10 OttobreAnnetta cara, in questi giorni ho riflettuto tanto riguardo a quello che è accaduto al mio compleanno e rileggendo la lettera che ti ho scritto, mi sono messa a ridere, era evidente che ero ubriaca, mi sembrava di leggere una di quelle lettere che Maria manda alla sua amichetta del convento, ma rimarrò coerente con me stessa solo per le scuse, ovviamente mi scuserò solo per convenienza, non perchè abbia fatto qualcosa di sbagliato, quel giorno mi sono divertita un sacco del resto... In questi giorni, oltre a meditare su me stessa, ho fatto un berretto di seta come regalo di compleanno per mio padre, ieri abbiamo fatto una piccola festa tutti insieme, ma nessuno mi aveva detto che sareste venuti pure voi però va bene anche così, inutile dire che Maria ha dato il meglio del suo essere lecchina, e papino era commosso tutte le volte... A me stava venendo da ridere e se non ci fossi stata tu mi sarei inventata una scusa credibile per poi potermene andare tranquillamente: un mal di testa improvviso, questa volta non sarei stata ubriaca, ma bensì annoiata, talmente tanto da voler solo dormire e non mi sembrava carino addormentarmi davanti a tutti, è già successo per il mio compleanno, il che è gravissimo, non volevo che succedesse di nuovo, per fortuna che sei stata lì per tutto il tempo a tenermi compagnia... Mia madre ed io ringraziamo te e la tua famiglia per i bei fiori che avete regalato a mio padre, li avete presi a Viagrande, vero? Non c'è bisogno che tu me lo dica, si vede anche a cinque chilometri di distanza, poi se penso ai fiori che gli ha regalato Maria mi viene il voltastomaco, è evidente che li abbia raccolti pochi minuti prima di darglieli dal castagneto in cui passeggia sempre, la puzza che facevano era sgradevole e non ci vuole neppure un genio per capire che su quei fiori c'hanno pisciato i gatti di fuori... Più passo tempo con mia sorella e più mi rendo conto di quanto la parola "schifo" sia quella che meglio le si addice, per fortuna che poi la mamma li ha buttati... Mi sono dimenticata di dirti la cosa più importante: il regalo che lei ha gradito di più è stata la lepre che gli ha portato Nino dopo essere stato a caccia, il pranzo è stato meno imbarazzante di quello della scorsa volta e fortunatamente non ho ricevuto neanche una battuta infelice da quella che mi ha tenuta in grembo per nove mesi, quest'oggi ero talmente presa dal chiacchierare con Nino che quando abbiamo lasciato la tavola ci siamo resi conto che erano già le quattro del pomeriggio! Non c'era più nessuno e così ci siamo alzati per raggiungere gli altri all'ingresso, quando siamo arrivati abbiamo visto che c'era una piccola folla, ma non ne capivamo il perchè, poi Nino si è girato verso di me per dirmi "Ora ho capito, è arrivata l'amica di Maria, me ne ha parlato tanto ultimamente" "Davvero le parli?" "Sì, perchè non dovrei?" "Non lo so, potrebbe farti venire in mente strane idee..."dico velocemente facendo un gesto con la mano, lui sgrana gli occhi e mi guarda confuso, poi dice "Ma che stai dicendo? Non è assolutamente vero... Intanto so che lei è prossima alla monacazione e poi ho occhi solo per te, inoltre ci tengo a dire che lei è tua sorella, non potrebbe mai succedere nulla di ciò che pensi, non mi reputo così viscido" "Sai com'è? Voi uomini siete tutti noiosi e imprevedibili!" gli dico sorridendo ad occhi chiusi, Nino mi mette un braccio intorno alle spalle e mi invita a fare una passeggiata con lui, in modo da potere schiarire le idee, pur avendocele già molto chiare, ma purtroppo tuo fratello se non fa il persuasore non è contento. Camminiamo insieme per tanto tempo, infatti ci fermiamo mezz'ora dopo, lui si siede per terra ed io davanti, sfoggiando tutta la bellezza del mio nuovo abito sui tono dell'azzurro e il blu notte e pavoneggiandomi tutta, solo per lui... Nino inizia a guardarmi sorridente e mi accarezza su una guancia, poi inizia a dirmi "Giuditta, senti... Non voglio che tu dubiti di me..." non sapeva come continuare il discorso, si vedeva, così gli ho parlato di sopra dicendogli "Bene, adesso dammi delle motivazioni valide per cui io non debba farlo" lui si sistema meglio sull'erba e inizia a spiegarmi la sua teoria scientifica, io mi limito ad annuire solamente, se tu mi chiedessi di riassumere ciò che mi ha detto, io ti risponderei dicendo di non ricordarmi più nulla, ero talmente interessata che mentre lui parlava le sue parole mi entravano dall'orecchio sinistro e dal destro mi uscivano, dopo un pò ci siamo alzati e lui mi ha detto "Spero tu abbia capito cosa voglia dirti, io adesso vado a studiare, ma ricorda che ci sei solo tu nei miei pensieri, sei sempre al primo posto" poi mi prende il viso tra le mani e mi bacia prima di andare, ecco cosa è successo prima che io ti raggiungessi, tu sei sua sorella ed è ovvio che devi sapere tutto.
