Rimediare

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Quando il mattino dopo Vaggie arriva in cucina per cercare qualcosa con cui fare colazione rimane completamente senza parole.
"Hai fatto tutto tu?" Chiede felicemente sorpresa.
Davanti ai suoi occhi c'è un'intera tavola piena di cibo, bevande e fiori per abbellire il tutto. Angel indossa un adorabile grembiule e canticchia mentre sforna l'ultima torta.
"Vaggie, andresti a chiamare tutti gli altri per favore?"
"Penso che stiano scendendo in questo moment-"
"Angel tu hai...hai fatto tutto questo per...per noi? Mi viene quasi da piangere!" Charlie corre ad abbracciare Angel mentre Husk, Cherrie Bomb, Nifty e Lucifero si siedono intorno al tavolo.
"Sì...ecco...ragazzi io vorrei scusarmi per il mio comportamento di ieri. Mi sono concentrato solo su me stesso mentre voi eravate occupati a tirarmi su il morale. Vi voglio ringraziare. So che ogni tanto è difficile starmi vicino, però voi ci siete e questo per me è importantissimo."
"Ragazzo vedrai che il peggio è passato, adesso puoi goderti la tua libertà e dedicarti a te."
"Che aspettate? Mangiate prima che si freddi tutto!"
"Sai Angel, se continui così sono sicura che ti redimerla in un attimo!" Dice Charlie entusiasta.
"Redimermi? Pensi che sia possibile?"
"Ma certo, guarda che traguardi stai raggiungendo! Siamo così orgogliosi di te."
Gli amici si stringono intorno ad Angel che non riesce proprio ad essere felice dopo le parole di Charlie.
"Ci avete mai pensato che se riuscissimo a redimerci non ci vedremmo più?" Chiede Husk.
"Sarà solo questione di tempo, ci incontreremo tutti in paradiso, no?" Risponde Charlie.
"Io penso che vi rivedrò quando sarete vecchi e decrepiti" dice Cherrie ridendo.
"Il paradiso dev'essere così pulito..." risponde Nifty con fare sognante.
Husk sorseggia del caffè mentre continua a parlare "Inizia a dispiacermi pensare di poter lasciare questo posto...be ma non è questo il momento di pensarci, giusto? Abbiamo ancora un sacco di stronzate da poter fare."
"La mia storia sarà un po' più complicata, chissà...magari un giorno..." la voce di Lucifero è tremolante ma piena di speranza. Tutti capiscono benissimo che sta pensando a Lilith, ma nessuno ha il coraggio di chiederglielo.
"Vedrai papà, andrà tutto bene...Ancora di più se mi passi quella torta di mele. Angel è davvero buonissima!" Charlie si accorge che Angel è di nuovo completamente assente. "Angel?" Charlie gli si avvicina e gli poggia la mano sulla spalla. "Angel, ti va di fare una passeggiata?"
Angel la guarda dolcemente e fa segno di sì con la testa.

"Ti porto in un posto, ci andavo sempre da piccola con mio papà e mia mamma."
Charlie prende Angel per mano e accelera il passo.
Dopo una lunga e silenziosa camminata arrivano davanti ad un giardino pieno di rose.
"Charlie è splendido. Ho girato la città in lungo e in largo ma non sono mai finito quì. Sarà che i miei clienti di solito mi portavano nei peggiori bar infernali...ma qui sembra quasi di essere in un sogno."
"Quando abbiamo parlato di redenzione hai smesso di parlare, che succede?"
Angel si siede sul prato e osserva la bellezza di quello che ha intorno. "La redenzione mi fa paura, Charlie. Finalmente sento di appartenere a qualcosa. Voi siete la mia nuova famiglia e non so se mi importa più di andare in paradiso, preferisco restare con voi, però non voglio rovinare il tuo progetto."
"Angel, sei un tesoro. Non sappiamo ancora se le le nostre anime potranno redimersi, magari non è questo il percorso giusto."
"Tu sei la più bella e pura anima che abbia mai conosciuto, eppure sei ancora qui...forse hai ragione."
"Grazie davvero...c'è qualcos'altro che vuoi dirmi?"
"E se mi redimo prima che torni Alastor? Non lo vedrò mai più...non prendiamoci in giro, la sua anima è messa molto peggio della mia."
"Manca anche a me, sai? Quando per tutti era solo un misterioso pazzo, per me è stato un'ancora di salvezza. Sapevo benissimo che pensava ai suoi interessi, ma ha portato avanti il mio progetto, mi ha sostenuta quando tutti mi davanti della pazza e persino la tv locale mi derideva."
"Sei una tosta Charlie, sei andata avanti quando nessuno ti dava ascolto. Vorrei avere la tua determinazione, sai? Sono così felice di sentirti dire questo su Alastor. Tu...credi che tornerà?"
"Lo spero."
Angel inizia a sentire dentro di sé la paura di non rivederlo mai più farsi sempre più grande, come un'onda anomala che non puoi controllare e dalla quale non puoi scappare.
Forse se tornassi ad essere il vecchio Angel tornerei ad essere una causa persa e potrò restare con loro più tempo possibile. Forse riuscirei anche a rivedere Alastor...

La danza dei demoni (Hazbin Hotel and Radiodust Fanfiction)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora