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Chanel

Una volta parcheggiata la macchina in garage mi diressi verso l'entrata di casa mia, per poi dirigermi verso lo studio di mio padre.

A passi svelti salii al terzo piano e non appena vidi la grande porta che conduceva allo studio bussai.

«Puoi entrare.» disse una voce maschile proveniente dallo studio.

Entrai e senza nemmeno guardarmi intorno mi sedetti su una delle due poltrone presenti, che stavano davanti una grande scrivania in legno nero. Le poltrone erano grandi, comode e di pelle nera. Mio padre se ne stava seduto sulla sua poltrona, dietro la scrivania, e stava scrivendo su dei fogli di carta, molto probabilmente dei "documenti importanti".

«Allora Chanel, penso che già sai perché sei venuta qui ora.» iniziò mio padre con tono calmo, finendo di scrivere sui fogli.

«Seh...fammi indovinare, nuova vittima?» sbuffai divertita.

«Volevo dirti quello ma...oggi farai qualcosa di molto diverso, e anche se non ti ho mai preparato per questa cosa sono sicuro che sarai molto brava a svolgere il tuo compito come si deve.»

Inarcai un sopracciglio, confusa.

Nessuna vittima?

«Cosa vuoi farmi fare?»

«Ebbene voglio dare un po' di fastidio ad un mio collega che non mi ha ripagato alcuni debiti...»

«Non lo vorresti semplicemente uccidere come fai di solito?»

«Oggi no...» sorrise maliziosamente.

«Allora di cosa si tratta?»

«Voglio farti rapire i suoi due figli, sono due bambini, un maschio e una femmina... la bambina ha cinque anni, suo fratello ne ha sette invece.»

Spalancai gli occhi. Uccidere era diventata una stupidaggine per me. Si era sempre trattato di persone con più di cinquant'anni che sapevano quale sarebbe stata la loro fine. Ma rapire dei bambini? Anche no, per l'amor del cielo.

«No.» dissi decisa.

«...No...?» aggrotto' le sopracciglia confuso.

«Sono solo dei bambini, cazzo...»

«Voglio solo che tu li rapisca, non ti ho chiesto di ucciderli.»

«Ah sì, perché così potrai farlo tu? Scordatelo.» sbuffai.

Sospirò scocciato e mi guardò arrabbiato.

«Non ti ho chiesto di uccidere il loro padre perché ha solo ventisette anni.»

«Eh grazie al cazzo, secondo te perché non riesce a pagarti tutti i debiti? Se è così giovane è ovvio che ci vorrà molto più tempo per poterglieli far pagare...!»

«Non ucciderò i suoi due figli, Chanel. Voglio solo fargli capire che il tempo scorre molto velocemente...»

Abbassai lo sguardo.

Volevo veramente rapire dei piccoli bambini? Certo che no. Ma lo farò? Certo che sì.

Sollevai lo sguardo e squadrai mio padre con gli occhi assottigliati.

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