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6. Adesso. Prima o poi @ChiaraCaviglioni

📝Sinossi📝

"Jennifer e Jacopo sono sposati da sei anni, ma stanno insieme da quasi un decennio.
[...]
Ad un tratto però, quello che doveva essere il loro momento più felice si trasforma in un incubo ad occhi aperti che li porterà a farsi del male e lascerà segni profondissimi dentro entrambi.
[...]
Certi dolori dividono, altri uniscono, alcuni ti cambiano per sempre.
Devi solo decidere tu da che parte vuoi stare."

✒️Grammatica, Lessico, Sintassi✒️

La forma è tendenzialmente corretta, nonostante le sviste ortografiche e grammaticali soprattutto nell'uso delle maiuscole, di cui vi è un abuso, ma niente che ostacoli la lettura in modo importante.

Anzi, l'ho trovata piuttosto scorrevole, a dispetto dei problemi rilevati con le virgole, soprattutto negli incisi. Ho riscontrato anche vari periodi di lunghezza eccessiva, che funzionerebbero meglio se spezzati da punti fermi o altri segni d'interpunzione che sostituiscano la virgola.

Il difetto che più balza all'occhio è l'uso altalenante della consecutio temporum: alcuni flashback sono scritti al passato remoto, altri al trapassato, altri in un misto dei due: ciò causa spesso un senso di spaesamento sull'effettiva collocazione temporale dell'azione.

Come già suggerito in linea: ti direi o di usare sempre il trapassato o di inserire questi flashback in corsivo e al passato remoto, così da renderli nettamente divisi dalla narrazione principale. Non sono soluzioni perfette, ma sulla questione flashback tornerò nella voce "Trama".

Il registro della storia si mantiene sul colloquiale, ma non si rifuggono comunque gli slanci intimistici anche profondi, ben scritti dal punto di vista emotivo. C'è la tendenza a raccontare molto e a "mostrare tramite il raccontato" (appunto, i flashback), cosa che è funzionale in molti passaggi, ma tende ad appesantire il testo, perché scolla dalla narrazione e dall'evento in atto nel presente narrativo.

In generale, non è nulla che non si possa risolvere con una buona revisione e solo pochi passaggi richiederebbero una completa riscrittura.

📖Trama📖

La trama, per quanto lineare e cronologica almeno superficialmente, ha una certa complessità una volta che ci si addentra nei primi capitoli. Vi sono molti non detti e segreti che gli stessi personaggi non esplicitano e che suscitano curiosità durante la lettura (la scatola nera di Jennifer, il messaggio misterioso, l'arrivo di Stefano, eccetera).

La tensione è ben gestita e vi sono dei risvolti interessanti, soprattutto a livello psicologico. Anche gli eventi si susseguono con un buon ritmo e con un bell'equilibrio tra delicatezza e crudezza. Tratti temi sensibili, quali l'aborto, e trovo tu l'abbia fatto con il giusto approccio, senza né scadere troppo nel pietismo né esagerare nella "pornografia del dolore" che ultimamente va per la maggiore. Jennifer è traumatizzata, ma rivanga il trauma solo in determinati momenti e di rado nel dettaglio: l'ho trovata una scelta centrata.

L'unico dettaglio che mi ha stonato è quello sui disturbi alimentari di cui Jennifer ha sofferto in adolescenza: lei "decide di smettere" perché glielo dice Carlotta e l'ho trovato un passaggio un po' semplicistico per un disturbo che ha un decorso tutt'altro che semplice e in cui la volontà individuale, senza un adeguato supporto, raramente ha la meglio. Ti consiglierei di rivedere quel passaggio e arricchirlo, essendo un tema delicato.

Ciò che mi ha distolto un poco durante la lettura sono gli sbalzi di POV a volte repentini, che ho segnalato. È ovvio che voglia essere una storia a POV multiplo, ma in alcune scene si passa da una prospettiva all'altra, anche in capitoli con un focus molto preponderante su uno dei due personaggi principali, per poi essere catapultati nella testa dell'altro per un singolo paragrafo, anche nelle sezioni diaristiche scritte da Jennifer. Consiglio di limitare questi cambi a quando veramente necessari, così da non disorientare il lettore e rimanere coerente con la scena, soprattutto dopo l'incidente, in cui un personaggio è "fuori scena".