Capitolo 13: Cherry lips, crystal skies

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Jasmine's Pov

«Derek dove stiamo andando? Questa non è la strada per andare a casa mia» gli chiedo.

«Lo so, infatti non ti sto portando lì. Stiamo andando a casa mia.»

A casa sua?

Ho capito bene?

«No davvero Derek non ce n'è bisogno, portami a casa» dico, ma lui non sembra darmi ascolto.

«È inutile che cerchi di farmi cambiare idea, adesso tu verrai da me. Non accadrà nulla, tranquilla» dice rivolgendomi un sorriso.

«Con te accade sempre qualcosa, Derek» dico sbuffando.

«Che c'è, hai paura Jasmine?»

«Io? E di cosa dovrei avere paura?»

«Forse di non riuscire a starmi lontano» dice per poi fermarsi d'improvviso.

«Derek perché hai smesso di guidare?»

«Perché siamo arrivati» dice per poi scendere dall'auto.

«Perché mi trovo qui? Ma che mi passa per la mente?» dico tra me e me.

Subito dopo noto Derek aprirmi la portiera.

«Hai intenzione di scendere o devo portarti dentro di peso?» mi chiede mentre mi porge la sua mano.

«In realtà non vorrei scendere, però a quanto pare non ho alcuna scelta» dico per poi afferrare la sua mano e uscire fuori.

«Ben detto ragazza, noto che inizi a fare progressi» dice prendendomi in giro.

«Non sei simpatico, per nulla»

«Eppure le altre mi dicono l'esatto opposto»

Le altre? Ma guarda un po' questo!

«Io non sono le altre, per fortuna. Per me sei soltanto uno scorbutico insopportabile» dico per poi girarmi dall'altra parte.

Meglio se torno a casa.

Sto per fare un passo in avanti, quando la sua mano afferra il mio polso e i nostri petti si scontrano.

«Dove vorresti andare?»

«A casa. Tu perché non ti chiami "le altre"? Di sicuro saprebbero farti più compagnia di me.» dico cercando di mollare la sua presa, ma sembra tutto inutile.

Questo ragazzo ha la forza di un elefante!

«La promessa che ti ho fatto prima te la sei già scordata?» dice avvicinando il suo viso al mio.

«Certo che no, ma ciò non ti da il diritto di dire o fare quello che vuoi»

«Non è che sei gelosa, Jasmine?»

«Che sciocchezza, di chi dovrei mai essere gelosa?» la situazione sta degenerando.

«Beh non so, dimmelo tu»

«Mi dispiace Derek, ma io non sono gelosa proprio di nessuno. Ora hai intenzione di aprire quella dannata porta o vuoi che me ne vada per davvero?»

«D'accordo» dice per poi aprirla e aspettare che io entra.

Non appena mi trovo dentro cerco di capire se ci sia qualcuno al suo interno, ma ovviamente lui mi precede.

«Non c'è nessuno, puoi stare tranquilla»

«Come fai a sapere tutto quello che sto pensando? Questa cosa è preoccupante» dico con le sopracciglia aggrottate.

«Per me sei come un libro aperto Jasmine, non ci vuole tanto a capire cosa tu stia pensando» dice mentre si toglie la giacca.

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