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Suona sempre la stessa melodia nel cuore della notte, in vette di passione e tormento; sempre le stesse note, amate ma dimenticate con l'alba. So che non dovrei rimanere lì con gli occhi chiusi ad aspettare quell'essere misterioso dalle splendide ali, dallo sguardo inquisitorio, lussurioso. Dovrei scappare ma nel fondo non voglio. Le carte del presente si mischiano con quelle del passato, così adesso ricordo che una volta ti mandai via con crudeli parole e la tua voce scomparve nel freddo silenzio. Ma ora t'invoco nelle ore stregate della notte. Torna dal tuo inferno o dal tuo paradiso di angelo decaduto!

Le note di un brano di dolore suonano tra i palpiti e i tasti del mio cuore, un oceano di liquida delizia, un mare palpitante -rosso e sonoro- come nel sogno più bello e terrificante. 

Imaginarium (La storia di Anastasia)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora