Terzo Capitolo

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27 Settembre


Annetta, mio tesoro, sono perfettamente consapevole del fatto che quando io oggi sono scesa per raggiungervi nella sala da pranzo c'è stato un momento di imbarazzo e scambi di occhiatine, e questo sai perchè? La colpa è di quel bel figurino di fratello che ti ritrovi, e tu mi dirai "Cosa è successo tra te e Nino?" tranquilla tesoro, sono qui per spiegarti tutto: noncurante del ritardo che avrei fatto, ho continuato a sistemarmi tranquillamente nella mia camera, anche quando Nino si è permesso di irrompere nella mia tranquillità "Giuditta, tutto bene?" ha esordito, mentre io lo guardavo dallo specchio su cui mi riflettevo, ecco perchè non mi sono subito girata verso di lui "Si, è solo che oggi i miei capelli non vogliono collaborare ed io non raggiungerò proprio nessuno fino a quando non avrò ottenuto la perfezione" gli spiego, lui mi viene incontro e dopo aver poggiato il mento sulla mia spalla, si guarda allo specchio insieme a me e mi chiede "Sono i capelli sciolti il tuo problema?" "Sí, per una donna come me più che un problema è un crimine contro l'umanità" "Non tutti gli uomini sono uguali e sicuramente c'è qualcuno che desidera una donna d'alta classe con i capelli sciolti" io annuisco pur avendo capito poco e niente della sua predica, tuo fratello come prete fa schifo.  Appena mi giro verso di lui, verso la sua faccia da schiaffi, mi dice "Tranquilla andiamo, stai bene anche così, aspettano solo te" prendendomi pure per mano, appena arriviamo, Nino si siede al tavolo in mezzo a me e Maria, in modo da non farci litigare, ormai le nostre discussioni non sono più un segreto e non è nemmeno un segreto che faccia tutto lei pur venendo accusata io, poi ho tutti gli occhi su di me e mia madre fa una battuta infelice "Giuditta, sembri una pazza, oggi ci sei passata dallo specchio?" Ma per chi mi ha scambiata? Per Maria? Come si permette? Beh, in fondo dovevo pur aspettarmelo da lei, che ha periodi in cui mi riempie d'amore e proprio nel momento in cui meno me lo aspetto, mi mette alla berlina. Purtroppo, la Signora Matilde non sa che passo talmente tanto tempo davanti allo specchio, ma talmente tanto che si rompe perchè muore nell'estasi... Inutile dire che questo pranzo è stata un'agonia, ti giuro, se mi fossi tagliata le vene avrei sentito meno dolore, per tutto il tempo nessuno ha parlato e quando abbiamo finito, io e Nino ci siamo appartati, avevo troppe cose dentro e dovevo assolutamente comunicargliele, lo spingo al muro e lo invito a guardarmi negli occhi dicendogli "Grazie per avermi umiliata! Vali davvero tanto cosi, eh?" lui alza leggermente le braccia e mi dice "Ma non ti ho fatto niente" "No?" "Non mi risulta che io ti abbia umiliata, anzi..." "Anzi cosa?" "Ti ho incoraggiata, fino a prova contraria quella che ti ha umiliata davanti a tutti è stata tua madre!" "Voi due vi divertite a umiliarmi!" "Solo lei lo fa!" "Non ti permettere di parlare male di lei! Anche se nei suoi errori!" lo spingo di nuovo e me ne vado, appena si alza mi rincorre perchè vuole chiarire, dice che ho frainteso, per lui fraintendo sempre, pur non essendo assolutamente così! Che dolce, sembra un cagnolino che rincorre il suo padrone scodinzolando, ma non pensavo di avere due animali domestici... A proposito di animali domestici, dimenticavo di dirti che mia madre mi ha regalato una bellissima gatta tigrata a cui ho ovviamente messo un nome francese, ed è Minou, che significa letteralmente "Piccolo gattino", invece paparino ha regalato a Maria il suo cane, Vigilante, ecco perchè non ha speso neppure un soldo... Tornando a quel che è successo tra me e Nino, lo faccio correre fino alla porta della mia camera e gli dico "Adesso cosa vorresti?"  "Vorrei che tu ti calmassi, nessuno voleva umiliarti, io non volevo umiliarti..." specifica indicandosi, poi continua "Farlo sarebbe l'ultimo dei miei pensieri" io lo guardo facendo finta di ascoltare e annuisco, non dò conto a ciò che dice, a me interessano solo le sue scuse, e le sto avendo, lo sai bene, tesoro: in un litigio con me sono gli altri a doversi scusare, non io, perchè non sono mai io ad essere dalla parte del torto.
Così come per i cani, anche con gli uomini funziona così: punizioni e ricompense, infatti, quando tuo fratello si è scusato, io mi sono avvicinata, ho preso il suo volto tra le mani e come ricompensa gli ho dato un bacio, era evidente che volesse anche altro da me, lo vedevo da come mi stringeva a sè e l'intensità con cui mi guardava, poi, dopo aver chiarito ed incoraggiata nuovamente da Nino, raggiungiamo di nuovo tutti quanti. Quasi dimenticavo, Annetta cara, volevo chiederti che cosa festeggeremo esattamente a casa vostra? Oggi ho chiesto alla mamma quale fosse la data e lei mi ha detto "Il giorno del tuo compleanno" a quel punto il mondo mi era crollato addosso, non volevo proprio crederci! Non è giusto mettere nell'angolo la festa dei miei sedici anni! E per dimostrare che quello sarà il mio giorno a prescindere, farò di tutto per rimanere indelebile nei pensieri di tutti, adesso  non voglio scendere nei dettagli, ti devi scervellare fino a quando non mi vedi, ma una cosa è certa, piccola mia: ci saranno tante cose belle in arrivo!

Giuditta - La storia narrata dal mio punto di vistaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora