Per tutte quelle volte

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Avevo l'anima fatta per le grandi città quelle in cui perdersi è facile e ritrovarsi e pressoché impossibile dove non consoci le strade e non esistono scorciatoie valide perciò allunghi il tragitto fino a renderlo infinito fino a sentirlo pesarti nelle caviglie mentre tutto erano intenti a guardare dove mettere i piedi per non inciampare io ero fermo con gli occhi rivolti al cielo a tirare un respiro che di sollievo non aveva niente ma mi faceva stare meglio l'idea che potessi buttare il mio cielo di pensieri in un celo ancora più grande avevo il cuore stanco tipico di chi si è sentito vuoto per troppo tempo avevo il cuore in pausa come chi d'amare non voleva più saperne più niente ed essere amato niente importava più questo non era vivo ormai è forse per questo il mio viso era un posto gelido e poi mente e cuore non sono poli opposti come siamo soliti a credere perché quando il cuore si stanca la mente muore quando la mente uccide il cuore strige forte ogni centimetro per proteggersi e non ero più quello di prima e sapessi quanto mi rivolevo indietro sapessi che desiderio avevo di vedere ancora qualcosa in quegli occhi trovarci rifugio ma questi neanche si riconoscevano più non avevo voglia di raccontare la vita quando questa neanche sapevo viverla avevo l'anima fatta per le grandi città in cui questa tra frastuoni e frenesia e schiamazzi un po' si perdeva ed io mi percepivo leggero in un mondo di corpi vaganti volevo abbandonarmi al nulla e smettere di indossare temporali e per una volta per tutti avrei ricominciato a vivere.

Abbraccia la vita come abbracci i tuoi sogni Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora