Erano passati ormai piú di 3 giorni dalla pensata morte di Demien, ma Rebecca non voleva comunque scollarsi dal suo letto e ritornare a vivere normalmente..come se nulla di tutto ció fosse successo. Molte volte i genitori e persino le domestiche entrarono nella sua camera cercando di tirarla su di morale, ma Rebecca non voleva proprio saperne. Voleva solo sapere se Demien aveva fatto davvero quell'orribile fine..Pensó piú volte di scappare di casa e ritornare nella sua cittá Natale, ma aveva paura...paura della triste veritá che si poteva rivelare. Quando Rebecca si alzó dal letto nonostante fosse prima mattina e dopo giorni passati in camera andó nella sua enorme cucina a fare colazione. Le domestiche lí vicino l'abbracciarono con dolcezza e le prepararono i suoi muffin preferiti per rallegrarla. Reb si finse contenta nonostante lei amasse cosí tanto quei muffin e andó in giardino a raccogliere i fiori. Aveva perennemente gli occhi ludici, quella notizia le aveva inflitto il cuore piú di qualsiasi dolore lei avesse mai provato. Prese una piccola margherita dall'immenso prato e guardó l'alba all'orizzonte: il sole cocente che si alzó pian piano davanti a lei brillava più che mai. Lo ammiró pensando per l'ultima volta all'orribile incendio con le lacrime agli occhi, e poi tornó in casa.
Arrivó in camera sua e si mise un vestito comodo per il lungo viaggio che doveva affrontare: si, Rebecca voleva tornare a Beret. La contessa si mise un cappello di paglia addobbato con un piccolo fiocco celeste che le aveva cucito Greta,una delle sue domestiche, e prese la vecchia lettera macchiata di sangue che gli aveva spedito Demien mettendola in una borsetta a tracolla. Per non far insospettire i suoi genitori avrebbe detto che dopo pranzo sarebbe dovuta andare a visitare meglio Erwin con un amico conosciuto lí. Era un piano geniale..avrebbe finalmente ritrovato Demien e avrebbe vissuto la sua storia d'amore con lui..sempre se il conte avesse ricambiato i suoi stessi sentimenti. Dopo poco piú di mezz'ora chiamarono la dolce Rebecca per il pranzo che fu ancora piú abbondante di quello della giornata del trasloco! Anche se la ragazza non mangió troppo, sarebbe dovuta stare in forma per il lungo viaggio che le aspettava. Dopo il grande pasto Reb disse ai suoi genitori che doveva appunto andare a visitare Erwin con un amico conosciuto lí e i genitori non fecero fortunatamente nessun segno sospetto. Rebecca era gasatissima, non solo avrebbe ritrovato Demien ma avrebbe così anche risolto il suo caso! Anche se si ricordó che il conte poteva anche essere morto sotto le macerie in quel momento..ma Reb non si fece scoraggiare dai brutti pensieri e uscí dalla casa con aria eroica.
Per la sua missione chiamò Dustin, lo stesso cocchiere che aveva accompagnato Rebecca e la famiglia ad Erwin per il trasloco. -Allora contessa Rebecca, é sicura di voler farlo?- gli chiese Dustin per sicurezza. -Certo che si, sono certa che troveró Demien e..e risolveró il suo caso.- gli rispose Reb convinta di ció che stava facendo. Purtroppo il cocchiere non poteva portarla fino a Beret: infatti Rebecca dopo metà del viaggio doveva farsela a piedi, ma era sicura di arrivare in tempo, prima del tramonto. I cavalli iniziarono a camminare fino a correre e andare sempre piú veloce. La contessa guardó fuori al finestrino, le sembrava di rivivere il triste giorno del trasloco. Erano passati a mala pena 30 minuti quando il carro si fermó..fece una grande frenata..-Oh cacchio!- esclamó Dustin mentre cercava di far camminare i cavalli, ma loro proprio non ne volevano sapere. -Credo abbiano fame, per fortuna ho della paglia per queste occasioni- il cocchiere scese dal mezzo e diede da mangiare ai cavalli che sembrarono ringraziarlo nitrendo. -Mi scusi ancora contessa, non succede mai..non sono proprio dei mangioni- si scusó Dustin con aria dispiaciuta. La dolce Rebecca se la ridacchió e poi disse: -Non si preoccupi, i suoi cavalli sono fantastici!- ricominció cosí il viaggio e dopo qualche ora arrivó il momento della camminata. I due si salutarono e Rebecca cominciò il suo viaggio. Per la maggiorparte del tempo ammiró la meravigliosa natura che la circondava e che la faceva sentire al sicuro. Durante la camminata però ebbe qualche sventura come cadute a pera..uccelli che le andavano addosso..insomma di sicuro non era stato uno dei viaggi piú entusiasmanti della sua vita.
Quando riconobbe gli arbusti che si trovavano all'entrata di Beret..infatti dopo qualche minuto trovó anche il cartello con scritto: "Benvenuti a Beret". Non ci poteva credere..le gambe le stavano cedendo, ma con i suoi ultimi sforzi raggiunse la sua vecchia casa che ormai era abitata da un'altra ricca famiglia..ma sopratutto il bosco delle Ninfe, che peró era recintato e non c'erano passaggi per entrarci. Quando la contessa notó un uomo scrivere su un taccuino lá davanti, cosí si avvicinó per chiedere informazioni. -Mi scusi per il disturbo, ma potrebbe dirmi come mai il bosco delle Ninfe é recintato? É per via dell'incendio?- gli chiese. -Esatto ragazzina, i migliori investigatori di Beret stanno indagando sull'incendio e sulla scomparsa o presunta morte del conte Demien, perció perfavore si sposti di qui.- le spiegó severamente l'uomo continuando a scrivere su quel taccuino. -M-ma io potrei aiutare nelle ricerche..ero un amica di Demien, sono venuta apposta qui per cercarlo!- insistette Rebecca, ma l'uomo scosse comunque la testa e le disse di andare via. La contessa ubbidí scocciata..non le importava di quello che le aveva detto quell'uomo, sarebbe entrata in quel bosco e avrebbe trovato Demien, a tutti i costi. Rebecca fece il giro della recensione cercando un passaggio, quando notó un piccolo spazio tra le sbarre di legno che creavano la lunghissima recensione che circondava l'intero bosco. Fortunatamente Reb era snella e potè passarci con pochissima fatica. Vide subito gli investigatori parlare tra loro, cosí si allontanó silenziosamente, passo per passo.. e quando si trovó abbastanza lontana da loro da non farsi sentire iniziò a correre e a cercare tra ogni cespuglio. Purtroppo non poté controllare dove i giorni prima aveva visto le macchie di sangue sul terriccio visto che lí stavano giá cercando gli investigatori..controlló in ogni dannato cespuglio..letteralmente in tutto il bosco ma non trovó nulla tranne una cicca di sigaro. Quando la ragazza ebbe una folle idea: si arrampicó su un albero per vedere meglio tutto il bosco ed essere sicura di aver controllato bene ogni singolo spazio, quando Rebecca perse l'equilibrio e cadde a terra...
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☆La contessa selvaggia☆
Historical Fiction⚠️STORIA IN CORSO⚠️Sembra fantastica una vita piena di ricchezze,vestiti lunghi e setosi e gioielli di un valore inimmaginabile...ma anche un minimo di tempo passato in questo ambito di vita ti fa di nuovo sognare di avere un'esistenza nel mondo nor...