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La mia anima tende verso te: dolce amore, cavaliere delle tempeste, signore dei segreti rituali. La nostra stirpe è rara, unica. Noi la dobbiamo proteggere insieme a tutti i figli dell'oscurità, insieme a tutti coloro che vivono nei regni lontani, tra le rose del crepuscolo e gli antichi templi sconosciuti.

La nostra dimora è là, in sconfinati luoghi tra le verdi viscere di un bosco antico, il cui nome si è perso in magiche e sacre pergamene.

Mi dicono che sono morta, di essere nata dalla morte. Io non ricordo, sento solo dei sussurri in un tempio pagano, sento solo la tiepida carezza di quel dio senza nome. Io vago nei recessi invisibili con gli occhi della mente, il popolo del buio trova nel tempio la sua importanza e la sua risonanza. Sono una figlia dell'oscurità, temuta, amata. 

Imaginarium (La storia di Anastasia)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora