UN NUOVO INIZIO

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Jasmin

Sono le nove di sera e sono appena arrivata a Las Vegas per incominciare la mia nuova vita. L'assistente sociale di nome Irina, mi sta accompagnando a casa di mio zio Antony che ho scoperto avere una famiglia composta da un bambino, una ragazza e la moglie. Irina volendo intraprendere una conversazione inizia a raccontarmi del perché i suoi genitori l'abbiano chiamata così; io, però, sono troppo stanca per parlare di conseguenza annuisco ad ogni cosa che mi dice.

<<Jasmin, siamo arrivate...non sei contenta? finalmente avrai una famiglia che si possa definire tale.>> Risposi solo con un'alzata di spalle anche perché non me ne frega niente di avere una famiglia, io sono tutto ciò che mi serve per continuare. Detto ciò Irina scende dalla macchina e si dirige verso la porta d'entrata ed io contro voglia la raggiungo, suoniamo al campanello e dopo 2 minuti viene ad aprirci un tale vestito di tutto punto, capelli bianchi e con delle rughe sulla faccia...beh però nessuno mi aveva detto che sti qui avevano un maggiordomo anche se avrei dovuto intuirlo per questo che hanno una villa pazzesca, pensandoci bene il mio appartamento a Seattle non è neanche la metà della metà di questa casa.

<<Prego, entrate signorine. I signori Brown sono in salotto che vi stanno già aspettando, seguitemi.>> Entrate nella stanza accanto alla cucina , mi sono incantata a guardare questo posto...cazzo! hanno le cornici dei quadri di famiglia in oro. L'unico oro che io abbia veramente visto in vita mia è della collana delle bancarelle dello spacciatore di mio padre.

Hahahah quel gran pezzo di merda vivente; ho giurato vendetta sulla tomba di mia madre.

Lei sarà l'unica persona che amerò per il resto dei miei giorni, lei è l'unico motivo per cui resto in vita, lei è l'unico motivo peri il quale mi sono trasferita.

La voce di Antony mi risvegliò dal mio stato di trans <<Buona sera Irina, la ringrazio per averci portato mia nipote>> <<oh, non si preoccupi a ringraziarmi, dopo tutto è il mio lavoro>> rispose l'assistente sociale con voce cordiale e falsa. <<Ciao, Jasmin come stai? com'è andato il viaggio? hai fa-?>> stoppo subito mio zio che ha iniziato a farmi troppe domande per i miei gusti <<basta! ti prego mi sta esplodendo la testa>> però mi sono ricordata che mio zio non è quel mostro perciò devo essere più educata <<scusatemi...io sto bene grazie e non ho fame perché ho già mangiato in aeroporto>>, quando finisco di parlare alzo gli occhi verso colui che mi ospiterà, nel suo sguardo non vedo compassione, ma solo dispiacere e gliene sono grata perché la compassione la odio e purtroppo la intravedo sempre negli altri appena vengono a sapere della mia vita, così ho deciso che la mia storia la racconterò solo a chi se lo merita.

Mi sono appena accorta che nella stanza con noi, ci sono altre tre persone e mio zio dopo aver notato il mio stato confusionario, anche se non è difficile capire chi fossero, decide di presentarmeli <<allora Jasmin, la signora di fianco a me si chiama Ashley ed è mia moglie>>, beh devo dire che mio zio ha dei bei gusti, figa quella donna è fantastica esteticamente, capelli biondi medio-lunghi, occhi azzurro ghiaccio che appena li incontri ti pietrificano e secondo me si vedono anche al buio, snella e alta, vestita con un abito bianco con delle margherite ricamatevi sopra che le arriva appena sotto le ginocchia, infine ai piedi ha dei tacchi alti che se li indossassi io molto probabilmente sembrerei un muratore.

