La pensavo ma lei pensava a me?

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Passó quasi un mese da quel giorno,ma io ed Ellens non ci sentimmo più,luglio si avvicinava,ed era arrivato il momento di partire con la mia famiglia per tutto il mese;la pensavo,la pensavo continuamente,ma perché non mi scriveva? Forse aveva capito la mia 'attrazione' verso di lei e le facevo paura o forse non mi pensava e basta,forse era troppo impegnata con il suo ragazzo di cui non mi aveva mai parlato.
Mi ero solo illusa,come sempre,se ero cambiata dall'ultima delusione con Mattew,ora lo ero ancor di più,la mia acidità superava il limite: con i miei genitori,con la mia compagnia e persino con mia nonna.
Non riuscivo a passare del tempo con nessuno,neppure con me stessa.
Mi limitavo a passare giornate intere in camera mia a pensarla,a fumare e meditare su quei pochi momenti passati con lei.

Arrivó il primo luglio,ed era arrivato il momento di partire,nonostante il mio modo di essere scontrosa con tutti nell'ultimo mese,i miei amici mi vennero a trovare e mi salutarono con un caloroso abbraccio,li vedevo in lontananza mentre la macchina si allontanava da quel piccolo paesino di campagna,mi scese una lacrima,non potevo credere che per un mese non avrei potuto vedere Ellens;volevo andarla a trovare,parlarle,perdermi nei suoi occhi,volevo rivivere quelle risate con lei,al telefono o per le vie dei nostri paesi,volevo abbracciarla e sentire il suo profumo dentro di me.
Dopo circa cinque ore arrivammo a destinazione,il viaggio sembrava quasi esser durato poco,ero persa nei miei pensieri quando mio fratello iniziò a fare i suoi discorsi insensati:
'Ma Ale,perché il cielo è blu?'
'Perché Dio vuole così'
'Perché Dio vuole cosi?'
'Perché Dio è dio'
'Perché Dio esiste?'
'SENTI NON MI ROMPERE I COGLIONI.'
Non volevo sentire ne vedere nessuno,solo disfare le valigie e chiudermi nella mia nuova camera.
Salii le scale,eravamo al quinto piano
'Penso che dimagrirò ancor di più' pensai.
Errai in camera,e mentre disfavo le valigie sentivo mia madre parlare sotto voce al telefono,non capivo cosa dicesse ma capivo che c'era sotto qualcosa,e come sempre qualsiasi cosa fosse stata non volevo farmi i cazzi miei,quindi mi avvicinai alla porta per ascoltare.
Ellens POV
Era da settimane che programmavo questa cosa,volevo farle una sorpresa,volevo farmi perdonare per averla illusa e per poi essere stata con quel ragazzo: Erik.
La verità è che la pensavo continuamente,pensavo ai suoi occhi verdi,alle sue labbra così carnose e i suoi capelli così biondi e morbidi,volevo solo stare con lei e confessarle tutto.
Mi ero pentita di ciò che avevo fatto,per averla fatta soffrire,per averla vista piangere davanti ai miei occhi,l'avrei protetta da tutti d'ora in poi.
Il fatto è che non avevo mai provato niente del genere per una ragazza,ed ero spaventata,per questo da quel giorno in poi con Erik stava andando tutto a puttane,dal giorno in cui intravidi i suoi occhi capii che doveva essere mia.
Per questo dopo due anni di storia con Erik lo lasciai,dovevo fare ciò che sentivo,ciò che il cuore mi imponeva.
Decisi di chiamare sua madre,sapevo che avrebbe fatto un mese di vacanza al mare con la sua famiglia,e volevo andare da lei,quindi decisi di convincere mio padre ad andare in vacanza da lei anziché in Francia.
Chiamai la madre di Alexandra
'Pronto? Kate?'
'Ciao Ellens!'
'Come stai?'
'Bene tu? Per caso sai qualcosa di Alexandra? È da quasi un mese che non esce più con nessuno ne rivolge una parola a nessuno se non per rispondere male'
'Mh si ho notato anche io,per questo volevo farle una sorpresa,venire al mare una settimana da voi con mio padre,potresti per favore aiutarmi a cercare un Hotel?'
'ma quale hotel? Stai tranquilla,alloggerai da noi,tutto il mese se ti va,sai Alexandra in questo momento ha bisogno di compagnia,è da ciò che ho visto sei l'unica che sa farla sorridere davvero,sei l'amica che non ha mai trovato'
*si,l'AMICA* pensai.
Decisi di chiedere a mio padre,e lo convinsi a portarmi,non potevo crederci,le avrei fatto una sorpresa;volevo renderla felice come lei aveva reso felice me in questi mesi anche solo pensandola,era perennemente nei miei pensieri.

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