CAPITOLO 2

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Pov. Eric

☆ミWhere did I go wrong?
I lost a friend Somewhere along in the bitterness And I would have stayed up with you all night
Had I known how to save a life☆ミ
How To Save A Life, The Fray

Se quando è entrata in quella cella sembrava un fantasma ora è del tutto sconvolta.

Barcolla per tutto il corridoio come se non fosse in grado di reggersi in piedi e non appena arriva da me si appoggia al muro per non cadere.

Tuttavia, nonostante l'estremo pallore e la camminata goffa, irradia una bellezza folgorante.

Come glielo dico? Come posso spezzarle di nuovo il cuore in maniera delicata?

<<Kate, ti ha chiamata una certa Melodie più volte e sembrava urgente.>>

Se possibile diventa ancora più bianca e vedo il terrore piombarle addosso come una valanga.

<<Dammi il telefono, è la mia vicina di casa.>>

<<Sì lo so, alla fine ho risposto io.>>

<<Perché diavolo rispondi alle mie chiamate?>>

<<Tua nonna è stata trasportata d'urgenza in ospedale. Pensano che abbia avuto un infarto, adesso è in terapia intensiva.>>

Le ginocchia le cedono, dandomi a malapena il tempo di buttarmi sotto di lei per sostenerla dalla caduta.

È molto più leggera rispetto all'ultima volta che l'ho tenuta tra le braccia ed è evidente che continua ad avere problemi con il cibo.

<<Non toccarmi, toglimi le mani di dosso!>>

La conduco verso una panchina e appena si accomoda la lascio andare.

Tremava come una foglia al mio tocco, quasi come se le stessi facendo l'elettroshock.

Non so se sia il mio contatto fisico che non sopporta o il contatto fisico in generale, ma questa è l'ennesima cosa in lei che è cambiata.

Kate amava le coccole, amava essere baciata, amava essere accarezzata e spesso, per calmarsi, si poggiava sulla mia spalla. Ora, invece, sembra ripudiare l'idea di avermi accanto a sè.

I luminosi occhi azzurri ora sono intrisi di tristezza e dolore, facendola sembrare quasi un fantasma.

Ho sognato più di una volta la sua morte, il suo funerale. E l'immagine del suo corpo angelico che giace in una fredda bara bianca non smetterà mai di tormentarmi.

Un'altro aspetto ricorrente del sogno è che lei mi guardi, nonostante abbia ormai perso la vita e i suoi occhi sono identici a quelli con cui mi fissa ora.

Sta cercando con tutta se stessa di non dare a vedere che sta avendo un attacco di panico.

Tiene lo sguardo fisso sul pavimento e il movimento irregolare del petto dà l'idea che stia soffocando.

<<Kate...>>

<<Sta' zitto. Non è il momento, stai zitto. Non so neanche perché tu sia qui, perché ti ostini a intrufolarti nella mia vita nonostante ti abbia ripetuto almeno un centinaio di volte che non voglio più vederti? Ogni volta che sono con te qualcosa va storto, quindi ti prego vai vita e lasciami respirare!>>

La rabbia con cui mi vomita addosso queste parole mi lacera dall'interno.

Sa che mi fa male e al momento si sente bene nel vedermi soffire, proprio come ha fatto lei a causa mia.

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