<<Ciao mia cara, è un piacere averti qui con noi. Sei bellissima, come fai ad avere la pelle così lucida?>> hahah vorrei dirle che ho usato prodotti apposta invece è solo merito di mia madre, <<beh io non ho fatto niente anche perché non mi trucco mai, questo effetto me l'ha donato mia madre oltre il carattere ovviamente.>>, per questo che in questa stanza si era creata un'atmosfera strana, mio zio si schiarisce la voce e continua con le presentazioni << bene, quel bambino dallo sguardo furbetto si chiama Charlie, ha 5 an->> Antony viene zittito subito da Charlie che controbatte << ho quasi 6 anni, li compirò tra una settimana , tu ci sarai alla mia festina vero?>> ammetto che mi è scappato un sorriso, okay forse più di uno, ma come si fa a non adorare questo bimbo? impossibile. <<hey piccolino, certo che ci sarò alla tua festa, sarei proprio una brutta persona se non venissi>> e lui ridendo mi risponde << si si, saresti cattiva>> e dopo questa sua affermazione siamo tutti scoppiati in una risata.

Mio zio non fa in tempo ad aprire la bocca che l'ultima persona rimanente in questa stanza inizia a parlare e a presentarsi <<hello baby, che bello fare la tua conoscenza. Mio padre c'ha parlato tanto di te e se devo essere onesta sei più bella dal vivo che in foto, non sto dicendo che dal telefono tu non sia bella però...vabbè hai capito. Sono sicurissima al 101% che io e te diventeremo migliori amiche, ma aspetta, che sbadata non mi sono presentata, allora io mi chiamo Noemi ed ho 16 anni proprio come te!>> oddio, ma in sta famiglia sono tutti logorroici. Però come ho detto prima devo essere più gentile di quello che sono di solito <<Ciao, ehm grazie e mi farebbe piacere essere tua amica>>.Devo ammettere che Noemi è la fotocopia di sua madre solo con un paio di annetti in meno, è vestita con dei pantaloncini aderenti che le fasciano molto bene la sua corporatura mozzafiato, inoltre indossa un toppettino bianco semplice che le lascia scoperto l'addome. Io invece sono vestita con dei jeans che mi fanno risaltare il culo, un top nero che mi mette in bella vista la divisione dei seni, ai piedi invece porto delle semplici sneaker. detto ciò mio zio ricomincia a parlare <<perfetto, adesso Noemi ti farà fare il giro della casa, nel mentre noi salutiamo Irina>>.

Appena ho salutato l'assistente sociale, mia cugina mi ha presa a braccetto e mi ha portata in giro per questa mastodontica villa, almeno per me è mastodontica per questo che l'unica cosa grande vista nella mia vita, è stata entrare in uno spogliatoio per ritirare della droga per mio padre hahah se così si possa definire.

<<Sai Jasmin, domani sarò la tua guida personale per la scuola!! ah quasi dimenticavo, tu ti sei aggiunta automaticamente al nostro gruppo. Siamo io, Jane che è una ragazza dal cuore d'oro, forse troppo gentile per questo che qualsiasi cosa tu le dica lei non riesce mai a dirti di no, poi c'è suo fratello gemello che si chiama Leonida, però noi lo chiamiamo Leo che è un ragazzo diffidente, ma appena lo conoscerai meglio ti starà attaccato al cazzo e infine il migliore amico di quest'ultimo che si chiama Mattia, ecco lui è molto riservato, parla relativamente poco ed è protettivo nei nostri confronti. Vedrai che ti staranno molto simpatici!!!!>> bene, mi ha appena ricordato che dovrò incominciare di nuovo la scuola perché non avendo mai abbastanza soldi, sono andata a lavorare e ho abbandonato la scuola, ma purtroppo questo benessere non durerà ancora molto per questo che tra qualche ora ricomincerà la tortura. Io a scuola andavo anche molto bene perché solo leggendo il testo già lo sapevo dire a memoria come una cantilena, però è una gran rottura di coglioni. <<Jasmin, devi stare attenta ad un gruppo in questione. E' formato dal capitano della squadra di rugby, si chiama Edward Jones, lui è il più figo di tutta la scuola, credimi; con lui troverai sempre i suoi due migliori amici, Alex e Alessandro. Con loro ci sono anche due ragazze, Melany che è la capo cheerleader e la sua migliore amica Rebecca.>>

Dopo aver parlato ancora di persone all'interno della scuola decido così di andare a dormire, perché domani sarà una lunga giornata piena di rotture di cazzo.




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