Capitolo 17: The night we met

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Travis' Pov

Un paio di giorni dopo...

I giorni passano, passano, passano... e le cose non cambiano.

Tutto si evolve, tutto peggiora, ed io mi sento come  se prima o poi potessi scoppiare.

È da una decina di giorni che non faccio altro che uscire, cercare di svagarmi per non pensare, ma puntualmente faccio tutto il contrario.

Puntualmente la mia mente e il mio cuore tornano sempre da lei, come se fossi un cazzo di disco rotto.

Non so cosa mi abbia fatto, non lo so.

So soltanto che ormai è sempre più impossibile cercare di starle lontano.

È impossibile cercare di dimenticare la sera in cui ci siamo incontrati per la prima volta e tutto quello che c'è stato dopo.

È impossibile sapere di stare a pochi passi da lei, vederla ogni mattina, e non poter avvicinarmi a lei per accarezzarle quei capelli biondi che tanto mi piacciono.

È impossibile vederla ridere insieme ad altre persone senza immaginare che sia io la persona a cui stia sorridendo in quel momento.

E non potete neanche immaginare quanto sia forte la voglia di prendere a pugni chiunque lei rivolga i suoi sorrisi.

Perché i suoi sorrisi sono anche miei, soprattutto miei e nessuno li può guardare al di fuori di me.

Ammetto che qualche volta avrei voluto avvicinarmi a lei, chiederle semplicemente un "Come stai?", ma poi ho pensato... ne vale davvero la pena?

Lei mi ha fatto capire chiaramente di non voler continuare o avere alcun tipo di rapporto con me, e di sicuro io non sarò lo stronzo di turno che la pregherà in ginocchio solo per ricevere attenzioni da parte sua.

Però la cosa che mi fa male più di tutte sapete qual è?

Sapere che per la prima volta dopo tempo stavo iniziando a provare qualcosa di vero.

E poi?

Poi si è disintegrato da un giorno all'altro, lasciandomi con un vuoto al cuore che fa fatica ad andarsene.

A quanto pare l'amore mi odia, d'altronde l'ha sempre fatto, ed io ho sempre odiato lui.

Ma per un attimo, per un solo attimo stava riuscendo ad illudermi, ci stava riuscendo davvero bene.

Infatti quando quest'attimo è finito mi sono trovato di nuovo al punto di partenza.

Vuoto, e adesso anche ubriaco.

«Tutto bene?» chiede il mio amico barista.

«Tutto bene, ma andrebbe meglio se mi portassi un drink.» dico fissando il secondo bicchiere vuoto dinanzi a me.

«Non dovresti bere così tanto, ti può far male.»

Mai quanto mi abbia fatto male lei.

«Non iniziare a rompermi i coglioni con questa storia» dico, mentre lui mi guarda come se non mi riconoscesse più.

Ti capisco amico, neanch'io ci riesco.

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