Capitolo 4: Ombre del passato

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La mattina dopo il loro incontro con Richard Miller, i ragazzi si ritrovarono a riflettere sulle parole dell' uomo. Ognuno di loro era sommerso dai pensieri riguardo alla tragedia di Evelyn Greene e al peso dei loro stessi incubi. Decisero di prendere un giorno di pausa per ricaricare le energie e discutere del prossimo passo da intraprendere.

Jennifer e Michael, sentendo che il loro legame si stava approfondendo, decisero di passare del tempo insieme per discutere di ciò che avevano scoperto. Si trovarono in un caffè accogliente al centro della città, circondati da una leggera atmosfera di normalità che contrastava con il loro viaggio alla ricerca di Evelyn.

"Michael," disse Jennifer, guardandolo intensamente. "Questa storia di Evelyn... è così commovente. Mi chiedo come possiamo aiutarla veramente a trovare pace."

Michael annuì, guardando fuori dalla finestra. "Penso che trovare Richard Miller sia stato solo l'inizio. Dobbiamo fare di più, Jen. Dobbiamo trovare un modo per liberarla da questa tormentata esistenza."

Jennifer sorrise debolmente, ammirando la determinazione di Michael. "Sono contenta di averti qui con me, Michael."

Mentre parlavano, Betany osservava dalla finestra del caffè. Sentiva il dolore bruciante nel petto, vedendo la loro intimità. Era confusa e arrabbiata. Dopo tutto quello che avevano passato insieme come amiche, non riusciva a comprendere come Jennifer potesse essere così vicina a Michael. Si sentiva tradita e trascurata.

Quando Jennifer tornò a casa quella sera, trovò Betany seduta nel soggiorno, visibilmente tesa. "Betany, possiamo parlare?" chiese con cautela, avvertendo l'atmosfera carica.

Betany alzò lo sguardo, e Jennifer vide la delusione e la rabbia nei suoi occhi. "Jennifer," disse Betany con voce tremante. "Come hai potuto? Dopo tutto quello che abbiamo passato insieme, come hai potuto... stare con Michael?"

Jennifer rimase senza parole per un momento, colpita dal tono accusatorio di Betany. "Betany, io..."

"Non ho mai avuto il coraggio di dirtelo," continuò Betany, la voce rotta dalle lacrime. "Ma ti ho sempre ammirata, Jennifer. E vedere te e Michael... mi fa male."

Jennifer sentì un nodo alla gola, rendendosi conto dell'errore che aveva commesso nel non essere stata trasparente con Betany riguardo ai suoi sentimenti per Michael. "Betany, mi dispiace. Non volevo ferirti. Non sapevo nemmeno di provare qualcosa per Michael fino a poco tempo fa."

Betany scoppiò a piangere, sentendosi tradita e sola. "Non importa," disse con voce soffocata. "Non voglio più parlare di questo."

Jennifer cercò di avvicinarsi per confortarla, ma Betany si alzò e uscì dalla stanza. Le due amiche erano distanti per la prima volta, e Jennifer si sentiva devastata dalla situazione.

Nel frattempo, Lorrain e John continuarono a cercare informazioni sulla storia di Evelyn Greene. Scoprirono che Evelyn era stata una talentuosa pianista, amata dalla comunità per la sua gentilezza e la sua generosità. La sua morte aveva lasciato un vuoto nel cuore di molti, e molti ancora parlavano della tragedia accaduta decenni prima.

Quando finalmente decisero di tornare alla casa di Richard Miller, lo trovarono pensieroso e pronto ad ascoltarli. "Richard," iniziò Lorrain con un tono gentile. "Ci chiedevamo se tu avessi qualche oggetto personale di Evelyn. Forse qualcosa che potrebbe aiutarla a trovare pace."

Richard annuì lentamente, riflettendo sulla sua vita con Evelyn. "C'è una vecchia scatola nel solaio," disse infine. "Contiene alcune delle sue cose personali. Non ho mai avuto il coraggio di aprirla."

I ragazzi seguirono Richard nel solaio polveroso della casa, illuminato solo dalla luce fioca di una vecchia lampada. Trovarono la scatola coperta di ragnatele e polvere, ma dentro c'erano tesori di una vita passata. Abiti, fotografie, e un vecchio diario di Evelyn.

John prese il diario tra le mani tremanti, curioso di scoprire cosa Evelyn aveva lasciato dietro di sé. "Dobbiamo portare queste cose al ponte di Suscon," disse con convinzione. "Forse Evelyn troverà finalmente la pace che cerca."

Con un piano in mente, i ragazzi si prepararono per il prossimo passo del loro viaggio. Dovevano tornare al ponte, portando con sé gli oggetti che speravano potessero mettere fine al tormento di Evelyn.

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