Veritá e sospetti.. 《Capitolo 3》

31 5 5
                                    

Era prima mattina e Rebecca proprio non riusciva a prendere sonno nonostante la notte non avesse dormito poi così tanto bene..non riusciva a levarsi dalla testa quel conte..Così si alzó dal letto e chiamó la sua domestica per la colazione. Ormai la punizione era finita e poteva di nuovo uscire dalla sua stanza. Così scese le scale della villa per arrivare al piano inferiore sperando nella presenza dei genitori per spiegargli meglio la causa della fuga dell'altra sera, ma non trovó nessuno. Allora risalí le scale e andó a fare colazione. Quella mattina non fu poi cosí abbondante ma si accontentó comunque di una ciotola di cereali, latte e croissant con marmellata all'arancia. Mentre Rebecca stava finendo di mangiare notò la domestica lavare i piatti, nervosa..come se stesse nascondendo qualcosa. . -Melissa,tutto bene? Cosa ti prende?- chiese la contessa preoccupata. -Nulla contessa Rebecca, anzi sto benissimo non si preoccupi.- le rispose la domestica riponendo i guanti per lavare i piatti negli scaffali. Rebecca si tranquillizzó e rientró in camera sua. Stava per prendere un bel libro da leggere per scacciare via la noia quando senti una voce femminile dalla stanza a fianco..sembrava quella di sua madre. Cosí appoggió l'orecchio per sentire meglio attraverso il muro.. - Benissimo Dustin..perció per domani alle 16:30 ci puoi accompagnare ad Erwin?....Fantastico! Temo solo che Rebecca non sará d'accordo con la scelta di trasferirci in un altra città..- Reb era confusa..SI SAREBBERO TRASFERITI?! No! Non era possibile..e come avrebbe visto Demien? Il bosco delle Ninfe e.. la contessa uscí dalla sua camera e con forza entró in quella dei genitori arrabbiata. -VOLETE CHE CI TRASFERIAMO?!- chiese incredula. I genitori di Rebecca si avvicinarono a lei e il padre le spiegó: -Tesoro, la vita qui sta diventando difficile..infondo ad Erwin avremo una casa ancora piú grande di questa. E poi faremo un figurone trasferendoci lí.- -E Demien?! Non dovevo stare con lui?- chiese Rebecca speranzosa in una risposta positiva...- Bah, quel Demien non é un conte degno di te, amore. Non hai ancora capito che è troppo..selvaggio ecco? Ti ha fatto finire in un grosso guaio! Ti ha fatto scappare di casa Rebecca.- le spiegó la madre. La contessa era arrabbiata, furiosa..voleva solo essere libera, non trasferirsi e stare un pó con Demien.. e poi l'aveva fatta sentire bene stare in quel bosco con lui. Aveva fatto bene a scappare. -Vi odio, cazzo!- Rebecca si zittí ed entró in camera sua sbattendo la porta. Si buttó sul suo letto e si mise a piangere all'idea di non poter vedere Demien..sapeva che era strana come cosa, si conoscevano da pochissimi giorni ma quel conte le faceva sentire come nessuno aveva mai fatto in quei 18 anni di vita. Di vita schifosa dopotutto....prese le lettere che si erano scritti in quei giorni di lontananza e le rilesse piú e piú volte, quando notó delle macchie rosse su una di quelle di Demien..spalancó gli occhi..ma non pensó al peggio,magari stava mangiando della marmellata alla fragola. O forse era semplicemente sangue....

☆La contessa selvaggia☆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora