23 Ottobre
Mia cara Annetta, non è la prima volta che quando tu non ci sei, Nino dà il meglio di sè facendo lo splendido e credendosi superiore a me pur sapendo che non è possibile, ti spiego com'è andata: questa mattina abbiamo litigato e non ricordo neppure il motivo , ma so solo che ad un certo punto mi sono alzata per andarmi a sedere altrove, in modo da potermi calmare, poco dopo lui mi raggiunge, si siede davanti a me e comincia dicendo mentre gesticola: "Senti, penso che stamattina siamo partiti col piede sbagliato..." "Va bene" gli rispondo senza incrociare il suo sguardo mentre prendevo un libro da leggere, non ho voglia di vedere Nino delirante e non solo, è pure stupido, infatti mi chiede "Va bene cosa?" "Sei forse venuto qua per porgermi le tue scuse?" lui mi guarda con fare confuso e poi mi dice "Giuditta, ascolta, qui nessuno ha parlato di scuse..." questo è troppo, chiudo il libro e finalmente lo guardo negli occhi per dirgli "Ah no? Intanto mi risulta che qui qualcuno ha parlato di scuse e sai chi è?" "Sentiamo" "Io" concludo indicandomi, subito dopo lo prendo per mano e aggiungo "Per favore Nino, chiudi la bocca e non dire nient'altro, va bene? Rischieresti solo di farmi venire l'orticaria" lui cerca di evitare un contatto visivo con me, però posso solo provare ad immaginare cosa si prova nel portare sulle spalle il peso della sconfitta, soprattutto se sono stata io a sconfiggerti
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Giuditta - La storia narrata dal mio punto di vista
Historia CortaLa storia la conoscete già: una ragazza innamorata del suo vicino, anche lui interessato a lei, ma con cui non può costruire niente perchè destinata ad essere suora. La sorella della ragazza è determinata a riprendersi ciò che le è stato rubato. Ma...