13. Sento un dolore che scompare

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Sento Chanyeol che mi allaccia la collana da dietro, che poi mi ricade sul petto; ora riesco a vederla bene: è una catenina d'oro, con un ciondolo a forma di cuore, sfaccettato come se fosse di diamante (potrebbe anche esserlo davvero, non lo so) e sul davanti si può leggere una piccola incisione: C & J, con una stellina accanto, "È bellissima" esclamo commossa, non so proprio cosa dire, "All'inizio l'idea, era di prendere un anello, ma poi D.O ha visto questa e mi ha convinto a prenderla" racconta lui, "Un anello eh?" dico maliziosa, "Volevi chiedermi di essere la tua fidanzata, o volevi che ti sposassi direttamente?", "Beh... anche la seconda opzione non è una brutta idea" ribatte lui, con quel famoso luccichio negli occhi.

Lo bacio e restiamo lì, innamorati della vista che abbiamo sotto il naso, a sentire l'aria notturna che ci sferza la pelle, finché lui parla e dice: "La collana si abbina al tuo bel vestito, non trovi?", "Beh, allora dovresti vedere cosa c'è SOTTO al vestito" rispondo io, lasciandolo senza fiato, "Andiamo. In. Hotel. ADESSO" ribatte lui con gli occhi spalancati, perciò mi prende in braccio e mi porta nell'ascensore, dove mi mette giù e quella, inizia a scendere, fino ad arrivare al piano terra: salutiamo tutti i camerieri, guardie, valletti ecc... e iniziamo a vagare per Parigi.

"Non volevi andare in Hotel?" ammicco io, "Nah, abbiamo tutta la notte per vedere cosa c'è sotto il vestito, ma adesso voglio girare senza meta per la città, fino a quando non ci perdiamo e ci devono venire a cercare" risponde lui, avvicinandosi e prendendomi il mento tra le dita, mi dà un bacio e continuiamo il giro, mano nella mano.

Sono le 11.00, ma ci sono un bel po' di negozi aperti e quindi c'è gente per le strade; un paio di Fans ci riconoscono...beh, riconoscono lui e vengono a chiedere l'autografo, "Mi dispiace ragazze, ma sono qui con la mia fidanzata e vorremmo trascorrere una serata romantica" risponde gentilmente lui, ma io mi intrometto "Tranquille ragazze, ve lo cedo per le foto e gli autografi, ma dopo restituitemelo, d'accordo?", loro mi ringraziano, si fanno firmare il diario, fanno un paio di Selfies e dopo scompaiono, "Potevano rapirmi, sai?" mi dice poi, quando siamo soli, "Nah, quelle sono brave ragazze. Erano al ristorante l'altra sera, sono le uniche che mi hanno chiesto scusa dopo tutto il baccano che avevano fatto" rispondo tranquilla, così mi stringe a sé e andiamo avanti a camminare, per quelle strade pittoresche e romantiche, come lo sono solo quelle di Parigi.

Arriva mezzanotte, prima che rientriamo all'Hotel e ci dirigiamo subito alla nostra suite; dalle camere dei ragazzi, sentiamo delle voci e ogni tanto qualche urlo, simbolo che sono ancora svegli, ma decidiamo di non interromperli. Non siamo nemmeno entrati dalla porta, che Chanyeol mi salta addosso e inizia a baciarmi, "Lasciami almeno aprire la porta" esclamo ridendo e scostandomi, per infilare la chiave nella serratura, poi entro e lui mi segue a ruota, chiudendola alle sue spalle, "Fila in camera" gli ordino, "devo prepararmi per bene", "Ma sei già bella così principessa" mi dice lui, ma non mi convince, così lui si avvia e io entro in bagno: per prima cosa, mi levo il vestito e lo abbandono lì per terra, mi levo le scarpe e le sostituisco con un paio di tacchi neri, spaventosamente alti, che hanno delle piccole borchiette sulla punta, rimetto le spalline di pizzo al completo, mi sciolgo i capelli e li scuoto un po' (come se servisse a migliorarli) e mi sistemo il trucco, dove si è sbavato o rovinato. Guardo il risultato allo specchio "Wow! Sembro una di quelle squillo eleganti" penso, ma dopotutto l'ho pagato quasi 100 Euro questo completino e spero che gli piaccia.

Quando mi affaccio alla porta della camera, lui è già sdraiato sul letto, che gioca col telefono: "Vuoi continuare a giocare a Ruzzle, o giochi con me?" gli chiedo, facendogli alzare gli occhi dal cellulare e facendolo iniziare a tossire, "Sì, faccio questo effetto solitamente" scherzo io e lui inizia a ridere, "Allora non sono il tuo primo amichetto", "Sai, volevo farti un regalo..." inizio, ignorando la sua ultima battuta, "...ma i tuoi amici hanno ritenuto necessario, smontare tutte le mie idee" e nel frattempo, comincio ad avvicinarmi al letto, "Ma poi, ho visto questo in una vetrina e l'ho comprato per te" concludo; adesso sono a cavalcioni su di lui, che mi dice "Beh... sta sicuramente meglio a te, che a me" e scoppio a ridere di cuore, "Però, gradirei che di togliessi quelle scarpe, non vorrei che mi infilzassi" continua, così me le tolgo e le lancio dietro di me, senza guardare dove cadono.

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