La canzone "Heathens" dei Twenty One Pilots è un commento sulla società moderna, che mostra quanto le persone normali siano inconsapevoli del mondo esterno. Il narratore cerca di avvertire l'ascoltatore di essere cauto nella vita e di non fare mosse improvvise, perché non si conosce la metà di ciò che accade.
(Nicole)
Non lo ha detto sul serio, non è vero, non è possibile. È come se un pugno mi avesse colpito allo stomaco, ma questo è peggiore di quelli reali.
Un pugno del genere ti rimane nella testa tutto il tempo, quelli reali dopo un po' guariscono.
Il problema ora è: cosa le dico?
Mi ha appena insultata, e ha ragione, ma cosa potevo fare? Lei è sicuramente un'altra che si stancherà di me appena io mi affezionerò, non posso permettere che qualcun altro mi faccia del male, non più.
Però ha ragione, lei è stata gentile e io ho fatto la stronza, vorrei buttare giù questo muro del cazzo che ho costruito ma ormai è troppo spesso e alto, non riesco semplicemente a romperlo e forse non lo voglio nemmeno.
Decido di non cedere alle sue parole: «Tu mi stai giudicando? Beh lascia che ti spieghi una cosa visto che sembri abbastanza intelligente: non tutto è come sembra mia cara Charlie, non ti limitare a giudicare ciò che vedi da fuori, è un grosso errore»
Lei sembra ferita dalle mie parole, mi dispiace, ma devo farlo.
Non mi ha amata nemmeno mia madre, figuriamoci se potrebbe amarmi qualcun altro, nessuno potrebbe mai farlo, soprattutto sento che se mi affezionassi ora a lei, le farei solo del male e non posso, o forse non voglio.
Dovremmo finirla con questa discussione, è inutile e non porterà a niente: «Senti, in ogni caso andrà a finire che ci ritroveremo a dover parlare, quindi possiamo finirla con questa discussione inutile?»
Lei mi guarda con aria triste e irritata, come se le avessi detto qualcosa di male, come se fosse rimasta spiazzata dalla mia frase precedente.
Prima che qualcuno possa aggiungere qualcosa mio padre si intromette: «Ragazze allora io vado, fate attenzione va bene?»
Subito dopo mi dà un bacio sulla fronte e saluta Charlie come se non si fosse accorto di nulla, sbuffo seccata e propongo: «Pranziamo a casa mia?»
Lei sembra sorpresa dalla mia proposta ma accetta lo stesso anche se ancora un po' scossa per la litigata.
Inizia a farmi strada dato che io non avevo idea di dove andare e nel frattempo mi spiega dove si trovano alcuni posti che potrebbero essermi utili.
Parliamo come se non fosse successo niente, nessuna sa cosa dire al riguardo quindi nessuna ne parla.
Arriviamo a casa mia, apro la porta e poso lo zaino sul divano per poi andare in cucina per vedere cosa cucinare. Nel frattempo la osservo con la coda dell'occhio mentre posa il suo zaino accanto al mio e toglie il giubbotto per poi metterlo sull'appendi abiti.
«Vuoi una mano?». Domanda improvvisamente: «Come? Ah si certo, grazie» dico presa alla sprovvista, prima o poi imparerò a restare coi piedi per terra più di cinque minuti.
Lei mi si avvicina guardando gli ingredienti che abbiamo in casa per capire cosa farne, dopo un po' mi chiede: «Facciamo gli hamburger in casa? Qui c'è tutto il necessario per farli».
Hamburger? Seriamente? Non ce la faccio, il solo pensiero del cibo mi rivolta lo stomaco, ma sono tre giorni che mangio poco e niente e se continuo così non mi reggerò in piedi.
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I can fix her
Romance"non ti lascerò cadere nell'oblio piuttosto ci cadiamo insieme, okay?"✨