Jin
Quando arrivammo a casa, trovammo Jimin seduto da solo al tavolo della cucina, intento a bere un thé. "Come sta?" Jimin scosse la testa. "È davvero arrabbiato hyung." disse, per poi portarsi la tazza alle labbra. Sospirai. "Sta dormendo?" chiesi. Lui annuì. "L'ho lasciato che dormiva, quindi se non si è svegliato..." Aprii piano la porta trovandolo rannicchiato nel letto, addormentato. Mi fece tenerezza vederlo così. Entrai e gli sistemai le coperte, poi uscii dalla stanza.
Yoongi
Entrammo in casa accompagnati dai forti schiamazzi di Tae e Hoseok che facevano battutine su me e Alice e subito Jin li rimproverò dicendo che avrebbero svegliato Jungkook, che finalmente riusciva a dormire. L'espressione di Ali si fece triste, probabilmente pensando al fatto che lui non fosse riuscito a dormire per giorni a causa sua. Le presi la mano e gliela strinsi, lei mi sorrise debolmente, poi me la lasciò per andare in camera sua. Mi faceva stare male vederla così. La seguii e la fermai per un polso prima che si chiudesse in stanza, poi la tirai a me, abbracciandola. Lei appoggiò la testa al mio petto e iniziai ad accarezzarle i capelli. "Stai bene?" Lei alzò il viso e annuì. "Sì, sta tranquillo." Mi sorrise e io senza pensarci troppo la baciai. Lei non si allontanò, anzi ricambiò. Quando le nostre labbra si separarono le accarezzai la guancia e lei chiuse gli occhi a quel tocco. Mi morsi il labbro inferiore. "La amo così tanto... devo fare qualcosa..." pensai. "Ali... posso entrare in camera?" chiesi. Lei mi guardò confusa. "Non voglio fare nulla di... hai capito. Devo parlarti di una cosa." Mi passai una mano dietro la testa, imbarazzato. "Sì, entra pure." Mi sorrise e io ricambiai, poi tenendomi per mano aprì la porta e mi portò in camera.
Alice
Presi Yoongi per mano e lo portai in camera, poi lo feci sedere sul letto. "Vado un attimo in bagno a cambiarmi, torno subito" dissi, sorridendogli. Lui annuì. Mi misi una felpa, tirai su i capelli in uno chignon disordinato e mi struccai, poi tornai nell'altra stanza. Lui rimase a guardarmi per alcuni secondi. "Che c'è? Lo so che sono molto meglio truccata... me lo dici sempre" Risi, pensando a tutte le volte che avevamo litigato per quello. "In realtà sei bellissima anche così, solo che mi diverto a farti arrabbiare." Mi girai verso di lui di colpo. "Cosa stai dicendo?" dissi ridendo, un po' imbarazzata. Lui sorrise poi tornò serio. "Penso che parlerò con Jungkook domani..." disse. Tornai seria anche io e mi sedetti a gambe incrociate sul letto, di fianco a lui. "Perché?" "Perché deve crescere. Deve smettere di fare il bambino e di comportarsi da vittima. Io non sopporto più di vedere stare male anche te a causa dei suoi capricci." Abbassai la testa e rimasi in silenzio. Anche io pensavo che Kookie stesse esagerando, ma non ero sicura se parlargli fosse una buona idea. "Probabilmente finirà con voi due che vi prendete a pugni, lo sai?" Alzò le spalle. "Non mi interessa di essere preso a pugni da lui, non voglio più che questa situazione ti faccia stare male." "Gli parlerò io." "No." "Yoongi..." "Ti farà piangere come questa sera e se dovesse succedere un'altra volta io..." Si bloccò. "Ali... voglio solo che tu stia bene." Parlò sussurrando, poi qualcuno bussò alla porta. Andai ad aprire. Jungkook se ne stava serio in piedi sulla soglia. Guardò in camera e vide Yoongi, poi si rivolse a me. "Posso entrare?" Yoongi si alzò e mi affiancò, dicendomi di andare a dormire e uscendo dalla stanza.
Jungkook
"Immagino tu abbia sentito che voglio parlarti." disse Yoongi, guardandomi negli occhi. Io annuii. "Mi ero alzato per venire a scusarmi del mio comportamento con Alice e ho sentito parte della conversazione. Avanti, dimmi quanto sono bambino e dimmi che devo smetterla di fare la vittima." Sorrisi, palesemente infastidito. "Se lo sai già perché vuoi che te lo ripeta? Non dovresti smetterla e basta? Dimenticarla e..." "È facile parlare per te, dal momento che tra voi c'è qualcosa... o mi sbaglio?" Lui rimase in silenzio a guardami, immobile. "Come..." "Ho sentito quei due urlare come stupidi e fare battutine sulla vostra scopata in macchina." "Non siamo arrivati a tanto, Kook." "Oh, va bene, anche se fosse non mi dovrebbe interessare visto che devo dimenticarla..." Non sapevo neanche io quello che stavo dicendo, e lui probabilmente neanche riusciva a seguirmi bene. Avevo gli occhi che bruciavano e mi sentivo male. Sospirai e cercai di concentrarmi. "È la cosa migliore che tu possa fare." mi disse ad un tratto e sentii le mani prudermi. Frenai il mio istinto di tirargli un pugno perché, sì, aveva ragione. Ero stufo di sentirmi arrabbiato ed essere sempre sul punto di piangere. Annuii, arrendendomi. "Posso chiederti solo una cosa? Com'è amare ed essere ricambiati? Perché io davvero non ne ho idea... Pensavo di saperlo ma..." Abbassai la testa. Lui rimase in silenzio, poi mi mise una mano sulla spalla. "Penso... penso che lo scoprirai... non con Alice probabilmente, ma lo scoprirai anche tu. Voglio dire... non è che non troverai mai un'altra ragazza che ti faccia innamorare..." Annuii di nuovo. "E comunque neanche io lo so, non so se ricambia o no." Sorrisi leggermente. "Lei ricambia. Non penso mi avrebbe reso in questo stato sennò. Se non ti ricambia è solo una stronza..." Tirai su col naso, per cacciare indietro le lacrime. "Ti ricordi quando mi hai detto che se la facevo stare male mi avresti ucciso? La stessa cosa vale per te, falla piangere e ti ammazzo. Dico sul serio." Stavo rinunciando a lei definitivamente. Faceva male, ma mi sentii subito più leggero buttando tutto fuori. "Prenditi cura di lei e falla sorridere. Amala più di quanto l'avrei amata io, se è possibile." Lui mi guardava fisso, probabilmente sconvolto. Non doveva essersi aspettato una svolta del genere. "Ricordati che non riesce a dormire quando succede qualcosa per colpa sua e che quindi la devi abbracciare per farla sentire al sicuro e farla addormentare... Ricorda anche che ha paura del vento forte e dei temporali nonostante dica sempre che averne paura è stupido e cerchi di fare la coraggiosa, corri da lei quando ce n'è uno... Ah, ogni tanto fa gli incubi e piange, quindi controlla se sta bene la notte aprendo piano la porta di camera sua se non sei già con lei... Hai capito?" Yoongi annuì. "Promettimi che farai tutto questo al posto mio." "Te lo prometto." disse lui, piano. Sorrisi. "La lascio alle tue cure allora... hyung." Ero stufo di essere in cattivi rapporti anche con lui che era uno dei miei migliori amici. Mi girai e iniziai a camminare mezzo barcollante fino alla mia stanza, asciugandomi gli occhi con le mani. Yoongi rimase lì, fermo immobile, probabilmente incredulo. Il giorno dopo mi sarei scusato con Alice, chiedendole di provare a tornare amici come prima. E forse, a quel punto, mi sarei sentito finalmente libero.
Jimin
Ascoltai tutta la conversazione tra Jungkook e Yoongi. Il mio discorso aveva funzionato. Jin hyung, che era di fianco a me, sorrise. "Penso d'ora in poi pian piano tornerà tutto come prima..." disse. Sospirai. "Speriamo. Non ero sicuro avrebbe funzionato. Ma, hey, dovevo provarci." "È andata bene. Gli è servita per maturare questa situazione." Annuii, poi andai da Yoongi che se ne stava fermo in mezzo al corridoio e gli diedi una pacca sulla spalla. "Yah! Ora dormi anche in piedi?" Gli sorrisi. "Ji... Jimin... Tu non hai idea..." "Oh certo che ce l'ho. Ho sentito tutto." Lui mi guardò poi riprese a respirare normalmente. "Lo hai fatto ragionare tu?" "Yes!" dissi con tono allegro. "Come hai fatto?" Sorrisi malizioso e lui spalancò gli occhi. "Cosa hai fatto Park Jimin?! Tu... e lui...?" "Niente niente, cosa vai a pensare? A me piacciono le ragazze. Jungkook è bello, ma non ha la..." Lui mi interruppe dicendomi di finirla di dire stronzate. Lo guardai ridendo. "Che mente perversa hai hyung!" "È stato il tuo sguardo a farmi pensare male!" Scoppiai a ridere divertito, poi guardai la porta della stanza di Alice. "Hey, dovresti andare da lei..." dissi indicandogliela con un cenno della testa. "Avrà sentito tutto." Lui spalancò gli occhi di nuovo e corse alla porta, bussando e chiamandola. Poco dopo lei aprì e lui la attirò a sé e la baciò. "Che schifosi..." dissi sorridendo, senza pensarlo veramente. "Vi lascio soli, solo non fate porcherie che tra poco Jin viene a portarvi del thé." Alice mi guardò male non appena pronunciai la parola 'porcherie'. "Parli proprio te che ogni volta nei bagni..." Risi dirigendomi in cucina, facendola arrabbiare perché non la ascoltavo. "Yah! Park Jimin!" fu l'ultima cosa che sentii prima che Yoongi la spingesse in camera facendola stare zitta con un altro bacio, probabilmente. "Bravo Jimin, hai fatto proprio un ottimo lavoro" mi dissi e soddisfatto mi diressi in cucina.
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TROUBLE
FanfictionAlice è una ragazza che non ne fa mai una giusta. 22 anni, capelli scuri e occhi azzurri. Arrivata a Seoul va a vivere con 7 ragazzi, suoi amici, ai quali movimenterà la vita. NOTA: Questa è la prima storia che scrivo. Sicuramente uscirà una schife...