung, sei un genio!" urlai correndo in camera. "Ma... io stavo scherzando! Non avrai intenzione di farlo davvero?" "Certo che sì!" Annuii. "È l'unico modo!" "Ma Jungkook... Capiranno che non sei un vero poliziotto, la gente non è scema..." "Potrebbe, ma... Andrà bene, lo so." dissi con fare convinto. Ormai ero pronto. Uscii sbattendo la porta e misi in moto la macchina. Avrei salvato noona da quella pessima situazione.

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