Mi stesi abbracciata a jane nel letto e lei iniziò a raccontare
«Avevo sette anni, mio padre era un drogato, un alcolizzato, era un pezzo merda, al inizio picchiava solo mia madre, poi il giorno del mio ottavo compleanno trovai il corpo di mia madre impiccata nel bagno, non avevo mai capito il perché del suo gesto, il perché di avermi lasciato li con quel mostro, dopo la sua morte mio padre impazzi, iniziò a picchiare anche me, è io al inizio mi davo la colpa, al età di undici anni iniziai a tagliarmi i polsi ed assumere farmaci...»
Io ascoltavo, cercando di essere più attenta possibile
«Non avevo amici o parenti, odiavo andare a scuola, odiavo le persone felici, le coppie felici, e soprattutto odiavo quel mostro di mio padre, un giorno però tutto cambiò, un nuovo studente era arrivato, e il suo nome era Lorenzo, era il mio compagno di banco, la prof ci aveva detto di fare un lavoro di gruppo insieme, io al inizio ero riluttante, ma poi tutto cambiò»
Flashback Jane
«Buongiorno a tutti ragazzi, oggi tra di noi avremo un nuovo compagno, entra presentati»
Ento un bambino di media statura, capelli arruffati, e occhi fissi sul pavimento forse per la timidezza
«Ciao a tutti, io sono Lorenzo Lopez, e un piacere conoscervi» accennò un leggero sorriso quasi impercettibile
«bene, adesso che ti sei presentato ti puoi sedere in fondo, nel banco vuoto, accanto a Jane»
Lui ascoltò la professoressa e si mise accanto a me, al inizio non parlai per niente, lui provò a sorridermi ed essere gentile, ma io non lo calcolavo.
Fin quando la professoressa non disse che dovevamo fare dei lavori di gruppo con i compagni di banco.
Alla fine del ora senti qualcuno chiamarmi.«Jane, Jane, sono Lorenzo»
«Lo so, che c'è?»
«Dobbiamo consegnare il lavoro di gruppo entro giovedì, ci dobbiamo vedere oggi quindi»
«Ok...dove è a che ora? Casa mia è occupata»
«Anche casa mia è occupata...ti va bene alle cinque al parco?» mi chiese
«Alle cinque»
Mi voltai e ripresi il mio lungo cammino solitario.
Entrai in casa cercando di non fare rumore, ma come al solito quella era la tana del lupo quindi era impossibile non incontrarlo.«Dove sei stata?» mi chiese
«A scuola» risposi
«Perchè non mi hai avvertito?»
«Stavi dormendo» invento una scusa
Detto questo mi lascia andare in camera mia è mi rintano li fin quando non sono le cinque.
Alle cinque meno qualcosa scendo dalla finestra e vado al parco per andare da Lorenzo.«Ciao Jane!» mi saluto sorridendo
«Ciao...avanti andiamo». E senza aspettarlo entrai nel parco a cercare una panchina al ombra
Dopo averla trovata iniziammo a lavorare al progetto, dopo un po' Lorenzo mi chiese se avevo voglia di un gelato e io annuì così lo andò a comprare
«Ecco a te Jane»
«Grazie»
Ad un certo punto lo guardai e vidi che si era sporcato tutto di cioccolato, forse alla fine non era così male la sua compagnia
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La migliore amica di mio fratello
RomanceMy brother's best friend Allora, non so se sia peggio non avere un fratello oppure averlo, prendiamo ad esempio il mio "adoratissimo" fratello gemello Lorenzo, e un tipo dolce e simpatico, ma nei miei confronti dire che è iper protetivo e poco, non...