2. Firenze

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Era il 13 giugno.
Ciò significava che il giorno dopo io e Fede saremo partiti per Dortmund!
Quella mattina mi svegliai molto presto, forse era dovuto all'emozione della partenza imminente.
Quando mi alzai dal mio comodo letto per scendere in cucina e fare colazione trovai sul tavolo un biglietto, doveva averlo scritto mia madre.

"Tesoro controlla la mail nel caso fosse arrivata qualche comunicazione da Cambridge. Io torno questa sera"

Solo dopo mi ricordai ciò che aveva detto la Davidson. Sarebbero seguite comunicazioni nel caso fossi stata accettata.

Presi subito il telefono ma di email da parte di Cambridge nessuna traccia.
Tirai un sospiro di sollievo ed iniziai a preparare i pancakes.
Poco dopo si svegliò anche Fede ed insieme iniziammo a programmare la giornata.

-Oggi che si fa Fede?- dissi io mentre tagliavo i pancakes

-oggi andiamo nuovamente a Firenze dato che Spalletti deve darci le ultime indicazioni poi torniamo a casa e prepariamo le valigie per la Germania-

-credi ci sia posto come telecronaca per me?-
-dovrei parlare con Antonella e lei riferirà tutto a Fabio Caressa ma credo di si- disse lui

Alla notizia saltai di gioia. Forse il mio sogno si stava avverando!

Io e Fede continuammo la colazione tra risate ed ipotesi su come potesse andare la prima partita ed una volta terminata la colazione, mi diressi in camera a prepararmi per Firenze.

Corsi sotto la doccia ed una volta finita mi vestii.
Questa volta la scelta dell'outfit era molto più semplice, dei jeans neri comodi, un top bianco intrecciato sulla schiena e per finire lasciai I miei capelli biondi sciolti. Una volta pronta scesi giù in salone nella speranza che mio fratello sarebbe uscito di li a poco.

Quando mio fratello uscii dalla sua stanza eravamo pronti a partire.
Mentre uscivo dal vialetto di casa incontrai una persona inaspettata.
Era Thomas.

-ciao Bianca, ehm da quanto- disse lui grattandosi un orecchio

-oh ciao Thomas, che ci fai qui?-

Ero sbalordita e scioccata, che ci faceva lui qui?

-sono tornato a casa-
-wow felice per te-
quella conversazione doveva finire.

-e ho pensato che noi...-
-che noi cosa Thomas? Sono passati 4 anni-
-si ma sono qui per rimediare-

Thomas era il mio ex ragazzo, si trasferì in Inghilterra quattro anni fa lasciandomi per messaggio. Diceva che così avrei superato la cosa più facilmente.
In realtà peggiorò soltanto le cose.

-rimediare a come mi hai lasciato non dandomi nessuna spiegazione?-
-credevo fosse meglio così- rispose lui
-Credevi? Mi hai fatto sentire quella sbagliata! Come se fosse stata solo colpa mia- continuai io gridando

-ma non lo era- disse lui avvicinandosi e cercando di prendermi le mani

-Lasciami! Non voglio ne rivedere la tua faccia ne rivedere la tua presenza davanti casa mia. Vattene!- dissi allontanandomi, la rabbia misto dolore mi faceva tremare

Mentre mi giravo per andarmene, udii una frase che spezzò ancor di più il mio cuore lacerato

-tuo padre vorrebbe che noi due stessimo ancora insieme-

Sganai gli occhi e mi avvicinai a lui puntandogli il dito sul petto

-non osare nominare mio padre, solo perchè tu e lui eravate amici non ti da il diritto di dire ciò che lui vorrebbe-

-dispiace anche a me per tuo padre Bianca-

-no a te non dispiace- dissi con la voce rotta
-hai pensato di farmi le condoglianze per messaggio dal nulla dopo avermi lasciato 3 anni fa. Hai approfittato della mia debolezza per credere che io non sia rimasta delusa dal tuo comportamento-

FAIRYTALE || Gianluca ScamaccaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora