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3. Ali d'acciaio e taiyaki di mezzanotte di @Niijika

 📝Sinossi📝
Che tipo di storia d'amore vi aspettate di leggere?
Ci sono un lui e una lei; e poi l'altro e... un altro ancora?!
Anna non è sicura di sapere come si ama, non sa gestire l'amore.
Anzi, ama tanto, troppo.
Si chiede se sia normale amare così tanto.
E quanto è morale amare così tanto?
E voi, vi siete mai chiesti quante persone riuscireste ad amare senza dover essere costretti a ridurre la scelta a una sola?

✒️Grammatica, Lessico, Sintassi✒️

Hai uno stile che definirei "disinvolto". Annachiara parla e noi sentiamo la sua voce come se stesse parlando proprio a noi, raccontandosi e aprendoci uno scorcio sui suoi pensieri. C'è più di uno slancio quasi lirico, qua e là, che non stona affatto, sia a livello introspettivo che descrittivo.

La scrittura è pulita, corretta, articolata dove serve e puntigliosa nell'uso dei segni d'interpunzione, cosa che ho molto apprezzato. Ho adocchiato solo un paio di problemi con la consecutio temporum in alcuni passaggi, col trapassato prossimo, già segnalati.

È una penna molto leggera, questa, di facile lettura, che però non risulta mai semplicistica o superficiale. Mi piace, anzi, il modo in cui si affrontano temi complessi con questa leggerezza. Il lessico è variegato, ricco di contaminazioni che ho trovato appropriate, considerando la narrazione dal punto di vista di Annachiara: essendo lei poliglotta, inserisce anglicismi sia nel discorso diretto che nelle introspezioni, oltre a molte espressioni giapponesi e a contaminazioni della lingua napoletana. Uno scritto vivo, insomma, che ho molto apprezzato. Mi verrebbe quasi da suggerirti di inserire anche qualche vocabolo in più dalle altre lingue che conosce, ma credo che questo sia un mio gusto specifico dettato dalla deformazione professionale, essendo traduttrice e poliglotta io stessa; forse risulterebbe troppo confusionario.

Un dettaglio che rischia di appesantire la lettura sono i troppi tag di dialogo: la maggior parte è eliminabile senza intaccare la comprensione, soprattutto quelli in coda a battute inserite in botta e risposte tra due soli personaggi.

Ho notato una predilezione per gli incisi tra trattini alti. La cosa, personalmente, non mi ha disturbato, apprezzandola come scelta stilistica e perché dà carattere al soliloquio di Annachiara, che risulta "inscatolato", come se non riuscisse a rincorrere un singolo pensiero alla volta. Per altri, però, potrebbe risultare dispersivo o confusionario. In alcuni punti, si potrebbero riconvertire gli incisi come frasi a sé stanti, o comunque spezzare le frasi con punti fermi e altri segni d'interpunzione che non diano origine a questi incisi o parentetiche; senza, però, eliminarle del tutto, perché ripeto che caratterizzano molto bene i pensieri di Annachiara.

📖Trama📖

Più che una vera e propria trama articolata, questo è un racconto di vita. Ciò non vuol dire che non abbia i suoi colpi di scena, i suoi crescendo e i suoi eventi significativi che influiscono sulla narrazione.

La scelta di iniziare la storia con un flashforward è di certo vincente: si instaura subito un patto col lettore, promettendogli di spiegare come Annachiara sia arrivata a trovarsi in quella particolare condizione, e si procede quindi nella lettura, forti del fatto di ricevere dei lumi in merito. In storie del genere, prettamente basate sui rapporti interpersonali e sulle dinamiche tra personaggi, è semplice perdere l'attenzione del lettore, e questo stratagemma è ottimo per aggiungere sul piatto una sorta di "obiettivo" a cui tendere con la narrazione.

Qua e là, ho notato qualche inciampo di ritmo (che ti ho segnalato in sede), che deriva più che altro dalla divisione in capitoli di quella che era stata intesa come una one shot. Alcune sezioni si potrebbero snellire senza inficiarne il contenuto, come l'aftermath dell'incidente di Celeste, altre si potrebbero ampliare ed espandere, come ti ho suggerito per la questione Yota-Celeste. Nel complesso, comunque, l'ho trovata solida e compatta: non si perde mai per strada.