Oggi è stato molto imbarazzante uscire con due pseudo monache che cercavano di copiarci senza ottenere risultati, non si possono ottenere, soprattutto quando sei una novizia e di conseguenza un rifiuto sociale, hai visto come Maria dava la manina alla sua amichetta mentre tu mi mandavi in confusione facendomi vedere qualche cinquecento tipi di fiori diversi? Tratta quella ragazza che ha conosciuto dodici anni fa come se fosse sua sorella e anche se non m'interesso minimamente a lei questa cosa non mi sta bene, povera creatura, sicuramente sarà stato il distacco che ho voluto mettere tra di noi, non pensavo che col tempo ne avesse sofferto... Sai Annetta? Oggi ho scoperto che anche la Signorina Marianna può essere una scrofa pur avendo una corporatura magra, sotto la sua veste monastica ha una promettente carriera da consumare tutta tranquillamente in un bordello parigino, non credo che il convento riesca a valorizzarla come merita... Tu eri distratta, quindi ti dirò io com'è che l'ho scoperto: con la scusa di odorare le margherite gialle che si trovavano lì davanti a noi, mi sono avvicinata a loro e sentivo Maria dirle "Hai avuto notizie di quel ragazzo con cui ti stavi scrivendo?" lei le ha detto di sì e ha aggiunto anche di aver "ricevuto una sua lettera" e che "era così spiritoso" ripensare a quel dialogo mi fa venire voglia di spingermi due dita in gola fino a vomitare, subito dopo Maria si è staccata da lei e si è fermata per riposare "Possiamo anche tornare indietro se sei stanca, Maria" le ho detto, povero amore, la vedevo scombussolata per quello che le stava raccontando Marianna ed io volevo solo aiutarla, anche se a modo mio... Lei si è girata verso di me e mi ha risposto dicendo "Ti ringrazio, Giuditta, ma non ti devi preoccupare per me" è stato riduttivo riderle in faccia, poveretta si è stancata anche perchè è abituata a muovere pochi passi e in quel momento era consapevole da quanto si stesse consumando, così, la sua amica del cuore l'ha presa per mano dicendole "Non darle retta, andiamo..." no, non mi sta bene che una novizia parli alle mie spalle, così mi sono girata e le ho fatto una smorfia sorridendo mentre giravo il mio ombrellino da passeggio, nel frattempo è passato da lì tuo fratello col suo cane, immagino che aveva appena finito di studiare, mamma mia quanto è bello! Ammetto che lanciargli le pietre è stato stupido come scherzo, ma devo dire che alla fine ci siamo divertiti un sacco tutti quanti! L'unica cosa che mi ha infastidita è stato l'uso negligente che ha fatto tuo fratello del fucile, davvero, oggi pomeriggio non l'ho detto per scherzare, ma poteva uccidere qualcuno con la sua sventatezza! Mentre rimetteva il fucile apposto , se la rideva dicendo "Immagino sia stata un'idea tua, Giuditta" non so cosa sia peggio tra una novizia che parla alle mie spalle o tuo fratello che ha una visione completamente distorta di me, in ogni caso sono due crimini contro l'umanità e certamente non potevo starmene zitta, soprattutto se a prendersi gioco di me è Nino, così, mentre prendevo da terra l'ombrellino gli ho risposto con tono infastidito "Ah, una mia idea? Mi giudichi davvero così irresponsabile, Signor Nino?" anche questa volta ho avuto ragione io (come al solito) infatti non mi ha risposto ed è andato a salutare Maria, che senza pensarci due volte ha iniziato a fare la gatta morta davanti a me, ti giuro Annetta, avrei voluto fare un massacro in quel momento ma non l'ho fatto perchè avevo le crisi su chi massacrare per primo tra quei tre e poi avrei anche una dignità, le signorine non sporcano le loro mani con il sangue... Il fatto che lui non abbia risposto alla mia domanda per andare a salutare mia sorella è gravissimo, così, quando mi ha salutata prima di andarsene, io ho fatto la sua stessa identica cosa, deve capire chi è che comanda e che non si può assolutamente permettere di non rispondere alle mie domande, altrimenti, come hai visto, mi costringe a fare lo stesso, alla fine lui è tornato a passeggiare col cane per conto suo dicendogli "Alì , andiamo, lascia in pace le signorine", "Qui bello, andiamo" e frasi simili, spero riesca a godersi pienamente questo momento perchè può dominare solo il suo cane, non me...
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Giuditta - La storia narrata dal mio punto di vista
Short StoryLa storia la conoscete già: una ragazza innamorata del suo vicino, anche lui interessato a lei, ma con cui non può costruire niente perchè destinata ad essere suora. La sorella della ragazza è determinata a riprendersi ciò che le è stato rubato. Ma...