Capitolo 8: Una lista indesiderata

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Jasmine's Pov

Rientro in casa con un sorriso ampio in volto.

«Jasmine?»

«Mamma?» bene, ora inizia il monologo.

«Cos'è questo sorriso figliola?» mi osserva così attentamente che ho paura mi si buchi la pelle d'improvviso.

«Mamma lo sai che quando mi guardi così mi fai paura, smettila»

«Così come? Mi piacerebbe solo sapere chi fosse quel ragazzo venuto fuori casa nostra, di prima mattina, per "parlare" con mia figlia»

«Mamma lui è.. un amico»

Amico?

Derek è davvero mio amico?

«Smettila di mentirmi! Io conosco i miei polli. E quello non era uno sguardo che si scambiano due amici, per niente»

«Invece è così mamma, mettiti l'anima in pace. Ti prego di non parlarne più, soprattutto davanti ai miei fratelli, anche perché loro non lo sopportano un granché»

Nemmeno il tempo di finire il discorso che vedo entrare la gang degli scapestrati.

«Di chi non dovreste parlare più davanti a noi?» chiede Travis con le braccia incrociate e uno sguardo interrogatorio.

«Di che parli?» chiedo con nonchalance.

«Jasmine non fare la finta tonta, cosa non vuoi dirci?» tutti gli occhi sono puntati su di me come dei lampioni in piena notte.

Per fortuna Martha mi affianca e cerca di smorzare la situazione.

La devono fare santa a questa ragazza.

«Ragazzi! Tra meno di venti minuti dovremmo stare fuori scuola, vi muovete? Altrimenti faremo tardi»

«Si esatto, ha ragione Martha. Anche perché alla prima ora abbiamo Brooks e se dovessimo fare tardi si arrabbierebbe di sicuro, quindi meglio andare»

«Va bene sorellina andiamo, ma sappi che questa conversazione è stata solo rimandata» annuisco e, finalmente, ci dirigiamo tutti verso l'auto.

Siamo in auto e nessuno fiata.

Ogni tanto mi arriva qualche occhiataccia da parte di Travis e Logan, ma io fingo di non vederli.

Quei due mi fanno paura.

D'improvviso qualcuno sussurra al mio orecchio, è Elena.

«Che cos'è successo prima?» chiede.

«Ve lo dico dopo» rivolgo uno sguardo a lei e Martha .

«Va bene, ma almeno puoi dirci di chi si parla?» chiede curiosa.

"È meglio dire la verità o inventare una bugia?" penso

Ma alla fine scelgo la verità perché non voglio avere segreti con loro e, soprattutto, perché non sono in grado di mentire.

Poi tra me e Derek non c'è niente, quindi perché non dovrei dirlo?

«È Derek... Derek Grayson» le parole mi fuoriescono in un sussurro così lieve da non capire neanch'io quello che ho appena detto.

Per un attimo ho visto i loro visi sbiancarsi e il loro respiro fermarsi.

Vi capisco ragazze, anch'io non saprei che cosa dire.

«CHE?» urlano all'unisono e io cerco di zittirle con un colpo di spalla.

Ovviamente i miei fratelli si girano guardinghi.

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